Sviluppo. Pola tra le migliori 5 città croate

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Sviluppo. Pola tra le migliori 5 città croate

Un passo alla volta, e Pola è entrata nel novero delle cinque città modello croate, le migliori, a quanto pare, per servizi e prestazioni che offre l’amministrazione municipale ai propri cittadini. È questo l’esito di un’imponente ricerca condotta da Dubravka Jurlina Alibegović dell’Istituto d’Economia di Zagabria con Željka Kordelj – De Villa e Mislav Šagovac della Facoltà di Economia e commercio dell’Università degli studi di Zagabria. La ricerca è stata condotta in osservanza della metodologia prescritta dal progetto European Smart Cities su 25 città croate, e precisamente 17 con numero di abitanti superiore ai 35.000 e 8 città capoluoghi di regione, tenendo conto delle prestazioni raggiunte dalle amministrazioni in sei campi d’indagine principali, ovvero: crescita economica, cittadinanza-utenza, amministrazione, mobilità sostenibile, ambiente e qualità della vita. Un altro fattore importate è la cosiddetta trasformazione digitale, cioè il trasferimento delle interazioni tra cittadini e comune su piattaforme informatico-telematiche.
Ebbene la top five delle città smart croate è la seguente: prima, stranamente, la piccola Pisino che, se non fosse capoluogo di Regione (contro la sorella maggiore, Pola) non avrebbe neanche diritto d’alloggio nell’Olimpo delle città “intelligenti” di Croazia, ovviamente per limiti di popolazione. Seguono in classifica Ragusa, Zagabria, Samobor e quindi Pola, al quinto posto. Ma la classifica non stupisce. Tra le cinque campionesse, a parte Pisino, una è la capitale, due sono importanti centri turistici e un’altra (Samobor) è campionessa del settore produttivo, industria, artigianato e impresa. Il comune denominatore è tuttavia un altro. Le Smart Cities che emergono dalla ricerca sono le più vivibili, le più inclusive, le più attente e le più vicine ai bisogni concreti dei cittadini.
Il primo cittadino di Pola è fiero del quinto posto che la città occupa in classifica. “Il risultato non piove dal cielo”, ha dichiarato Boris Miletić, “ma giunge a coronamento di 10 anni di investimenti nella digitalizzazione della governance, che oggi è arrivata a un punto tale da costituire un modello d’esportazione nel resto del Paese”. Le consultazioni elettroniche, le iscrizioni elettroniche negli asili, le pratiche elettroniche, il bilancio partecipativo e le bollette elettroniche sono soltanto alcuni dei progetti recentemente avviati e potenziati, che consentono all’utenza di interloquire col proprio ente locale direttamente, senza intermediari, senza spreco di tempo o di risorse, e soprattutto, consentono di ottenere risposte concrete nel minor tempo possibile.

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