Trasporto rifiuti: sanzioni a raffica

Da settembre dell’anno scorso la Polizia ha fermato 73 veicoli che svolgevano l’attività senza i necessari permessi

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Trasporto rifiuti: sanzioni a raffica

Tempi nuovi, mestieri nuovi e rifiuti vecchi. Quante volte si è sentito gridare dall’altoparlante: “raccogliamo immondizia, puliamo cantine e solai, portiamo via ferri vecchi, elettrodomestici, offriamo servizi…” per le vie di Pola. Fidarsi è bene, ma non troppo, anche se questi presunti “imprenditori” tentano di campare dentro a uno strampalato settore dell’economia sommersa. Sembrano improvvisati e forse mossi da una certa disperazione dettata dall’emarginazione. Ma dietro ci sta comunque un’organizzazione alquanto distribuita a catena, tra raccolta e riciclaggio, che non conosce certo inserimento nelle norme del vivere sociale e degli obblighi fiscali. Dallo scorso mese di settembre a questa parte, la Polizia di Pola ha fermato per ben 73 volte i camionisti al volante di automezzi pesanti affiancati da altra gente a bordo, molto spesso donne con bimbi e bebè in braccio… Manco a dirlo, nessuno era munito di permesso di trasporto di rifiuti. La loro attività – che continua indefessa – non è certo finalizzata all’abbandono di rifiuti in natura, ma destinata proprio alla consegna a impianti autorizzati allo stoccaggio o al trattamento degli scarti. “Peccato” che l’iniziativa “ambientalista” non abbia copertura da parte di autorizzazioni municipali, cosicché tutti i soggetti “non giuridici” coinvolti si vedono appioppare multe per trasporto illecito di scarti in metallo. I loro camion straripano di vecchie lavatrici, frigoriferi arrugginiti, fornelli, barre di ferro, pezzi di recinzione collezionati, dopo tournée invadenti tra i rioni e i quartieri condominiali della città e dintorni. La maggior parte di questi automezzi, beccati senza permesso dalla Polizia, portano targhe immatricolate a Nova Gradiška, il che farebbe dedurre che tanto di attività non è sicuramente autoctona, quanto importata dalla Regione di Slavonski brod e della Posavina.

Un carico di elettrodomestici in disuso

Esiste una legge sullo smaltimento sostenibile dei rifiuti che in materia parla chiaro. Punto primo: i soggetti – fisici o giuridici – che esercitano attività di raccolta dei rifiuti non pericolosi e metalli ferrosi e non ferrosi devono essere in possesso di una concessione. Il documento va richiesto all’organo amministrativo competente per il territorio istriano, ossia al dicastero regionale per la tutela ambientale. Punto secondo: i soggetti che si occupano di attività di trasporto dei rifiuti devono essere iscritti nel registro dei trasportatori di immondizia e di disporre di documentazione ufficiale attestante il tipo di scarto che è oggetto di trasporto.

Materiale di scarto in un furgone

Durante i controlli effettuati, gli agenti della Polstrada non hanno mai trovato ombra di documento. A bordo dei camion di Nova Gradiška non vi è traccia di legalità, ma soltanto tanta improvvisazione da smaltitori/recuperatori che sono finiti per iscriversi nell’elenco dei multati dall’ispettorato statale. Rei di aver infranto le regole della Legge sullo smaltimento dell’immondizia, questi colpevoli sono stati anche inviati ai servizi di manutenzione per il collaudo tecnico dei loro veicoli, guadagnandosi pure contravvenzioni aggiuntive per avere messo a repentaglio la sicurezza nel traffico a bordo di camion difettosi, senza cintura allacciata, con minori seduti dietro al parabrezza…

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