
Non è mai tardi per superare anche gli ultimi ostacoli, recuperare il tempo perduto e compiacersi del successo conseguito. Ieri mattina l’abitato di Sissano, piccolo nelle sue dimensioni, ma grande per la sua storia e tradizioni locali ha compiuto il passo più importante e concreto verso il raggiungimento dell’ambito traguardo della costruzione dell’asilo italiano sul proprio territorio, dopo dieci anni di battaglia politico-burocratica, alla conquista dei presupposti logistico-urbanistici necessari ad assicurare un avvenire alla programmazione del primissimo gradino d’istruzione scolastica. Anzi, si può ben dire di essere arrivati a essere in prossimità della storica linea d’arrivo, proprio ieri mattina alla Comunità degli Italiani, grazie alla sottoscrizione del contratto d’appalto che ha visto protagonisti al tavolo dei lavori il presidente della CI e dell’Assemblea dell’Unione italiana Paolo Demarin, affiancato da Maurizio Tremul presidente dell’UI, da Marin Corva, presidente della Giunta esecutiva dell’UI e da Marko Ravnić, sindaco di Lisignano, nonché da Marko Kontošić, direttore dell’impresa edile “De Conte” di Albona, cui è stato affidato l’incarico della costruzione dell’asilo. Agli ultimi due, infatti è spettato il compito dell’apposizione della firma necessaria a rendere operativo un investimento di un milione di euro, di cui 825mila assicurati tramite l’Unione Italiana e differenza stanziata dall’anzidetto Comune, con cui si è fatto in modo di dare forma concreta ad un progetto edilizio e quindi anche formativo, in lingua italiana, pronto a trovare inserimento dentro a una struttura che diverrà garanzia per il futuro della comunità italiana sissanese stessa, un investimento nel mantenimento della sua cultura, delle sue tradizioni e dei valori dell’entità italiana autoctona presente sul territorio a memoria di secoli.
Il regalo del Comune
Gli occhi sono ora puntati in direzione della ditta, che tra breve farà nascere e crescere davanti ai Sissanesi un bel giardino d’infanzia da ubicare oltre la strada, più o meno di fronte alla Comunità e alla scuola elementare, su di un appezzamento di terreno finora anonimo, incolto ed inutilizzato.
Come sentito, il Comune non poteva concedere regalo migliore a favore della propria comunità sociale e di “un progetto di rilevanza strategica per la CNI”, così come l’ha definito Claudio Grbac in rappresentanza della CI, nel suo saluto introduttivo alla cerimonia ufficiale della firma del contratto. “L’idea progettuale per l’asilo italiano di Sissano è stata sentitamente voluta e poi sviluppata nel 2021 dalla locale Comunità con il supporto istituzionale dell’UI e del Comune e ricordiamo che, sempre in questa sede, nel 2023 è stato sottoscritto l’Accordo di finanziamento che ha aperto le porte alla realizzazione definitiva”.
Nuova linfa alla scuola
Prima di cedere la parola ai rappresentanti al vertice dell’UI, un grazie particolare a tutti coloro che hanno contribuito ad arrivare alla tanto aspirata destinazione è stato espresso da Paolo Demarin, con parole di gratitudine al sostegno manifestato da tutta la “squadra” di casa, tra i quali anche il ieri presente vicepresidente della CI sissanese, Antonio Dobran. “Sono certo che questa nostra iniziativa, che porta alla nascita di un asilo italiano a Sissano, servirà a dare nuova linfa in particolare alla sezione scolastica periferica del luogo che fa capo all’elementare italiana, Giuseppina Martinuzzi di Pola. Sia asilo, scuola e Comunità, conferiranno continuità culturale ed identitaria all’italianità presente mentre, ovviamente spetterà a noi fare in modo che questa catena non si spezzi, che ci sia sempre ricambio generazionale e la presenza di quanti più giovani all’interno della nostra Comunità”. A nome della Comunità sissanese parole di riconoscenza sono state rivolte all’UI che ha fatto da tramite per l’assegnazione di finanziamenti importanti derivanti da parte del governo croato retto da Andrej Plenković (725mila euro), e del Ministero degli affari esteri e cooperazione internazionale della Repubblica d’Italia (100mila euro). “In tutto ciò è stata dimostrata la valenza, la forza e la capacità di due Stati di supportare appieno la CNI nel suo insieme e nello specifico la nostra piccola Comunità dal cuore grande”. Un grazie speciale, quindi, ancora all’On Furio Radin, per il suo sostegno onnicomprensivo che ha spinto l’iniziativa del finanziamento a Zagabria e infine al Comune e al Consiglio comunale per la cessione del terreno che vedrà giocare una nuova gioventù e per l’impegno assunto nella gestione futura della struttura prescolare.
L’importanza degli educatori
Marin Corva da parte sua non ha potuto che esprimere il proprio grande piacere di veder condividere tutti assieme questo significativo e simbolico momento della sottoscrizione. “Oltre a una Comunità molto attiva e presente sul territorio, il motivo che ci ha spinto a sostenere questo progetto è la presenza della scuola locale, che ha avuto qualche difficoltà nel passato che, sono convinto verranno superate nel momento quando ci sarà l’asilo italiano, finora inesistente”. Associandosi alle reciproche manifestazioni di ringraziamento, il presidente dell’UI Maurizio Tremul ha dedicato delle rimarchevoli riflessioni circa l’importanza degli investimenti e delle attenzioni da rivolgere al settore prescolare e scolastico. “Ho sempre ritenuto che gli insegnanti e gli educatori d’asilo devono essere i migliori in assoluto”. Un tanto perché per la prima età della formazione sono da considerarsi assolutamente rilevanti le competenze didattico-pedagogiche educativo-istruttive ed il lavoro sulla lingua. “Dobbiamo perseverare sulla strada del rafforzamento e della preparazione dei quadri per le nostre scuole e delle capacità formative della nostra CNI. Continuiamo così”.
All’atto della sottoscrizione del contratto d’appalto hanno preso parte anche Vanja Glavaš, direttrice della Scuola di infanzia “Buba Mara- Coccinella” di Lisignanol, che – si spera quanto prima – assumerà pure la gestione della nostra futura realtà prescolare in lingua italiana, e anche Luka Brussich, direttore dell’elementare italiana, Giuseppina Martinuzzi di Pola.
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