
Rapido sopralluogo in cantiere con macchina fotografica al collo per immortalare la prima fase dell’opera di restauro iniziata una ventina di giorni fa. Hanno promesso di fare in fretta e finire con abbondante anticipo e sembra proprio che ce la stiano mettendo tutta. Lo storico stabilimento balneare costruito a scaglioni tra il 1933 e il 1938 su progetto dell’architetto Enrico Trolis è lì che si erge fiero dal mare di Stoia, mentre tutto intorno è il finimondo: un canale di un metro di profondità corre dalla “nave” fino al portone d’ingresso e solca la pineta in attesa delle condotte fognarie che andranno finalmente a collegare la struttura col resto della rete di drenaggio urbana. Era ora.
Davanti alla “nave” sembra di essere in una zona di guerra. Il piano inclinato della terrazza sul mare, i muri di contenimento, gli scalini in muratura e quelli in acciaio sono stati demoliti, trasformati in macigni e in polvere da trasportare in discarica per riutilizzare in altri cantieri e per altri fini. Le sessanta e passa cabine sono state spogliate dei resti di porte e finestre e ora si vede che qualcuna era stata tenuta in ordine, regolarmente verniciata e stuccata, mentre altre si sono letteralmente sfasciate sotto il peso del tempo e dell’incuria.

Una tappa poco… fine
Questa è decisamente una tappa del restauro poco fine. Gli scavi e i lavori di movimento terra fanno un rumore infernale, un fracasso, per usare un termine che cade a fagiolo visto che la società appaltatrice fiumana si chiama appunto Fracasso Production. Si va di fretta per finire con le demolizioni, i crolli e il frastuono generale entro la stagione balneare per non togliere ai polesi il beneficio di una spiaggia di cui non sanno proprio fare a meno. Entro giugno dovrebbe essere dunque ricostruita la terrazza sul mare con l’aggiunta di una rampa e una spiaggia per le persone con disabilità e difficoltà motorie sul lato. A quel punto i costruttori andranno a restaurare le cabine e le strutture del retro, la rotonda, il recinto, i cancelli, e poi anche a riqualificare la pineta, che guadagnerà giochi per i ragazzi, un parcheggio da 50 posti macchina, vialetti con siepi e arbusti ornamentali su progetto dell’architetto Mario Smilović. Il contratto d’appalto prevede una scadenza di diciotto mesi per le consegne, ma nulla vieta ai costruttori di fare prima, come del resto hanno promesso di fare, salvo imprevisti. Con un po’ di fortuna, confidando nel bel tempo e scongiurando gli incidenti di percorso, Stoia potrebbe rinascere a nuova vita entro il Natale di quest’anno, giusto in tempo per festeggiare il novantesimo della sua prima apertura al pubblico. Altrimenti, si andrà avanti per un altro paio di mesi, ma non oltre la prima metà del 2026.

Le regole e i costi
Bisogna dire che dopo il restauro, la fruizione della spiaggia resterà gratuita mentre si pagherà soltanto il noleggio delle cabine, delle sdraio, degli ombrelloni e di eventuali gonfiabili, oltre ovviamente al posteggio delle auto in pineta, per cui la municipalità promette di formare un tariffario di prezzi modici, probabilmente non più di due due euro al giorno. Per avere la cabina bisognerà rispettare le regole di casa, il galateo del bagnante ben educato, e naturalmente pagare il canone d’affitto perché d’ora in avanti i ricavi del ristorante, del parcheggio, delle cabine e degli accessori da spiaggia saranno utilizzati per la manutenzione dell’edificio in modo che non finisca nuovamente vittima del degrado come ha fatto dagli anni Novanta in qua. L’opera vale esattamente 4.749.508,86 euro, di cui 2.033.244,82 assicurati dall’UE attraverso il Programma degli Investimenti Territoriali Integrati. Per avere il resto, la Città di Pola chiederà alla Zagrebačka banka un finanziamento da 2,75 milioni di euro da utilizzare entro il 31 dicembre del 2026 e restituire a rate mensili in dieci anni, al più tardi entro il 31 dicembre 2036, al tasso d’interesse annuo fisso del 2,31 per cento. Per procedere è necessaria l’autorizzazione del Consiglio municipale, che si occuperà di questo e altri finanziamenti bancari alla prossima sessione ordinaria del mandato convocata il giorno martedì 25 febbraio.



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