Un grande passo avanti nella terapia citostatica

Al Servizio di farmacia ospedaliera ieri è stato consegnato il dispositivo per la manipolazione e la preparazione dei farmaci epigenetici del valore di 2,9 milioni di kune

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Un grande passo avanti nella terapia citostatica

Il servizio di preparazione centralizzata dei citostatici e delle medicine antitumorali attivo all’Ospedale di Pola compie un considerevole salto di qualità a garanzia dell’approvvigionamento e della fornitura dei medicamenti per il trattamento dei pazienti, soprattutto oncologici, presi a carico da tutti i reparti clinici. Al Servizio di farmacia ospedaliera ieri è stato consegnato il dispositivo per la manipolazione e la preparazione dei farmaci epigenetici, ossia la nuova linea di isolatore cistostatico Chemosafe 2, fornita dal produttore francese EuroBioConcept, funzionante mediante software know-how BD Cato della Becton Dickinson Austria GmbH. Il valore dell’investimento in attrezzature, comprensivo del sistema informatico, è di 2.880.937 kune, un costo non indifferente per una tecnologia ultramoderna, attualmente disponibile in Croazia soltanto nei laboratori del Centro clinico ospedaliero “Rebro” di Zagabria.

L’inaugurazione solenne del laboratorio per i citostatici

Maggiore sicurezza per i pazienti
La messa in funzione della nuova linea da laboratorio farmaceutico è stata salutata con tutta solennità in presenza del viceministro della Sanità, Željko Plazonić, dell’Ambasciatore francese nella Repubblica di Croazia, Gaël Veyssière, dell’ff. presidente della Regione istriana, Fabrizio Radin, del direttore dell’Istituto nazionale della salute Lucijan Vukelić e del sindaco di Pola, Boris Miletić. Nel momento di espletare gli onori di casa, la direttrice dell’Ospedale di Pola, Irena Hrstić ha posto in rilievo che l’istituzione ha saputo riconoscere che il miglioramento del procedimento di confezione dei citostatici garantisce maggiore sicurezza per i pazienti e per i tecnici-farmacisti, nonché riveste un ruolo più che importante nello sviluppo delle prestazioni medico-sanitarie. L’acquisto della nuova linea è pertanto stato inserito nell’ambito del megaprogetto di costruzione ed equipaggiamento del nuovo Ospedale. Parole di soddisfazione, quindi, quelle espresse dall’Ambasciatore francese Veyssière per questo che è un esempio di rafforzamento della collaborazione instaurata da Francia e Croazia, dove la Bina francese sta portando a compimento i lavori di costruzione dell’Y istriana e il raddoppiamento della corsia attraverso il tunnel del Monte Maggiore. Poi l’augurio e l’incoraggiamento a lottare assieme sul campo dei servizi medici, sia contro il cancro sia contro la piaga del Covid.

La direttrice dell’Ospedale, Irena Hrstić

Un momento felice per la sanità
Il viceministro Plazonić ha segnalato che questo è un momento felice per la sanità, ora dotata di un dispositivo che rappresenta il meglio della tecnologia moderna anche in quanto a sicurezza nella preparazione di merci farmaceutiche considerate tossiche e pericolose, tanto che renderà meno costosa la sfruttabilità delle sostanze medicamentose e più facile la modalità di smaltimento dei rifiuti contaminati da medicinali citotossici e citostatici. Fabrizio Radin, a sua volta, si è detto soddisfatto di poter testimoniare a conclusione del suo mandato i progressi compiuti dall’istituzione ospedaliera di Pola. Ha rivolto un pensiero di gratitudine alle istituzioni e alle autorità – presidenti di Regione, direttori dell’Ospedale, ministri della Sanità e vice, nonché premier e sindaci – che assieme hanno contribuito a condurre al traguardo il progetto Ospedale. Non è la fine. Come detto da Radin, ”Il compito da riservare alle future legislature sarà quello di riconoscere finalmente all’Ospedale polese il meritato status di Centro clinico ospedaliero, di concedere luce verde all’istituzione degli studi universitari di medicina in Regione, mentre tra giorni si conta sull’inaugurazione del nuovo edificio della Scuola di medicina polese”.

Il caporeparto di Oncologia, Dragan Trivanović

Nulla sarà lasciato al caso
La messa in funzione del nuovo laboratorio per citostatici è pure per il sindaco di Pola, Boris Miletić, un grande passo avanti in materia di servizi medico-ospedalieri rivolti a Pola e a tutta l’Istria, ma anche di sicurezza per il personale ospedaliero e di razionalizzazione delle spese del settore sanitario.

Farmacisti impegnati nella manipolazione dei farmaci mediante isolatore citostatico

Complimenti a tutti coloro che a livello di Stato, Regione e di autonomie locali hanno determinato il miglioramento dei servizi sanitari a beneficio dei nostri cittadini. La spiegazione tecnico-professionale circa l’utilità e il funzionamento della linea di preparazione dei farmaci epigenetici, è arrivata dal responsabile del Reparto oncologico, Dragan Trivanović: “Parlare soltanto di preparazione di citostatici è un fatto limitativo per questi strumenti che offrono la possibilità di mettere in pratica una tecnica lavorativa asettica con cui confezionare diversi tipi di farmaci antitumorali quali gli anticorpi monoclonali, ma anche altre sostanze somministrabili come terapia di altre malattie non oncologiche”. Da quanto sentito, questa farmacia potrà conformarsi come servizio centrale della terapia citostatica in grado di implementare la gestione della qualità della farmaceutica oncologica e assumersi la responsabilità dei pazienti e del personale in tutte le aree della terapia citostatica. “Grazie al nuovo software – aggiunge l’esperto – nulla sarà lasciato al caso, ma tutto registrato mediante elaborazione di ogni dato clinico e tossicologico rilevante per l’agente citotossico e, per quanto possibile, anche le misure di supporto correlate. La tecnica lavorativa asettica, permetterà ora la messa in pratica di tutte le metodiche necessarie a ridurre la presenza di germi ed evitare una contaminazione, al fine di preparare sieri citotossici e medicamenti completamente sterili. Questo servizio sarà tale da vedere garantita una preparazione di citostatici conforme alle raccomandazioni internazionali e in linea con i più alti standard qualitativi e di sicurezza in materia“.

La preparazione delle medicine antitumorali

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