Sindaci e vicesindaci CNI, agire insieme

Incontro tra i neoeletti rappresentanti di Città e Comuni. Uno dei temi trattati il prossimo Censimento

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Sindaci e vicesindaci CNI, agire insieme

La buona prassi delle riunioni periodiche di coordinamento tra sindaci e vicesindaci istriani appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana si riconferma tale, così come predisposto ancora nel 2019 su iniziativa dell’Assessorato istriano per la CNI e gli altri gruppi etnici. L’altro giorno, all’ultimo incontro convocato negli ambienti della Comunità degli Italiani di Pola, ha partecipato la vicepresidente della Regione in quota CNI, Jessica Acquavita, che non ha mancato di sottolineare l’importanza di queste convocazioni, ottime per discorrere dell’operato, delle iniziative già mandate in porto e delle future attività che contrassegneranno il lavoro dei rappresentanti italiani nell’amministrazione pubblica. “Continueremo a incontrarci a scadenza regolare – ha assicurato la vicepresidente – perché soltanto così, con il dialogo e un agire collettivo possiamo affrontare con successo i compiti che abbiamo di fronte”. Stavolta, l’occasione concessa alla CI di Pola, si è dimostrata ideale per fare reciproca conoscenza tra neoeletti sindaci e vice in tutta ufficialità, nonché per definire un accordo in merito al da farsi, soprattutto per quanto concerne il prossimo Censimento, che per la CNI rappresenta un momento oltremodo determinante. Non per nulla, è stata invitata alla riunione pure la responsabile del settore regionale Affari generali, Anagrafe e Stato civile, Iva Vitasović dalla quale sono state apprese informazioni circa i preparativi e l’organizzazione del censimento pianificato a settembre-ottobre. La facente funzione di assessore per la CNI e le altre etnie, Tea Batel, ha quindi presentato il programma di lavoro che il dicastero sta portando avanti con impegno permanente indirizzato al mantenimento della lingua italiana e all’applicazione del bilinguismo in Istria. Un piano strategico, che include per esempio i corsi di lingua italiana rivolti agli impiegati della pubblica amministrazione, i notiziari in lingua italiana proposti ogni due settimane dalle emittenti radiofoniche e televisive locali, nonché i corsi d’aggiornamento professionale dedicati agli insegnati di italiano come lingua dell’ambiente sociale (L2), nelle elementari e medie d’Istria. “Grazie a queste riunioni di coordinamento – così Tea Batel – siamo in grado di concordare progetti e attività importanti, come l’iniziativa che speriamo vada in porto il prossimo ottobre: l’organizzazione di laboratori di lingua italiana per i bimbi prescolari negli asili croati. È un idea che non ha potuto assumere già concretezza a causa delle misure di contenimento dell’epidemia”.

 

Come sottolineato in sede di riunione, l’anzidetto assessorato ha acquistato tra l’altro un nuovo quadro professionale ossia un traduttore per la lingua italiana, che è al servizio di tutti i Comuni istriani bilingui, per la traduzione dei documenti e atti ufficiali. D’altra parte, alla recente riunione dei direttori delle istituzioni sanitarie dell’Istria, di cui la Regione è fondatrice, è stato concordato che tutte le informazioni diffuse al pubblico (manifesti, depliant e simili) verranno consegnate all’assessorato per la traduzione italiana. Oltre a tanto è stato istituito il gruppo di lavoro per concordare le modalità di traduzione italiana dei termini problematici, che alla fine dell’anno verranno presentati in un glossario. Si tratta di molteplici attività che l’Assessorato sta portando a realizzazione in conformità all’Accordo di collaborazione tra Città e Comuni bilingui, sottoscritto nell’ottobre del 2020.

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