Turismo. I tedeschi «superano» il 2019

Il bilancio della Pro loco cittadina per i primi nove mesi di quest’anno

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Turismo. I tedeschi «superano» il 2019

Adesso, con il senno e la statistica di poi, si potrebbe dire che la stagione turistica 2021, per polverizzare sul fronte dei numeri (presenze e pernottamenti; sicuramente anche soldi) quella dell’anno scorso, ha avuto la strada spianata. Bella asfaltata, a tripla corsia, senza caselli e senza curve.

 

In settembre, la Pro loco di Pola ha registrato 282.231 presenze, che hanno portato il totalizzatore dei pernottamenti nei primi nove mesi a 1.578.093. A voler passare i numeri la microscopio, la stagione 2021 ha superato dell’86 p.c. la precedente, che passerà alla storia con il rovente marchio del Covid. Il confronto andrebbe fatto ad armi pari e quindi bisognerebbe guardare al 2019. Che forse, a pensarci bene, non sarebbe nemmeno tanto equo. Nel 2019 nessuno pensava alla pandemia e il turismo ha avuto i suoi soliti ritmi con buone presenze anche nella pre-stagione. La stagione 2021 è partita impastoiata, trattenendo il respiro su quelle che sarebbero potute essere le misure: si è partiti tardi, tanto che la pre-stagione se la sono mangiata le misure in essere anche nei mercati di emissione e non solo da noi. Poi, partita la stagione, era iniziato il toto-chiusura. C’è chi paventava il sigillo il 5 agosto, chi diceva che, magari carponi, si sarebbe arrivati al 15 agosto; altri erano disposti a scommettere che una volta aperte le scuole, avrebbero chiuso gli alberghi. Tra un sospiro e un singhiozzo, la stagione è proseguita nel suo tempo e oltre. Ma se proprio si volesse fare un confronto con il 2019, allora va detto che le presenze quest’anno sono state inferiori del 35 p.c. e i pernottamenti del 28 p.c.Ciononostante, va bene anche così.

Le presenze più massicce sono state tedesche, tanto che nei primi nove mesi dell’anno i turisti provenienti dalla Germania hanno realizzato 570.201 pernottamenti (praticamente un terzo del totale); il 75 p.c. in più tendenziale. E se è per quello i pernottamenti tedeschi hanno superato anche quelli del 2019, nella misura del 20 p.c. Che dire? Danke. Subito dietro i tedeschi, hanno contribuito all’esito della stagione i turisti nazionali, con 11.851 pernottamenti e a seguire gli austriaci (96.083 pernottamenti), gli sloveni (75.800). i polacchi (75.492), gli italiani (69.125), i cechi (53.349), gli ungheresi (40.849) e gli olandesi (40.389).

Quest’anno si è sentita molto la mancanza dei turisti italiani (è stato registrato il -66 p.c.), ma i grandi assenti sono stati i britannici: la pandemia e la Brexit hanno dato un taglio dell’87 p.c. sui numeri del 2019.

Contrariamente alle previsioni, è ancora turismo, in città. Certo, non quello delle tante presenze, ma le comitive non mancano. Un ultimo dato: dal 1.mo al 12 ottobre sono stati registrati 7.288 turisti, per 20.544 pernottamenti.

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