Una nuova epoca per il blocco diagnostico

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Una nuova epoca per il blocco diagnostico

Riapertura parziale del Reparto di radiologia ospedaliera ieri dopo che la ristrutturazione e la fase d’allestimento dei macchinari radiologici sono durate poco più di un anno. Per l’operatività definitiva della struttura intera, che riunisce sotto uno stesso tetto, oltre a Radiologia, il Laboratorio biochimico centrale e la Medicina nucleare, servirà attendere l’autunno di quest’anno. E stiamo parlando, come scritto più volte, del cosiddetto “blocco diagnostico” al Civile.

In attesa dell’angiografo

Folta presenza delle autorità di Stato, Regione e Città, e degli stessi dirigenti ospedalieri quando si è trattato di assistere a un vero e proprio taglio del nastro per dare l’importanza giusta all’inizio di una nuova epoca sia in divisione sia all’ospedale. Insomma, il reparto che ospita l’apparecchiatura per la Risonanza magnetica ha ricevuto una sorta di benedizione anche perché non c’era stato modo finora di sottoporsi all’esame causa l’assenza completa di un macchinario di imaging diagnostico così importante ai tempi d’oggi. Adesso, la Risonanza magnetica 1,5 Tesla c’è. C’è pure un TC 128 strati o tomografo computerizzato multidetettore a 128 strati, e sono costati rispettivamente 8,2 e 5,4 milioni di kune. Manca ancora la posa completa dell’angiografo digitale (che abbiamo visto nel giro di perlustrazione immediatamente prima del suddetto taglio del nastro), acquistato per 4 milioni di kune dalla Philips: quest’apparecchio sarà impiegato sia per la diagnosi di patologie acquisite a carico dell’apparato valvolare o del muscolo cardiaco, sia per lo studio dell’anatomia e del flusso sanguigno dell’apparato cardiovascolare.

Un lavoro di lunga durata

“Oggi si corona un lavoro che è durato a lungo ed è costato sacrifico a molti. Grazie, quindi, a coloro che hanno lavorato davanti e dietro le quinte perché si arrivi questo momento, e con esso all’inizio di un importante capitolo per la struttura che avrà modo di elevare l’assistenza medico-sanitaria per il bene di ogni paziente” è quanto ha dichiarato nel corso della cerimonia d’apertura il segretario di Stato del Ministero della salute, prim.dott. Željko Plazonić. “Con la definizione di un ultimo dettaglio tecnico mancante, ci sarà modo di far funzionare presto anche l’angiografo. che offrirà la possibilità di interventi invasivi di tipo terapeutico, e la struttura chiuderà il cerchio di una diagnostica cardiologica sinora mancante. Stiamo per avere un Centro di diagnostica radiologica di cui andare fieri”.

La soddisfazione di Flego e Miletić

Tra gli altri discorsi politici, quello del presidente della Regione istriana, Valter Flego, il quale si è detto “enormemente soddisfatto” della riapertura di una parte della divisione radiologica, chiamandola “una grande vittoria per il nostro ospedale e per la nostra Regione”. Il sindaco di Pola, Boris Miletić, ha parlato di un “grande giorno” e si è complimentato con la direttrice dell’Ospedale, dotto.ressa Irena Hrstić e con la sua squadra vincente. Poco dopo il prof.dott. Damir Miletić, capodivisione di Radiologia del Centro clinico ospedaliero di Fiume, nonché presidente dell’Ordine nazionale dei radiologi, ha tenuto a precisare che l’equipaggiamento di Pola è conforme a quello che è a disposizione dei Centri clinici e ospedalieri pubblici in tutto il Paese.

Ringraziati i pazienti

Subito dopo la dott.ressa Vinka Kos, caporeparto di Radiologia ospedaliera, ha ringraziato i fruitori per “la grande pazienza” dimostrata in questo frangente e ha anticipato quella che sarà in un certo qual modo la “politica” del reparto: valorizzare le subspecializzazioni, in speciale modo adesso che ci sono a disposizione della struttura macchinari di imaging diagnostico di alto livello. Radiologia dispone di 14 radiologi, di cui 4 subspecialisti, di 3 specializzandi, 21 ingegneri, 6 infermiere e 8 dipendenti amministrativi. La Kos, con a fianco il responsabile degli ingegneri di medicina radiologica, Nikica Kovačević, ha citato pure il futuro nuovo mammografo, di cui non ha potuto menzionare nient’altro perché è ancora in procedura concorsuale. Ha salutato i presenti anche Vesna Vedrina Fabris, responsabile dell’Ufficio distrettuale dell’Istituto nazionale d’assicurazione sanitaria (HZZO) di Pisino.

Un nuovo volto

Radiologia ha cambiato volto: sono stati abbattuti i muri e rivisti gli ambienti per la posa dei nuovi macchinari, che hanno richiesto spazi ben studiati per la loro particolarità e per il fatto che precedentemente non sono esistiti in divisione. Potranno offrire ai pazienti prestazioni d’alto livello e ai medici e al personale specializzato nuove opportunità di miglioramento nel campo della diagnostica clinica. Nella divisione ristrutturata gli ambienti hanno pavimenti rivestiti in PVC (fatta eccezione per il corridoio, che ha mantenuto le piastrelle in ceramica); sono stati sostituite porte e finestre, e messe a nuovo le stanze del personale medico e sanitario, è stato rifatto lo scivolo per gli invalidi ed è stata pulita, con un particolare getto ad alta pressione, la facciata. 
Il servizio tecnico ospedaliero ha eseguito il cablaggio del quadro elettrico, il potenziamento delle reti informatiche e, prima ancora del nuovo posizionamento, i lavori all’impianto elettrico e a quello idrico. Fu nei primi giorni del dicembre 2016 che Radiologia e Laboratorio vennero trasferiti con non poco sforzo per il personale e i fruitori, nella cosiddetta “mini radiologia” e nel “piccolo laboratorio” dell’Ospedale della Marina di via Aldo Negri. Medicina nucleare si trova tuttora negli ambienti del policlinico ginecologico, al pianterreno dell’edificio. Li riavremo del tutto, in quello che sarà più che un trasferimento un felice ritorno a casa.

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