Soldi europei per il patrimonio culturale della Bassa Istria

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Soldi europei per il patrimonio culturale della Bassa Istria

La cosiddetta “governance del patrimonio culturale” è un imperativo anche per Pola con le sue località limitrofe, specialmente dopo che la città ha conosciuto una nuova alba turistica, con risultati concreti in giornate presenza e consumo. Il terziario, comunque, nulla potrà senza la componente culturale: unica capace di contrastare – con la bellezza (e come diversamente?) – gli aspetti negativi del turismo di massa.

Parte l’Invito pubblico della Città di Pola per le proposte di progetto per la rivitalizzazione del patrimonio culturale su territorio urbano: il concorso rimarrà aperto dal 25 gennaio al 25 marzo. Le richieste andranno inoltrate all’Ufficio per gli Investimenti integrati nel territorio-ITU. L’invito, infatti, è stato inviato dal Ministero per lo Sviluppo regionale e dei Fondi europei nell’ambito di quelli che sono gli investimenti integrati nel territorio, che riguardano più concretamente ancora, il programma operativo “Concorrenza e coesione 2014-2020”. Accanto al recupero del patrimonio ambientale e culturale – il Fondo europeo per lo sviluppo regionale finanzierà il progetto con 22,5 milioni di kune – ci si prefigge d’incrementare l’impiego nel turismo con un maggiore consumo da parte del visitatore anche in senso culturale.

Strategia di sviluppo

I progetti che potranno aderire al bando pubblico, è quanto riportato nel comunicato dell’Ufficio per gli investimenti integrati nel territorio, saranno quelli già inseriti nella Strategia di sviluppo del territorio urbano. Praticamente, potrà aderire all’invito la stessa amministrazione locale con un progetto dai contorni già segnati: quello della riqualifica delle fortificazioni, segnate ancora dal degrado. Il declino di queste strutture architettoniche è presente, però ci sono esempi di recupero nell’ambito di Adrifort (Adriatic Fortresses and military areas), progetto europeo che ha interessato le fortificazioni a nord-ovest del territorio polese, tra Monte grosso, Monte Cristo, Valmaggiore, Munide e Zucchi. Il recupero ha interessato anche l’assetto delle aree verdi e l’allestimento di sentieri e piste ciclabili.

Piccolo Teatro Romano

Altro potenziale beneficiario dei mezzi europei a fondo perduto (l’Ue offre l’85 p.c. degli investimenti necessari) è il Museo archeologico dell’Istria, che concorrerà con il progetto di conservazione e recupero del Piccolo Teatro romano. A tal riguardo, la ricerca archeologica in sito è in fase finale, dopo di ché si penserà al recupero dell’area.
L’elenco prosegue con la Città di Dignano, che intende ricostruire il vecchio torchio per le olive (all’imbocco di via Merceria) in modo da integrarlo in un complesso che verrà chiamato appunto Centro multimediale Torcio.

Castello Morosini-Grimani

Alla pari dei soggetti appena menzionati, anche il Comune di Sanvincenti potrà aderire all’invito pubblico di avvio delle proposte di progetto per la rivitalizzazione del patrimonio culturale su territorio urbano. Sanvicenti, insomma, potrà ottenere nuovi investimenti integrati nel territorio, mentre è noto che con il progetto “KulTERRA” sono in fase di rivitalizzazione, sempre grazie a mezzi europei, il Castello Morosini-Grimani e il Castello di Pietrapelosa di Pinguente. Capofila del progetto, di 22,5 milioni di kune, il Comune di Sanvicenti con altri 11 partner. I nuovi finanziamenti servirebbero comunque, oltre al recupero del patrimonio culturale e architettonico, a impiegare i giovani nel turismo e a prepararli per quello che si spera possa essere un nuovo capitolo del turismo locale e regionale: il turismo culturale.

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