Strade: meno morti, più feriti

L’anno scorso è stato registrato un sensibile calo del numero dei decessi sulle viabili della penisola. In aumento invece, sempre rispetto all’anno precedente, quello degli incidenti e delle trasgressioni. Spiccano i casi di eccesso di velocità, che è di gran lunga l’infrazione maggiormente commessa

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Strade: meno morti, più feriti
Il sopralluogo della polizia in via dell’Arsenal dopo un incidente mortale. Foto: Sasa Miljevic/PIXSELL

Numero dei decessi in drastico calo, numero degli incidenti della strada e delle infrazioni in lieve aumento. In sintesi è questo il 2024 sulle strade istriane. La dettagliata statistica per l’anno scorso è stata pubblicata dalla Questura istriana nei giorni scorsi e svela alcuni dettagli interessanti, a partire appunto dal numero dei decessi, se paragonato all’anno precedente. Nel 2023 sono state 20 le persone che hanno perso la vita sulle strade della Regione, mentre l’anno scorso si contano 9 decessi. Un calo sensibile, che fa ben sperare. In aumento, invece, il numero degli incidenti: dai 1.627 del 2023 si è passato ai 1.751, il che rappresenta una crescita del 7,6 per cento. La maggior parte degli incidenti è avvenuta nel territorio dell’ex Comune di Pola con un’incidenza a livello peninsulare del 39,2 per cento. Segue a debita distanza, in questa particolare graduatoria, il Parentino (con il 18,8 per cento) mentre sul gradino più basso del podio troviamo l’Umaghese congiuntamente con il Buiese con il 15,6 p.c. Supera il 10 per cento anche il Rovignese attestatosi sul 10,4 p.c. All’ultimo posto il Pisinese congiuntamente con il Pinguentino, che assieme hanno inciso nella misura del 7,3 p.c., superate di poco dall’Albonese con l’8,6 p.c.

Il bilancio dei feriti
Si scriveva del drastico calo del numero dei decessi. Questo dato positivo, comunque, non va di pari passo con quello dei feriti, sia gravi che leggeri, il cui numero è in aumento, sebbene quasi insignificante per quel che concerne i feriti gravi: dai 134 del 2023 si è passati ai 136 dell’anno scorso. Più sensibile, invece, la crescita del numero dei feriti leggeri: 627 nel 2024, 589 nell’anno precedente.
La statistica della Polstrada spiega anche la tipologia degli incidenti: svettano gli scontri tra vetture in movimento (737 casi), seguiti dagli scontri con le vetture parcheggiate (326). Il podio viene completato dalle uscite di strada (276). Scendendo, in questa graduatoria da segnalare gli investimenti dei pedoni (68) e i 28 casi nei quali i veicoli sono andati a sbattere contro gli animali in strada. Rispetto all’anno prima il numero di questo tipo di incidenti è aumentato del 100 p.c.

Si corre troppo
Come detto, sono in aumento le trasgressioni del traffico, nonostante le continue azioni preventivo-repressive sul territorio di tutta la penisola dalla polizia. Ebbene, nel 2024 gli agenti della Polstrada hanno evidenziato qualcosa come 43.024 infrazioni per cui si viaggia a una media giornaliera di 117,5 infrazioni. Decisamente in po’ troppe. Nel 2023 ne erano state rilevate 38,529 per cui l’aumento è nell’ordine dell’11,7 p.c. Una crescita dettata in primo luogo dall’eccesso di velocità sulle viabili istriane. Nel 2024, difatti, sono state rilevate 17.460 trasgressioni di questo tipo ovvero il 21,8 p.c. in più dell’anno prima. Superano quota mille pure i casi legati al mancato uso della cintura di sicurezza (4.216), il posteggio in divieto di sosta (2.839), l’uso del telefonino alla guida (2.813), il mancato rispetto della segnaletica stradale (2.453) e la guida in stato d’ebbrezza (1.848). Tra le altre infrazioni, da sottolineare la guida di un veicolo privo del collaudo tecnico o con il libretto di circolazione scaduto (569 casi) e infine, la guida senza avere mai ottenuto la patente (198). Questi, dunque, i numeri del traffico in Istria nel 2024, con la speranza che nel 2025 siano più bassi.

Si fa ancora troppo uso del telefonino quando si è alla guida.
Foto: Sasa Miljevic / PIXSELL/PIXSELL

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