Storia del territorio, un’iniziativa riuscita

Il progetto voluto dalla Regione istriana ha coinvolto finora 22 asili e 68 istituti scolastici tra elementari e medie

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Storia del territorio, un’iniziativa riuscita

La promozione di un territorio è un argomento sempre molto attuale e discusso, ma non facile da realizzare come in molti credono. Un nuovo impulso in questa direzione è stato lanciato dalla Regione istriana, che nel 2014 ha promosso il progetto d’insegnamento della storia e della cultura del territorio, una singolare iniziativa riservata prima agli asili e successivamente alle scuole elementari e medie superiori. Da allora a oggi, il numero degli istituti scolastici coinvolti non ha fatto che crescere. A dirlo sono i responsabili del programma d’istituzionalizzazione dell’insegnamento della storia e della cultura dell’Istria, aggiungendo che, prima della pandemia, il progetto era parte integrante dei programmi d’insegnamento di ben 22 asili, 45 scuole elementari e 23 medie superiori di tutta l’Istria. Insomma, almeno fino allo scorso mese di marzo, le lezioni dedicate al territorio, alla storia, alla cultura e alle tradizioni locali si tenevano nella quasi totalità degli istituti scolastici. Un successo che ha spinto la Regione e i responsabili dell’iniziativa a introdurre, quest’anno, alcune novità. Una di queste riguarda la stampa di un manuale di didattica del territorio per gli educatori, gli insegnanti e i docenti, che si spera potrà facilitare il loro compito, anche indirizzandoli vero nuove fonti di conoscenza, ma anche vero le istituzioni e gli esperti con i quali collaborare. Il manuale sarà realizzato da un team di esperti che hanno risposto a un apposito concorso lanciato dalla Regione. La squadra sarà guidata da Dijana Muškardin, che per l’occasione sarà affiancata da Igor Jovanović, Gordana Peteh, Karmen Uljanić e Marina Paoletić.

 

I responsabili del progetto tengono a ricordare che l’istituzionalizzazione dell’insegnamento della storia e della cultura del territorio è un’iniziativa non obbligatoria, ma basata sulla volontarietà degli alunni e degli insegnamenti e che il suo obiettivo principale è quello di unificare istituzionalmente tutte le attività, le manifestazioni e i programmi dedicati all’Istria e al suo territorio. Un secondo obiettivo non meno importante è insegnare e far conoscere ai bambini e ai ragazzi il luogo in cui vivono, le sue specificità e le sue tradizioni, che a causa della globalizzazione rischiano di scomparire. Naturalmente, agli alunni si vogliono anche trasmettere i valori tradizionali dell’Istria, come il multiculturalismo e la tolleranza. Particolare attenzione è data poi alle parlate dialettali e alle minoranze nazionali. Il tutto con lo scopo di tutelare e promuovere l’identità istriana e le unicità dell’Istria. E i risultati fino a ora raggiunti sono ottimi. Basti pensare ai tantissimi lavori presentati dalle scuole ai diversi Festival dedicati al territorio, il primo dei quali è stato organizzato nel 2015. Da allora, la manifestazione si è tenuta ogni volta in una scuola diversa. Dopo Medolino, il Festival si è infatti tenuto a Parenzo, a Pola, a Buie, a Umago, a Pisino e a Pinguente. Quest’anno, emergenza sanitaria permettendo, il Festival dedicato al territorio dovrebbe tenersi in primavera. Ancora non è stato deciso dove, come non è stato ancora deciso se si terrà dal vivo oppure online.

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