Una luce in fondo al tunnel per le tartarughe

L’acquario di Verudella e la piscina delle Isole Brioni ospitano cinque esemplari di Caretta caretta in cura

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Una luce in fondo al tunnel per le tartarughe

Nel Centro per la riabilitazione delle tartarughe marine nell’Acquario polese, l’unico del suo genere in Croazia, vengono curati o sono stati trasferiti da poco sulle Isole Brioni, 5 esemplari della specie Caretta caretta. Tutti con una vita da una parte disgraziata, dall’altra fortunata, visto che sono stati ritrovati in condizioni penose, però sono stati ricoverati nel Centro polese dove vengono curati nel migliore dei modi. Manco a dirlo, ciascuna tartaruga ha un suo nome: Ella-Ravka, Luka Amadeo, Martin, Mini Koko e Victoria. Ma vediamo come trascorre, la loro riabilitazione. Ella Ravka è giunta nell’Acquario il 18 giugno del 2020, e presentava delle gravi ferite al guscio, dovute all’investimento di un natante. Nel frattempo la ferita si è completamente rimarginata, per cui la tartaruga è stata da poco trasportata nella piscina del Parco nazionale delle isole Brioni dove continuerà con la riabilitazione. Dovrebbe venire rilasciata in mare tra un mese. Luka Amadeo, un maschio fertile, è arrivato al Centro il 19 luglio di quest’anno, con un enorme ferita alla testa e con l’impossibilità di nuotare. Si cercherà di risolvere questo problema, grazie al trasferimento, avvenuto nei giorni scorsi, nella profonda piscina del Parco delle Brioni. Dovrebbe essere lasciato libero assieme a Ella Ravka. Martin è una piccola tartaruga, in cura dal 21 aprile di quest’anno, dopo avere ingerito un amo. Di conseguenza è stata operata, e si sta riprendendo senza grossi problemi. In giugno è stato trasferito nella piscina riabilitativa esterna del Centro, e tra circa un mese dovrebbe ritornare nuovamente in mare. Proseguendo con le… diagnosi, Mini Koko è la più piccola tartaruga ospitata da quando è stato formato il Centro: al suo arrivo ave soltanto 85 grammi, mentre il guscio era di 8 centimetri. È arrivata nel febbraio di quest’anno in condizioni critiche e con una ferita all’occhio sinistro. Al momento si trova in una piscina dotata di raggi ultravioletti, e nel frattempo ha raggiunto i 400 grammi di e una lunghezza di 13 centimetri. Comunque, per essere liberata dalla cattività ci servirà ancora un anno in attesa che cresca e si rinforzi. Infine Victoria, a sua volta una giovane Caretta caretta, lunga 21 centimetri e del peso di 1,8 chilogrammi. La tartaruga è stata rinvenuta soltanto alcuni giorni fa dagli esperti del Centro di ricerca del mare di Rovigno, che con la navetta “Triton” stavano perlustrando il mare a circa 2,5 miglia a ovest dell’arcipelago delle Brioni. Nella circostanza hanno intravisto Victoria, mentre stava galleggiando sulla superficie del mare, e l’hanno presa a bordo. Nel corso del trasporto si sono accorti che alla tartaruga, visibilmente affamata, era uscito di bocca un filo da pesca della lunghezza di 6 centimetri. Di conseguenza è stata sottoposta a riadiografia, la quale ha confermato che nell’intestino non si trovavano altri oggetti pericolosi. Ovvio, è rimasta in cura al Centro di riabilitazione dell’Acquario polese, però dovrebbe rimettersi in tempi relativamente brevi.

La delicata fase del trasporto delle tartarughe

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