
Nero su bianco: i cinque voti contrari e i quattro astenuti hanno bocciato la mozione del gruppo DDI di fermare i propositi del sindaco di restauro senza ampliamento della Riva centrale tra Carolina e Cantiere. Il dibattito è durato ore, ma tutti sono rimasti ancorati alle proprie posizioni di partenza. In linea con il capogruppo Valter Boljunčić e i suoi colleghi di partito Monica Derocchi, Ardemio Zimolo ed Elena Puh Belci, i tre consiglieri della coalizione rosso-verde (Možemo!) Dušica Radojčić, Ana Fonović e Noel Mirković, ma anche la stessa presidente del Consiglio municipale Marija Mirkovic Nikolovski, ormai apertamente schierata con la sua vecchia lista (lasciata tre anni fa per appoggiare il sindaco). Contrari, i consiglieri della lista civica del sindaco Filip Zoričić, Kristijan Biteri, Dušanko Babić e Ivan Žagar, l’indipendente in rappresentanza della comunità serba Milan Rašula e Gordana Ferenčić. Astenuti i socialdemocratici Sanja Radolović e Siniša Gordić e l’Accadizeta, Sean Soldatić (HDZ) e l’ex Dietino Daniel Deković. Si nota la cautela dei socialdemocratici che generalmente appoggiano il sindaco in tutte le sue mosse, ma non ora.
È noto che la proposta del sindaco passa per conveniente all’ACI Marina detta “Torta”, che in caso di estensione della banchina a scapito del mare, avrebbe dovuto sloggiare per qualche anno e probabilmente essere risarcita con importi milionari. Da qui la posizione della maggioranza di procedere con ambizioni non eccessive rispetto alle possibilità. In sintonia con questa posizione, a suo tempo le tre parti si sono trovate d’accordo di procedere col restauro della banchina senza ampliamento e riqualificazione: Filip Zoričić, la direzione dell’ACI e il direttore dell’autorità portuale Dalibor Brnos hanno firmato allo scopo una lettera d’intenti e così facendo hanno di fatto cestinato il progetto di riqualificazione urbanistica delle banchine del porto dal Cantiere a Vallelunga risultato vincitore al concorso bandito nel 2011 dall’allora sindaco Boris Miletić.
L’importanza della Riva
Il testo della mozione della DDI, firmato da Elena Puh Belci, recita: “La Riva di Pola, per la sua posizione centrale nel centro storico, riveste un ruolo ambientale, territoriale e sociale di notevole spessore. Lo spazio attuale è limitato e tuttavia è un nodo nevralgico per quattro modalità di traffico (automobilistico, ferroviario, marittimo e pedonale) per cui il Consiglio municipale di Pola comprende il valore del progetto di riqualificazione della Riva. Per definire le strategie di riqualificazione, il Consiglio municipale invita il sindaco di Pola e gli uffici competenti a individuare il modello di intervento migliore in collaborazione con la società istriana degli architetti e fare leva sulle soluzioni urbanistiche adottate in passato. Si stabilisce inoltre che la decisione definitiva della selezione del modello di riqualificazione migliore e del progetto spetti al Consiglio municipale”.
La fuga di cervelli
Alla sua 38esima sessione ordinaria, il Consiglio municipale ha deliberato anche in materia di stipendi per i dipendenti dell’amministrazione cittadina, che aumentano in risposta all’inflazione e al sensibile calo del potere d’acquisto degli ultimi due anni. Tutti d’accordo sulla necessità di aggiornare coefficienti e rimborsi, e tuttavia maggioranza e opposizione hanno trovato anche in questo caso uno spunto per il confronto diretto. Inoltre il dibattito ha mostrato la vera luce dei rapporti tra sindaco e presidente del Consiglio, ormai apertamente deteriorati. Il dibattito ha messo in luce anche un altro problema dell’apparato amministrativo polese: la fuga di cervelli, che i consiglieri dell’opposizione reputano preoccupante e ne addossano la colpa al sindaco “intrattabile”, mentre i consiglieri della maggioranza minimizzano ed eventualmente danno la colpa agli stipendi bassi per cui si va appunto a ritoccarli con lo scopo di attirare le professioni più richieste a prestare servizio nel settore pubblico. “È un bene elevare i coefficienti e adeguarli in modo che anche le paghe più basse abbiano un aumento percepibile. È noto che sono in tanti a lasciare il posto in Città, anche tra quelli con gli stipendi migliori. Le condizioni di lavoro non sono buone e lo dicono i numeri: più di un terzo dei dipendenti ha lasciato il posto dall’insediamento di Zoričić, e allora ben venga almeno questo piccolo incentivo a rimanere per tutti gli altri” ha detto Noel Mirković (Možemo!) e aggiunto che la delibera capita a fagiolo a cinque mesi dalle elezioni, probabilmente non è un caso. Il discorso di Mirković ha mandato su tutte le furie Kristijan Biteri (Lista Zoričić) che ha corretto il rivale affermando: “Se ne sono andati in cinquanta, che sono un terzo e non un quarto del numero totale, e comunque ne sono stati assunti altri 65”. Seduta stante, i consiglieri hanno deliberato la fusione delle società idriche di Pola e di Albona e della società di nettezza urbana comunale Albanež di Medolino in risposta alla riforma del settore a livello nazionale che impone l’unificazione dei servizi idrici e fognari e la fusione delle piccole aziende municipali locali per fare fronte alle opere di potenziamento delle infrastrutture da realizzarsi con il concorso dell’Unione Europea.
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