A furia di costruire castelli in aria sognando la “riva del futuro” senza badare a quella del presente, siamo arrivati a dove siamo oggi: con una banchina in pendenza sempre più marcata, il lastricato completamente sconnesso, gli avvallamenti sempre più pronunciati, le pozzanghere nei giorni di pioggia e un manto erboso nei giorni di sole successivi. La banchina portuale che corre dal ponte di Scoglio Olivi all’ACI Marina sta cedendo in vari punti, massimamente nel tratto lungo piazza San Tommaso, di fronte al Duomo. Ogni anno che passa, la pavimentazione è sempre più compromessa e la massicciata che la sostiene è sempre più friabile. I motivi sono presto detti: la forte pressione dei mezzi di trasporto merci, le costruzioni del sistema fognario, le operazioni di carico e di scarico del pesce dai pescherecci agli autocarri frigorifero, la circolazione dei passeggeri delle gite turistiche in barca, e naturalmente l’anzianità di servizio. Il muro costiero è occasionalmente oggetto di riparazioni, ma si tratta sempre di misure palliative. Che qualcosa stia cambiando lo si è capito già quest’estate quando tra i barcaioli insoddisfatti è cominciata a circolare l’informazione secondo cui la Città di Pola, la Capitaneria di porto e l’Autorità portuale avrebbero presto avviato un’opera di ricostruzione e riqualifica della banchina portuale che corre lungo l’Ammiragliato fino all’incrocio con via San Giovanni e il Parco Tito. Ora quelle voci sono state rafforzate da una decisione “nero su bianco”. Tra gli atti pubblici firmati dal sindaco Filip Zoričić in queste prime settimane di novembre, si distingue per importanza la decisione di avviare una procedura d’appalto per un “Progetto di ristrutturazione della banchina cedevole con consolidamento del muro costiero e riqualificazione del lungomare in funzione di percorso pedonale”. Il bando riguarda solo la stesura di un progetto di massima del valore stimato a 120.000 kune IVA esclusa, ma non anche i lavori propriamente detti, e tuttavia costituisce un punto di partenza dalle basi solide. Per vigilare sulla pubblicazione del bando, il vaglio delle offerte e la scelta dei progettisti, il sindaco ha nominato una commissione di esperti in materia di forniture pubbliche. Ne faranno parte Snježana Radolović, Senka Zarubica e Alen Hećimović.