Strada di Paduli, un restauro estremamente esigente

Firmato il contratto d’appalto tra il sindaco Filip Zoričić e la ditta costruttrice Cesta Pula, rappresentata da Miro Mirković, la quale effettuerà lavori per 1,7 milioni di euro

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Strada di Paduli, un restauro estremamente esigente
Miro Mirković e Filip Zoričić firmano il contratto d’appalto. Foto: DARIA DEGHENGHI

A Pola in inverno i cantieri stradali si moltiplicano ogni giorno che passa e ve ne sarebbero molti di più se la chiusura di una strada non influisse sui dintorni e sulla viabilità in generale. Ieri mattina il sindaco Zoričić e il costruttore Miro Mirković (Cesta Pula) hanno firmato l’ennesimo contratto d’appalto dell’anno, questa volta per un altro restauro parziale della strada di Paduli, la spina dorsale del quartiere omonimo che da Montegrande si sviluppa in direzione di Stignano (e corre parallela alla Pola-Fasana). E non sarebbe l’unica, perché “siamo pronti per partire anche con la ricostruzione di via della 43ª Divisione istriana, ma è impossibile perché in Siana sono ancora chiuse per lavori di manutenzione straordinaria le vie Altura e Grisignana”, ha detto il sindaco e aggiunto, in odore di campagna elettorale, “che le strade in dissesto di Pola sarebbero già state ristrutturate da un pezzo se al mio arrivo avessi trovato le carte in ordine, ma non è andata in questo modo e tre anni fa abbiamo incominciato da zero”.

Rete idrica integrata
Via Paduli è importante e il cantiere è molto più esigente di come sembra. Le trattative per l’esproprio e i risarcimenti ai proprietari sono state lunghe e difficili, ma la proprietà pubblica è ora completa e la strada sarà cantierata in pochi giorni. Benché si tratti di soli 720 metri di lunghezza, gli interventi richiesti sono complessi. Stando a Mirković, per rifare la rete idrica e mantenere ininterrotta l’erogazione, occorrerà innanzitutto realizzare un bypass temporaneo a garanzia della continuità del servizio. Nel passaggio da una condotta all’altra potrebbero verificarsi irregolarità nella fornitura di breve durata, come l’abbassamento di pressione e alterazioni di colore, ma niente che possa compromettere la potabilità. Per rifare il corpo stradale il volume dello scavo previsto è di 7.000 metri cubi. Sostituite e potenziate le infrastrutture si procede con il consolidamento delle fondazioni, la posa e la compattazione della base stradale di trenta centimetri e infine alla stesura del manto d’asfalto in due strati: il binder di 5 e lo strato d’usura di 4 centimetri.

Drenaggio urbano
Detto così, sembra un’inezia, ma Montegrande è un insediamento periurbano di elevata densità di popolazione, le case sono ammassate e tutte avranno un allacciamento alla rete idrica di nuova costruzione. Solo per realizzare il sistema di drenaggio delle acque meteoriche completo di canali e sette pozzi drenanti, verranno effettuati scavi del volume di 1.000 metri cubi. Per lo stessa densità di abitazioni, i marciapiedi non saranno della stessa larghezza su entrambi i lati della strada carrabile. Quanto alla durata dei lavori, l’accordo quadro tra l’azienda appaltatrice e l’amministrazione cittadina parla di due anni anche se l’intervento in sé, in condizioni ideali, potrebbe aver termine nel giro di appena cinque mesi. “L’accordo quadro – ha spiegato Mirković – ci permetterà di sospendere i lavori in corrispondenza della stagione turistica e ricominciare in autunno, se i residenti dovessero richiederlo, come è lecito aspettarsi che succeda, visto che altre esperienze precedenti hanno avuto questo epilogo”. Inoltre, è prevedibile una partenza ad andamento lento per la prossimità di un cantiere di importanza anche maggiore e si tratta della regionale Pola-Fasana per la quale via Paduli è servita appunto come deviazione di percorso. Per un mese almeno, si avrà una sovrapposizione temporale dei due cantieri e per aggirarli, entrambi i veicoli che in arrivo o in direzione di Valbandon, Fasana, Stignano e Peroi, dovranno armarsi di santa pazienza in cerca di sbocchi stradali transitabili.

Le lunghe operazioni di esproprio
Il valore dell’opera sfiora gli 1,7 milioni di euro. I committenti sono la Città di Pola e la sua azienda idrica “Vodovod” che gestisce gli interventi alla rete idrica integrata (acquedotto e drenaggio urbano). Per i lavori di potenziamento della rete elettrica, dell’illuminazione stradale e dei cavi ottici interverranno in veste di subappaltatori varie aziende dei rispettivi campi. Si ricordi a questo punto che via Paduli è già stata ristrutturata nel tratto di strada di 520 metri in direzione di Stignano, nel 2021, e che in quell’occasione la rete del gas si è spinta per la prima volta a settentrione di Pola. La strada completa conta complessivi 1,4 km ed è in preparazione dal 2012 con alterne fortune. Il permesso di costruzione preliminare risale al 2013 e da allora durano le operazioni di esproprio, che sono terminate solo di recente.

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