Sempre più mega yacht nel porto

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Sempre più mega yacht nel porto

Il porto di Pola è diventato una passerella per i mega yacht dei ricconi, quelle imbarcazioni da diporto che rapiscono lo sguardo dei passanti e lasciano a bocca aperta non appena si avvicinano ai moli e alle banchine all’ombra dell’Arena. Un fenomeno recente, ma probabilmente non transitorio, che ha tutta l’aria di una nuova tendenza a lungo termine. E i motivi sono presto detti. Fino a una decina d’anni fa, il porto non aveva attracchi e banchine sufficienti per l’approdo di grandi natanti, il molo Fiume era pericolante, l’acqua emanava odori nauseabondi degli scarichi fognari a mare e i fondali erano di almeno un metro più alti per via del residuo solido delle acque reflue come risultato di secoli di sedimentazione senza trattamento e depurazione…

Ebbene le tendenze stanno cambiando e Pola è diventata una delle mete preferite dei mega yacht dell’Adriatico orientale. Certo, non può ricevere navi da crociera della massima stazza, né mai potrà per le costrizioni dettate dalla geografia della sua costa. E visti i casi di Venezia e di Ragusa, che scoppiano sotto la pressione quotidiana dei cruiser, la circostanza è considerata essere fortunata. In compenso i grandi yacht si vanno moltiplicando a vista d’occhio, e le statistiche dell’Autorità portuale lo confermano. Se nel 2005 si contavano appena 28 approdi, l’anno scorso ce n’erano stati addirittura 96, e quest’anno siamo già a quota 80 benché la stagione nautica sia tutt’altro che terminata, per cui la rassegna degli yacht continua e continuerà anche per tutto settembre e ottobre. Dal che si arguisce facilmente che, a fine anno, gli approdi saranno in tutto almeno un centinaio.
Naturalmente stiamo parlando di approdi e non di natanti, in quanto la gran parte di queste lussuose imbarcazioni torna in città anche due o tre, in certi casi quattro volte l’anno, mentre altre passano per fare il pieno o provviste, e proseguono in direzioni opposte senza più tornare. Questo perché Pola è verosimilmente una località di transito, più che una meta vera e propria, e spesso funge non più che da base di rifornimento e da tappa di escursioni fugaci e intermedie sulla via di itinerari ben più lunghi che sovente finiscono in Grecia o proseguono per il resto del Mediterraneo. Dai resoconti che esibisce la Port Autorithy polese risulta infatti che tra i grandi yacht di lusso che si soffermano per uno o più giorni a Pola, la maggior parte supera la quarantina di metri, e alcuni arrivano a superare i 110 metri di lunghezza, assumendo, in verità, l’aspetto e le forme di autentiche navi da crociera di cui è pieno il
Mediterraneo. La più “piccola” della stirpe che s’è vista in città era la nave “Silence”, di 30 metri, mentre tra le più grandi si sono fatte vedere la “Silver Shalis” lunga 110 metri e la “Follow me V” lunga una novantina di metri. Tra le più belle della parata anche “Lady”, “O’Ptasia” e “Stargazer”, tutte lunghe tra i 70 e i 90 metri. Naturalmente col loro arrivo in città sono aumentati anche gli introiti dell’Autorità portuale, che in questo modo riempie le casse per continuare a investire nella costruzione e nel potenziamento delle infrastrutture e delle strutture portuali a settentrione da Molo Fiume, dove, sia detto di passaggio, proseguono i lavori alla lastricatura delle nuove banchine che s’allargano e s’allungano in direzione della stazione ferroviaria. I due fenomeni, del resto, sono contemporanei e complementari: laddove aumenta il traffico, s’allargano i porti, e dove s’allargano i porti, può continuare a crescere ulteriormente il
traffico.

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