Sotto Monte San Michele una tomba romana

Nell’area del vecchio ospedale gli archeologi hanno rinvenuto un sepolcro dell’evo antico contenente numerosi frammenti di oggetti caratteristici del I e del II secolo d.C

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Sotto Monte San Michele una tomba romana

Tutto era successo un attimo prima di chiudere il cantiere archeologico per dare spazio ai lavori edili finalizzati alla costruzione del Campus universitario e adesso gli studiosi stanno tirando le somme su quanto rinvenuto. Et voilà: una tomba romana ricca di corredo funebre! Cosa vi è di tanto clamoroso, dopo che Monte San Michele ha già fornito tombe e scheletri a centinaia e ossa umane sparpagliate a migliaia? La differenza sta nel fatto che questo è un sepolcro dell’evo antico dentro a una necropoli medievale per giunta relativamente povera di reperti tombali. Un bel regalo per l’équipe impegnata a setacciare la storica area del vecchio Civico ospedale, ovvero per i ricercatori Klara Buršić Matijašić, Robert Matijašić e Davor Bulić supportati negli scavi dagli studenti di storia e di archeologia dell’Università “Juraj Dobrila“ di Pola.
Una grande sorpresa

I ciondoli dei monaci benedittini

Dopo avere visitato minuziosamente, frugando e rimuovendo terra e detriti da altre 24 fosse dei secoli X-XII ecco, sotto tutto questo, una tomba cineraria in pietra scolpita alla profondità di 30 centimetri, con numerosi frammenti di oggetti caratteristici del I e II secolo d.C. Un vero “intruso“ tra inumazioni che si ricollegano alle chiese conventuali di San Michele e San Clemente. “Per noi tutti – conferma Klara Buršić Matijašić – è stata una grossa sorpresa. Tra i residui di questa tomba sono state trovate ceneri e resti carbonizzati di ossa umane e diverse lucerne a olio romane, di cui una perfettamente conservata. Sono lampade con classico marchio di fabbricazione la cui produzione era iniziata nel I secolo a.C. nell’area dell’Italia settentrionale, per poi venir usate su un più vasto territorio, data la loro enorme praticità e utilità. Una parte delle lucerne presenta decorazioni sul disco, che risulteranno più visibili una volta rimosse le impurità. Abbiamo rinvenuto persino un sigillo con la classica impronta della fabbrica di produzione. Dalla stessa fossa abbiamo estratto resti di vasellame in vetro e un anello appartenente a un fuso. I vetri sono di finissima fattura, con laccatura color madreperla. Tra questi un bellissimo manico di recipiente quadrangolare, quindi anche un vasetto in fine lamiera di bronzo“.

Uno scheletro d’epoca medievale

Il premio… finale
Si chiude così in bellezza la campagna di ricerca archeologica 2020, che rappresenta la continuazione delle ricerche avviate ancora nell’estate del 2018, con ciò che stavolta è stato sondato il terreno sottostante le strutture del vecchio ospedale appena demolite (edificio della caldaia, camino alto 30 metri e magazzini ospedalieri del secondo dopoguerra), portando alla luce altre decine di tombe e scheletri accatastati. “La tomba d’epoca romana è dunque un premio dopo tanti poveri sepolcri anonimi di cui solo uno si è mostrato più ricco di reperti, avendo trovato dentro fibbie di cinture maschili in ferro e bronzo, un recipiente tardoantico, alcuni ciondoli di capa santa, il che dovrebbe rappresentare il corredo dei monaci benedettini dell’Abbazia di San Michele e della chiesa di San Clemente“.
Diversi elementi interessanti
Le tante tombe dell’area, con e senza pezzi d’architettura, hanno permesso di trovare diversi elementi interessanti: “spolie“ antiche, pezzi riutilizzati di antichi sarcofagi e colonne, recinti d’altare. Gli scheletri rinvenuti sono stati depositati negli ambienti della Casa dello studente dove attenderanno la discesa in campo degli studiosi dell’Istituto di antropologia zagabrese. Previste ulteriori analisi, come quelle effettuate sui resti umani estratti durante la campagna di ricerca 2018, che avevano fornito fior di informazioni sul quadro economico-sociale e sanitario del tempo a Pola.

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