Turismo. Dignano si affida al nuovo logo

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Turismo. Dignano si affida al nuovo logo

Quattro nuvole per indicare altrettante località che fanno parte della Città di Dignano. La stessa Dignano, Gallesano, Peroi e Barbariga. È fatto così il nuovo logo della Comunità turistica dignanese presentato ieri alla stampa nei rinnovati ambienti della sede della Pro loco cittadina.
“Il turismo è sempre più importante per la città – ha dichiarato il sindaco Klaudio Vitasović – per cui gli investimenti nel settore sono più che giustificati. L’amministrazione municipale cerca in tutti i modi di sviluppare l’infrastruttura turistica e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Nel 2017 abbiamo registrato un aumento del 18 per cento rispetto all’anno precedente per quel che riguarda sia il numero dei vacanzieri che quello dei pernottamenti. Il tutto grazie in primo luogo agli affittacamere privati, alle case di riposo e agli appartamenti. E va sottolineato che sul territorio c’è attualmente soltanto un albergo, il Letan a Peroi. Nei prossimi anni verrà costruito un albergo a Barbariga e altre strutture ricettive come previsto dal Piano territoriale le cui modifiche sono in corso. Un settore che va assolutamente sviluppato è quello del turismo religioso in collaborazione con la Diocesi e la Parrocchia. Come noto è prevista la costruzione di un annesso alla Chiesa di San Biagio dove verrà custodita la collezione d’arte sacra di Dignano”.
La direttrice della Pro loco, Morena Smoljan Makragić ha illustrato le peculiarità e il significato del nuovo logo che verrà usato in tutto il materiale pubblicitario dell’Ente turistico. “Prima avevamo un logo che raffigurava la casita e l’ulivo, valori tradizionali del territorio, ora siamo passati a uno più moderno e comunque simbolico. Le quattro nuvole sono di tipo aperto, per indicare appunto la nostra apertura verso tutti coloro che ci verranno in visita. Sullo sfondo invece può venire notato il segno della croce per indicare il collegamento con lo stemma cittadino”.
L’autore del nuovo logo è Nedjeljko Špoljarić della “Sensus Design Factory” di Zagabria.

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