Non la classica prima pietra, ma una capsula in vetro trasparente con disegni e giocattoli accuratamente sistemati dai bambini della scuola materna comunale Coccinella di Sissano è stata sotterrata nelle fondamenta in costruzione del nuovo asilo di Sissano. Un evento di festa, per la località, che lotta con tenacia per il mantenimento della lingua, dei dialetti, della cultura, dell’identità e delle tradizioni popolari sissanesi e si avvale, nella sua missione, della collaborazione con l’Unione Italiana, il Comune di Lisignano e l’Ufficio governativo per le minoranze. Numerosi i protagonisti, le autorità, gli ospiti e i partner presenti alla cerimonia che ha visto i vertici dell’UI, Maurizio Tremul (presidente dell’UI), Marin Corva (presidente della Giunta esecutiva) e Paolo Demarin (presidente dell’Assemblea) in compagnia del sindaco di Lisignano, Marko Ravnić, spalare a turno il cemento preparato apposta dalla società di costruzioni De Conte di Albona, che ha avuto l’appalto dell’opera. I bambini dell’asilo hanno indossato abiti di festa: i costumi del folklore sissanese, a testimonianza del legame tra passato, presente e futuro. Il passato avuto in eredità dagli avi, il presente che li unisce mentre scorre inesorabilmente e il futuro che costruiranno un giorno con le proprie mani.
Sistemata la capsula in una delle cavità delle fondamenta e coperta con pochi strati di calcestruzzo, i protagonisti dell’evento hanno rilasciato le dichiarazioni alla stampa, con tutta la soddisfazione che rende il lavoro ben impostato e avviato. A questo punto ci vorranno un anno e mezzo per salire dalle fondamenta al tetto, dalla prima all’ultima pietra, dal permesso di costruzione all’agibilità, ma allora i bambini avranno un asilo nuovo in cui crescere, giocare e imparare e non uno costruito negli anni del Novecento.
Corva: «Iniziativa dal basso»
Il giudizio a caldo del presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, Marin Corva: “Questo è un progetto estremamente importante per tutta la Comunità nazionale italiana ma soprattutto per la località di Sissano; un progetto fortemente voluto dalla locale Comunità degli Italiani, che chiedeva un asilo decente da decenni, tanto è vero che l’ultimo è stato costruito più di cent’anni fa, per cui si può proprio dire che Sissano ha atteso a lungo, ma non invano. L’Unione ha accolto l’iniziativa, abbiamo finanziato la documentazione progettistica e assicurato tutte le risorse necessarie per la costruzione. Il Comune ha messo a disposizione il terreno. Il progetto è complesso e si deve essenzialmente all’impegno della Comunità degli Italiani di Sissano e al suo presidente, Paolo Demarin, che hanno seguito l’evoluzione del progetto passo a passo, semplificando il lavoro della Giunta esecutiva dell’UI. Ci tengo a ribadirlo perché è facile condurre un progetto in porto quando l’iniziativa e l’impegno arrivano dal basso”.
Se c’è stato un ostacolo da superare (o tanti), ha aggiunto Corva, è stato mettere insieme le risorse, produrre i contributi, per cui ha ringraziato il Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale della Repubblica Italiana che ha stanziato la prima somma da investire nel progetto architettonico, ma soprattutto il parlamentare Furio Radin e il Governo croato, che hanno fatto il resto.
Demarin: «Un futuro solido»
Paolo Demarin ha detto che “queste prime colate di cemento vanno a consolidare la Comunità italiana di Sissano e a solidificare il suo futuro” A suo avviso, l’investimento nell’asilo è un investimento nel futuro della CNI perché ci sarà quel ricambio generazionale tanto predicato, ci sarà quel collegamento indispensabile tra le generazioni con l’asilo, la scuola elementare periferica e la Comunità degli Italiani a coronamento della “piramide italiana” per cui la lingua e la cultura italiana avranno certamente gli strumenti essenziali per mantenersi. Per quanto riguarda l’attesa, ha aggiunto Demarin, il primo asilo italiano a Sissano è stato aperto nel 1911. Oggi quell’asilo è ancora in uso come sede della scuola elementare. Per averne uno nuovo ci è voluto il passo decisivo dell’Unione Italiana e, naturalmente, la sinergia del Governo italiano e del Governo croato, ma anche tre anni di preparativi, trattative e progettazione per arrivare a coronare un sogno che negli ultimi tre decenni era sempre stato vanificato. “In tre anni abbiamo risolto tutto: dal terreno al piano particolareggiato, dal progetto all’accesso ai finanziamenti”, ha ribadito Demarin per dire come la perseveranza paga e avere un obiettivo in cui credere aiuta più di ogni altra cosa al mondo.
Tremul: «Istituzione fondamentale»
Dal presidente dell’Unione Italiana Maurizio Tremul un giudizio sul valore dell’opera: “La posa della prima pietra di un’istituzione prescolare è una data importantissima. Un asilo è sempre fondamentale: i bambini vi iniziano un percorso di studio, di formazione, di educazione di straordinaria importanza e finalmente a Sissano lo potranno fare in italiano, dopo tantissimi anni e dopo una lunga aspettativa da parte dei connazionali. In questi anni si è creata una serie di condizioni favorevoli, come dire un allineamento delle costellazioni vantaggioso che ha trovato sia la disponibilità della Municipalità di Lisignano, sia la disponibilità di maggiori risorse di quante avevamo a disposizione nel 2018, e quindi un contributo importante dello Stato italiano, del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, e un contributo ancora più rilevante della Croazia, dell’Ufficio per i diritti umani e le minoranze, a cui va tutta la nostra gratitudine. Questa concomitanza di intenti e la possibilità di impiego di mezzi hanno consentito appunto di arrivare a questo risultato. L’obiettivo raggiunto premetterà ai connazionali di Sissano di avere maggiori opportunità di uso della lingua nella missione del mantenimento dell’identità italiana. La Comunità degli Italiani sta già facendo tantissimo in questo senso, ma ora avrà nuova linfa per farlo in maniera ancora più decisa in futuro, sia per quanto riguarda la conservazione della lingua, della cultura e dell’identità italiana, sia per quanto riguarda la tutela dell’istrioto”.
Ravnić: «Quando c’è collaborazione…»
Infine il parere del sindaco Marko Ravnić: “L’asilo in costruzione è il frutto di una buona collaborazione tra il Comune, la Comunità degli Italiani di Sissano e l’Unione Italiana. Il Comune partecipa alle spese con la particella edificabile ceduta senza rimborso, mentre i partner italiani hanno messo insieme i finanziamenti. Il valore dell’opera ammonta a un milione di euro e speriamo che tra un anno o un anno e mezzo l’asilo sia agibile e si popoli di bambini. In base al progetto, l’asilo dovrebbe avere tre gruppi e sono certo che tutti raggiungeranno il pienone in tempo record”, ha concluso il sindaco.
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