Scuola Tone Peruško: «Parlare con i ragazzi»

Il commento del sindaco Filip Zoričić sul caso di violenza avvenuto in una delle terze classi dell’elementare

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Scuola Tone Peruško: «Parlare con i ragazzi»
La scuola elementare Tone Peruško. Foto: FREDY POROPAT

Non c’è stato ritorno in aula, ieri, per quella terza classe dell’elementare Tone Peruško di Pola coinvolta nel recente caso di aggressione manifestata da uno degli alunni nei confronti dell’insegnante e a danno dell’inventario scolastico.
I banchi di scuola sono rimasti tristemente vuoti, muti testimoni di una situazione alquanto deprimente e incresciosa, che da limitata all’interno della scuola è finita per uscire allo scoperto con estremo imbarazzo.
È status quo. Ma la direzione e tutto il collettivo scolastico si stanno dando da fare per risolvere l’insostenibilità di un problema che purtroppo si trascinava da tempo e che è sfociato in un’inaccettabile manifestazione di violenza. A sentirsi coinvolto e sensibile nei confronti di quanto verificatosi in ambiente scolastico è il sindaco di Pola Filip Zoričić di cui riportiamo il commento rilasciatoci in merito: “Ho parlato con il dirigente dell’istituzione scolastica, Kristijan Cinkopan, che mi ha dato un resoconto dettagliato sulle attività che la scuola sta intraprendendo in merito e riferito di avere informato del caso tutti gli enti e istituzioni competenti. Quello che vorrei risaltare è quanto ho già detto in più occasioni: più che rilevante se non essenziale è parlare molto con i ragazzi, affinché anche i genitori comprendano il loro ruolo, come il fatto di poter contare su insegnanti validi. Ora vi sono nuovi sviluppi: dalla scuola stanno comunicando con noi del Municipio, l’Assessorato per le attività sociali è a completa disposizione per ogni evenienza, la Città quale fondatore lo è altrettanto. Ma dobbiamo capire che siamo al cospetto di una problematica più ampia. Dobbiamo capire che l’istruzione è importante, che va parlato in merito, che nelle scuole abbiamo molte difficoltà con ragazzi sempre più immersi nella dimensione del mondo virtuale. Ripeto, è soprattutto con loro che vanno intrapresi tanti, ma tanti discorsi e vanno tutelati gli insegnanti che espletano con zelo i propri compiti di lavoro. Da parte nostra, come Città, cercheremo di fare di più con l’ingaggio di team mobili o provvedendo a nuove assunzioni nell’ambito dei servizi professionali pubblici al fine di rappresentare un sostegno per le nostre istituzioni scolastiche, i nostri ragazzi e i loro genitori. Spero e voglio credere che lo Stato si risveglierà dal torpore al fine di affrontare assieme dei problemi sempre più presenti. Da docente che ha lavorato a scuola e uomo di professione posso affermare che problemi del genere rappresentano, purtroppo, la proiezione di quanto in futuro si dovrà affrontare sempre su più ampia scala”

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