Per l’ottavo anno consecutivo a Pola è stata ricordata la Giornata internazionale delle magliette rosa – il Pink Shirt Day nato nel 2007 in Canada -, con la tradizionale corsa podistica lungo le strade del centro cittadino. Contemporaneamente in questa data dal 2017 in Croazia viene celebrata pure la Giornata nazionale della lotta contro il bullismo. All’appuntamento hanno preso parte oltre 500 alunni delle quinte classi delle scuole elementari polesi, che assieme ai propri docenti hanno esibito slogan e striscioni antiviolenza e contro il bullismo in piazza Port’Aurea, punto di partenza e di arrivo della corsa, nonché i dipendenti della Questura istriana, tutti rigorosamente vestiti con la maglietta rosa. Il tradizionale evento è stato organizzato dalla Questura istriana nonché dalla Città di Pola e ad intervenire sono stati il vicequestore Božo Kirin nonché la vicesindaca Ivona Močenić. “Con questa manifestazione, oltre a sensibilizzare l’opinione pubblica, vogliamo sottolineare che abbiamo tolleranza zero sulla violenza nei confronti dei bambini e giovani. Parallelamenhto questo è un messaggio alla comunità e alla società che il bullismo è un comportamento inaccettabile, per cui il nostro fine è volto alla tutela dei bambini e giovani, affinché abbiano un’infanzia serena, senza violenza, senza ulteriori pesi e stress”, così Kirin, il quale ha fatto notare che l’anno scorso in Regione sono stati evidenziati 39 reati con elementi di violenza nei confronti di bambini e giovani, ovvero il 49 p.c. in meno rispetto al 2023. Sono aumentate comunque le chiamate alle forze dell’ordine, quasi giornaliere, degli istituti scolastici che lamentano incresciosi episodi avvenuti appunto nelle scuole. “Nella maggior parte dei casi comunque – ha proseguito Kirin -, nel corso delle indagini non si trovano degli elementi tali da sporgere denuncia e quindi si cerca di trovare delle soluzioni congiuntamente alle scuole e altre istituzioni competenti. La polizia non interviene soltanto in seguito a qualche fatto di violenza, bensì agisce in modo preventivo, organizzando costantemente incontri con i ragazzini nelle scuole, educazioni, riunioni con i genitori, laboratori, tavole rotonde, avendo pure l’appoggio delle singole associazioni”, ha detto il vicequestore.

“Questo non è solamente un promemoria sulla serietà di questo problema – ha aggiunto Ivona Močenić, bensì un invito a un’azione congiunta, alla comprensione e all’empatia. Un grazie sincero alla Questura istriana per l’instancabile lavoro e l’impegno contro la violenza, per il suo sostengo che è di fondamentale importanza nella società e infine in qualità di coorganizzatore di questo evento. Grazie pure ai docenti e agli alunni che hanno creato ed esposto slogan e striscioni antiviolenza e contro il bullismo, in quanto le loro parole sono più forti di ogni violenza: sono un simbolo di solidarietà e coraggio. Creiamo assieme un ambiente comune nel quale a farla da padrone saranno la gentilezza, il rispetto, il sostegno, perché solamente in questo modo possiamo costruire un futuro migliore e più sicuro per tutti noi”, ha concluso Močenić.
Al termine della corsa snodatasi sul percorso piazza Port’Aurea – Giardini – via dell’Istria – via dell’Anfiteatro – via Carrara – Giardini e piazza Port’Aurea (della lunghezza di 1,5 km) i partecipanti hanno avuto modo di rifocillarsi con le fritole e un tè caldo.