Valdelonga in vendita a 184 milioni di kune

Nell’offerta è inserita una quarantina di appezzamenti edificabili, che includono anche aree boschive, campi sterili, pascoli e terreni sportivi. Le strutture già edificate e diventate oggetto di compravendita si estendono su 2.454 metri quadrati

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Valdelonga in vendita a 184 milioni di kune

Il complesso turistico ricettivo di Valdelonga è diventato oggetto di vendita per una cifra vertiginosa: 184,2 milioni di kune. A piazzarlo sul mercato come interessante opportunità d’acquisto e di affari nel proficuo settore dell’industria dell’ospitalità istriana è l’impresa comunale Zagrebački holding. L’offerta è stata messa a concorso nell’ultimo giorno dell’anno e si tratta del terzo tentativo di aggiudicare a un nuovo proprietario un resort più che appetitoso ubicato sulla costa orientale della penisola a 25 chilometri da Pola e a soli 15 chilometri dall’Aeroporto di Altura. Località tranquilla, circondata da vegetazione mediterranea, insenatura sabbiosa bellissima estesa 300 metri, spiagge rocciose, splendide scogliere, locali di ristoro con offerte a la carte e pasti da buffet, bar sistemati in spiaggia, piscine all’aperto e al chiuso, saune, campi da tennis, ambienti da spettacolo e intrattenimento: tutto questo non si era però dimostrato allettante a sufficienza da attirare un cliente pluri-milionario in occasione dei bandi precedenti, pubblicati la scorsa primavera, nell’ambito di una proposta di vendita cumulativa da 223 milioni per villaggi e complessi turistici distribuiti lungo l’Adriatico. A venire messi in palio sono anche altri immobili turistici di Veglia, Lussinpiccolo, Scorda e Scardona, ma quelli di Valdelonga o Vignole sono quelli più costosi in assoluto.

 

 

Tre campi sportivi
Nel pacco vendita è inserita una quarantina di appezzamenti edificabili, che includono anche aree boschive, campi sterili, pascoli e terreni sportivi. Le strutture già edificate e diventate oggetto di compravendita contano 2.454 metri quadrati che, tra l’altro, comprendono l’ostello “Cvrčak” e l’intero campeggio con annessi e connessi. Soltanto l’ostello detiene una disponibilità ricettiva da 170 posti di soggiorno, in camere da più posti letto ciascuna dotata d’impianto igienico-sanitario e balcone con vista sull’insenatura. Il campeggio conta 27 parcelle di terreno con allacciamenti ad acqua, corrente elettrica, bagni e wc. Sono parte integrante del medesimo complesso tre campi sportivi, da calcio, pallacanestro e pallamano.

La bellezza delle spiagge di Vignole

Rapporti di proprietà irrisolti
I potenziali clienti potranno inoltrare le proprie offerte entro le ore 15 del 1.mo marzo. L’apertura delle buste, ammesso che verranno inviate, si effettuerà alle 10, del 5 marzo, nella sede dello Zagrebački holding. Gli interessati dovranno anche esibire un attestato certificante l’avvenuto pagamento della garanzia pari al 10 per cento del prezzo di partenza fissato come valore del resort. L’anticipo di garanzia verrà in seguito sottratto dal costo di compravendita. Lo svantaggio che probabilmente ha finora impedito di mandare a buon fine l’affare sarebbe quello dell’estensione delle strutture ricettive, di ristoro e di ricreazione sparpagliate su niente meno che 311mila metri quadrati, un terreno sul quale pendono delle questioni di rapporti legali e proprietà ancora irrisolti, mentre il Piano d’assetto ambientale per la zona e tutto il comprensorio del comune di Marzana è in piena fase di dibattito pubblico.
Una consultazione che sta producendo un mare di osservazioni, richieste e aggiunte a quanto proposto dal Municipio, al punto da poter ridisegnare lo status degli immobili ubicati a Vignole. Oltre a tanto, urge far ordine in materia di demani marittimi, mentre buona parte dei luoghi rivieraschi proposti in vendita dalla holding zagabrese potrebbe diventare oggetto di cambiamento dettato dai piani ambientali di Marzana.

L’albergo Duga Uvala
In rapporto di buon vicinato e di condivisione degli affari derivanti dalla stagione turistica, sul territorio di Vignole si trova pure l’albergo Duga uvala, già resort Croatia, il cui direttore Josip Galinec non ha manifestato il pubblico interesse per l’eventuale acquisto del complesso turistico di proprietà zagabrese. Aperto ancora nel lontano 1991, dopo lunghi contenziosi legali, negli ultimi quattro anni questa struttura di ristoro sta cercando di riguadagnare il vecchio splendore e di attirare l’ospite in direzione della costa orientale d’Istria. Allo scopo di elevare la qualità dell’offerta e dei servizi alberghieri, soltanto la trascorsa stagione è stato investito un milione di euro. Gli interessi dell’albergo sono diretti verso un potenziale ampliamento, ma date le circostanze d’incertezza dettate dalla pianificazione ambientale e dal contesto della crisi epidemico-sanitaria provocata dal coronavirus che potrebbero prolungarsi nel tempo, non si intendono fare grossi piani di investimento. La scorsa estate, penalizzata dall’emergenza contagio, l’albergo aveva dato ospitalità e fornito servizi a ranghi molto ridotti, realizzando entrate ben al di sotto dei guadagni procurati nelle stagioni vacanziere precedenti. E mentre si studiano le strategie per riuscire lavorare quanto più normalmente, anche sulla tradizionale apertura nei giorni di Pasqua si apre un’incognita. Quello di aprire alla fine di aprile potrebbe ridursi a un pio desiderio. Fare previsioni è come voler mettersi a scrutare dentro la sfera di cristallo da cartomante e considerata l’imperante insicurezza, al Croatia sono convinti che i successi delle stagioni antecedenti all’era Covid non potranno ripetersi nell’estate 2021.

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