SEI di Gallesano. Corridoi e spazi diventano piste ludiche

L’insegnante del doposcuola Luana Pozder ha coordinato la creazione di un simpatico percorso da gioco. Un ottimo modo per combattere l’obesità tra i bambini

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SEI di Gallesano. Corridoi e spazi diventano piste ludiche
A scuola si passa attraverso la... “campana”. Foto: SEI GALLESANO

Dopo i cosiddetti Millenial e la generazione Z, stanno per farsi avanti gli appartenenti alla generazione Alpha. Sono i ragazzi che attualmente frequentano le elementari. Tengono in mano cellulare e tablet fin dalla culla, molti sono già dei mini-influencer e si meritano più di altri il nome di “nativi digitali”. Ma ci sono problemi che li insidiano dietro all’angolo. A parte le conseguenze che ne deriveranno con gli anni a venire per la salute della vista (a furia di fissare tanto di schermi, da TV e PC inclusi), vi è la faccenda della scarsa attività fisica e dell’ambiente alimentare sbagliato, l’influenza perfida da marketing del cibo “spazzatura”, sempre più responsabile del sovrappeso e dell’obesità. “Mente non sana in un corpo non sano” dovrebbe essere la nuova frase da inserire nel linguaggio comune, affossando il significato contrario del proverbiale detto latino.

Attenzione a dove mettere i piedi.
Foto: SEI GALLESANO

Buona volontà e fantasia
Dalle piaghe del XXI secolo non può facilmente salvarsi manco la scolaresca dell’elementare italiana “Giuseppina Martinuzzi” di Pola. Tuttavia, l’istituzione formativa non si arrende e cerca soluzioni. Se la scuola centrale di Pola ha investito tanto nell’educazione ecologica e nella creazione di un circondario verde di tutto rispetto, fino a inaugurare il nuovo campo ludico polifunzionale grazie al sostegno dell’Unione Italiana, anche la sua Sezione italiana di Gallesano, nel suo piccolo, sta dimostrando di sapersi arrangiare. Hanno fatto di necessità virtù, modificato l’apparentemente immodificabile, sfruttato il massimo dal minimo e generato utilità quasi dal nulla. Andiamo a spiarli per scoprire che tutti i corridoi e altri spazi in comune del pianterreno sono stati trasformati in pista ludica. In barba a chi afferma che ci vuole la palestra e senza lasciarsi scoraggiare dalla mancata disponibilità di un moderno campo d’attività ginnica, l’insegnante del doposcuola, Luana Pozder ha perso felicemente la pazienza, rimboccato le maniche e coordinato la creazione di un simpatico percorso da gioco. Senza dover attingere investimenti e lasciandosi trasportare esclusivamente da un po’ di buona volontà e tanta fantasia ecco proposta una sfida per tutto il collettivo: di qua non si passa se non compi l’intero tragitto, senza sbagliare. Chi sgarra impronta viene retrocesso e ricomincia tutto da capo, tra divertimento, qualche scivolone e risate generali prima ancora di raggiungere l’aula. E si viene a sapere che talvolta, pure insegnanti e bidelli, si lascino prendere dal gusto di giocare.

Una camminata a quattro zampe.
Foto: SEI GALLESANO

L’ispirazione
Da dove arriva l’ispirazione per creare questo trucco che induce all’attività ginnica senza manco rendersene conto? “L’idea è nata – così Luana Pozder – dopo aver partecipato ad un corso specifico di pedo-psicologia, proposto dalla Città di Pola e offerto da Ranko Rajović, noto esperto in materia di sviluppo dell’intelligenza nei bambini, pedagogo e autore di programmi educativi per genitori ed insegnanti. Nell’impossibilità di fare ginnastica in aula abbiamo generato una pista con lo start dall’ingresso dell’edificio scolastico per tutti i ragazzi che arrivano al mattino e anche per tutti coloro che nel pomeriggio frequentano il doposcuola. Se la pioggia autunnale non permette di uscire, ecco a disposizione i giochi da pavimento. Il bello è che continuano a muoversi sopra pure a lezioni finite o andando avanti e indietro dalla cucina e refettorio tra gare sfide generalo. Speriamo che gli adesivi durino nel tempo, altrimenti andremo a sostituirli con dei nuovi uguali, anche differenti per ulteriori tipi di attività motoria”.
Intanto, tutto comincia dal classico, vecchio gioco numerico della campana, per continuare con i salti delle rane sopra alle foglie di loto, calcare la fila di impronte di piedi e quindi piegarsi con le manovre più esigenti sopra i segni di piedi e mani. Sfidante, divertente, allenante anche per l’equilibrio. Vince chi riesce a completare il percorso senza mai sbagliare o cadere. E infine basta igienizzare le mani per poi scrivere con più facilità persino il controllo di matematica.

Occhio a non sbagliare i numeri.
Foto: SEI GALLESANO

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