Una gradinata metallica per il Piccolo teatro romano

Investimenti. È iniziata la delicata e imponente manovra

0
Una gradinata metallica per il Piccolo teatro romano

L’operazione di recupero e valorizzazione del Piccolo teatro romano di Pola è arrivata al suo momento più delicato. Le maestranze e le gru giganti della Ingrad, appaltatore di Zagabria cui è stata affidata pure la ricostruzione dell’edificio del Museo archeologico istriano, stanno sollevando quintali e quintali di strutture metalliche che fungeranno da posti a sedere per il pubblico, una volta che questo straordinario odeon potrà venire rimesso in sesto e in funzione degli eventi e spettacoli. Sistemare e fissare a dovere queste pesantissime tribune esige abilità di manovra ed estrema prudenza. Pena il danneggiamento delle antiche vestigia in pietra sopra le quali andrà adagiato il luccicante materiale confezionato nel XXI secolo. Scalfire anche solo una pietruzza, equivarrebbe a un vero e proprio sacrilegio. È un’operazione destinata a durare fino a creare tutta una spettacolare ed elevata struttura a gradinate, che si estenderà dai “sedili” in pietra su cui stavano accomodati gli antichi cittadini di Pola, fino al livello del colle dove poggia il Castello veneziano. Entro la fine di maggio, l’investimento di 25 milioni di kune (per due terzi finanziato da supporti europei e statali) dovrebbe poter raggiungere la sua conclusione mostrando la nuova configurazione.

In corso l’operazione di sollevamento delle strutture metalliche

Altrettanto interessanti e di alta qualità gli interventi di ricostruzione in pietra eseguiti sopra le strutture murarie, le integrazioni a scacchiera della pavimentazione sovrastante la struttura a odeon, i preparativi in corso per l’organizzazione di un piazzale di fermata per i futuri visitatori, gli interventi riparatori agli elementi in pietra di sostegno a fianco del teatrino. Ancora ben visibili sono le tracce delle più recenti indagini archeologiche condotte nel corso dell’ultimo mese dell’anno nella zona a sud del grande edificio teatrale romano dove – come segnalato dalla ricercatrice Silvana Petešić – era stato rinvenuto un sacco di materiale minuto: frammenti di terra sigillata, ceramica a vernice nera, ceramica grigia dell’area padano-veneziana, anfore e altro ancora. Va segnalato che lo straordinario processo di metamorfosi di quest’area storica era iniziato nel giugno del 2021, con l’obiettivo di creare un complesso visitabile più che unico, collegante l’area dell’ente museale archeologico, delle vestigia antico-romane a quelle medievali del Colle Castello e del Museo storico e navale dell’Istria.

Ricostruzione dei gradini che portavano alla parte alta del teatro

La missione in corso ha un duplice valore. Oltre al recupero di un’architettura di inestimabile valore, verrà creata un’infrastruttura turistico-culturale ineguagliabile, che permetterà la produzione di eventi all’aperto per 2.000 spettatori, a metà strada tra l’Arena – che ne può ospitare oltre 10mila – e il Castello che non è in grado di accoglierne più di 500. Festival internazionale del teatro antico (Drama mediteranea – Dramma mediterraneo in collaborazione con il Teatro istriano), programmi aggiuntivi della Rassegna cinematografica, concerti, spettacoli del mapping tridimensionale Visualia, giochi gladiatori, concerti d’elevato pregio musicale: Pola potrà offrire questo e altro dopo aver guadagnato il suo terzo più grande palcoscenico all’aperto oltre alle suggestive, storiche ambientazioni di cui già dispone.

Parti inedite dell’edificio romano scoperte dopo gli ultimi scavi

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display