
Cambia aspetto il fronte mare che da Molo Fiume porta a Tivoli ai piedi di Montegrande. Da un paio di mesi è in via di costruzione la prima delle quattro palazzine da edificarsi lungo la strada costiera intitolata alla 119.esima Brigata istriana che si snoda tra mare e ferrovia. Tutto il terreno edificabile è di recente formazione: gli 11.500 metri quadrati a disposizione sono stati “rubati” al mare con graduali operazioni di costipamento di materiale da risulta ricavato dal cantiere dell’Ospedale generale di Pola sul colle San Michele. Da allora la linea costiera è 30 metri più avanti rispetto a quella che è stata fino a una dozzina di anni prima, quando il mare lambiva la strada costiera, anch’essa di recente costruzione (primi anni Duemila).

Foto: DARIA DEGHENGHI
Edilizia direzionale e commerciale
È su questa area edificabile così felicemente bonificata che sta spuntando dal nulla la prima delle quattro palazzine progettate per nobilitare il primo tratto del futuro Lungomare nord del porto di Pola, dal centro a Vallelunga. L’edificio numero uno sarà adibito a ristorante e caffè per servire i clienti dello scalo passeggeri (Molo Fiume e banchine limitrofe), di pedoni, ciclisti, turisti e visitatori provenienti dalle aree settentrionali di Pola. La seconda delle quattro strutture accoglierà gli uffici dell’Autorità portuale, la terza un Museo del mare (da affidarsi alla gestione del Museo archeologico istriano) e l’ultima la Società di canottaggio, che vuole lasciare gli ambienti attualmente precari in parco Francesco Giuseppe I. L’investimento è a carico della Port Authority che ci mette due milioni di euro ma non senza tornaconto: con le attività commerciali previste in una zona turistica di valore inestimabile (scalo passeggeri, Arena, centro storico, ecc.), il tempo di rientro dell’investimento si stima a soli sette anni. A tali conclusioni era arrivato lo studio di fattibilità realizzato diversi anni fa nell’ambito del progetto architettonico, peraltro in condizioni economiche peggiori di quelle odierne.

Foto: Srecko Niketic/PIXSELL
Investimenti milionari
La costruzione sta già cambiando i lineamenti del fronte mare. I lavori in muratura procedono con notevole velocità. L’edificio in cemento armato sarà completato entro l’anno, mentre gli interni saranno arredati in seguito dal concessionario dei locali commerciali. L’opera è stata cantierata lo scorso gennaio dopo che in dicembre l’Autorità portuale ha stipulato un contratto d’appalto col costruttore Urbangrad di Zagabria alla presenza del presidente della Regione, Boris Miletić, che ha messo subito in chiaro quanto siano costose e quindi lente le opere portuali. L’Port Authority ha avuto in dotazione anche 18,3 milioni di euro europei a fondo perduto per il restauro della storica diga foranea in avanzato stato di degrado. Il costo complessivo ammonterà a 26,5 milioni di euro e per arrivarci parteciperanno alle spese la Regione, la Città di Pola e il Ministero del Mare, dei Trasporti e delle Infrastrutture. Ma le quattro palazzine del futuro lungomare sono un’altra questione. Per edificarle ci pensa la sola Autorità portuale che infatti investe di tasca propria 1,9 milioni di euro al netto dell’IVA. Si lavorerà almeno nove mesi da gennaio a dicembre con la pausa estiva perché in estate i cantieri esposti alla vista che producono rumori molesti chiudono per definizione in ragione del decreto municipale che li vieta in corrispondenza della stagione turistica.

Foto: DARIA DEGHENGHI
Strutture e servizi
Le quattro palazzine in via di costruzione sono frutto dell’ingegno e del buon gusto dei progettisti dello studio AD Arhitektura i Dizajn. I lineamenti sono geometrici, moderni, essenziali e accoglienti; le tinte neutre, le funzionalità molteplici. Ognuno dei quattro lotti edificabili si estende su 2.600 metri quadrati e ciascuna delle quattro costruzioni avrà 500 metri quadrati complessivi, 250 metri per livello o piano. Dimensioni modeste, dunque, per non compromettere la delicata continuità della linea costiera, tra l’altro di notevole importanza, visto che porta direttamente al più rappresentativo tra i monumenti della romanità dell’Istria: l’Arena di Pola. Il risultato a lungo andare dovrebbe essere un lungomare elegante e funzionale da Molo Fiume al Mandracchio, con le banchine in via di (lenta) edificazione, un paio di chilimetri di passeggiata con vista mare che avrà almeno tre grandi vantaggi: il primo e il più ovvio, quello di fungere da scalo passeggeri; il secondo e il più gradevole all’occhio, quello di cambiare la visuale del porto finora piuttosto scadente; e infine il terzo e probabilmente il più importante, quello di ripopolare una parte della città letteralmente deserta per tutta una serie di motivi. ma principalmente per mancanza di soldi. Due banchine di nuova costruzione sono già in uso: imbarcazioni di linea o charter, come quelle che fanno la spola tra Pola e Venezia, oppure tra Pola e le isole del Quarnero e della Dalmazia, fanno già uso degli ormeggi anche in mancanza di strutture e servizi necessari.

Foto: Srecko Niketic/PIXSELL
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