Ritorno al passato in ricordo di Strauss

«Immagini vissute della Pola austro-ungarica» è il nome del prodotto turistico che decollerà in settembre

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Ritorno al passato in ricordo di Strauss
Storytelling “Il giovane che volle ballare il valzer”, visita guidata in costume sul tema del periodo austriaco e Austro-ungarico di Pola. Foto: DARIA DEGHENGHI

“Immagini vissute della Pola austro-ungarica” è il nome di un prodotto turistico di nuovo conio che decollerà in città dal 12 al 14 settembre come prototipo che potrebbe avere un seguito negli anni. Il progetto è stato presentato a una conferenza stampa convocata alla Comunità degli Italiani di Pola sul declivio orientale del Colle Castello, condiviso col Museo Archeologico e il Piccolo teatro romano che sono tra i protagonisti dell’iniziativa. Il clou dell’evento si terrà infatti il 13 settembre nel suggestivo ambiente del teatro da poco riqualificato e risorto a nuova vita per il concerto della celebre orchestra austriaca Strauss Capelle Vienna, che aprirà i festeggiamenti del 199º anniversario della nascita di Johannes Strauss, re del valzer e compositore di operette.

La tradizione musicale viennese
Che l’anniversario non sia “tondo” né l’atteso giubileo è ben evidente, ma non è una svista né un errore di calcolo, anzi, vi è della premeditazione nella scelta della data per celebrare il maestro di corte prima ancora che si sveglino la capitale e la patria: in questo modo – spiegano i promotori – Pola festeggerà Strauss prima del resto del mondo e prima della stessa città natale. Ne ha il diritto? Certamente, perché dopo il crollo di Venezia la città venne a far parte del Litorale austriaco e da allora fino alla fine della Prima guerra mondiale gli sguardi di Pola puntarono a Vienna e non più alla Serenissima. Rivivere la tradizione musicale viennese e celebrarla a fini culturali, ma anche commerciali (turistici) è l’idea che anima l’iniziativa e il concerto di fine estate. “Avremo il più bello e il più solenne addio all’estate che si potesse sperare, con una colonna sonora speciale: i valzer di Strauss. Oltre al concerto, avremo anche una tre giorni di rievocazioni storiche in città per far viaggiare nel tempo residenti e ospiti, spedirli indietro di un secolo per scoprire come ha fatto l’Impero asburgico a influenzare tanto il capoluogo istriano”, ha detto Ivna Bevanda Strah, promotrice dell’evento di fine estate, che aggiunge: “Tutta la nostra città è per intero un monumento all’epoca austro-ungarica, e basta guardarsi intorno e contemplare le sue ville e i suoi palazzi ad uso pubblico e privato. Li riporteremo indietro nel tempo con uno storytelling di grande richiamo, la danza, la musica, l’offerta gastronomica e altro ancora”.

Storie e aneddoti poco noti
Per fare questo gli autori propongono una rivisitazione di storie inedite e aneddoti poco noti, posizionandoli esattamente nel contesto urbano a cui si riferiscono o dal quale hanno avuto origine. Per esempio: la villa dei Von Trapp a Veruda, l’osservatorio astronomico di Monte Zaro e via elencando. Un altro personaggio dell’epoca austriaca di Pola, benché non austriaco, ma irlandese, James Joyce, sarà celebrato a sua volta, nel luogo in cui è vissuto per qualche mese per impartire lezioni d’inglese ai rampolli di buona famiglia, figli degli ufficiali della Marina da Guerra austro-ungarica. Per ricordare Joyce nei luoghi che ha frequentato si ballerà non il valzer, ma il tango e nei locali del centro storico i camerieri serviranno gli ospiti alla moda della fine del secolo. Tutta la città sarà animata da cantastorie, musicisti, ballerini, cuochi, camerieri. L’intero progetto ruota intorno al concetto del prodotto turistico di moderna concezione, che consiste in un insieme di beni e servizi uniti a fare “sistema”, in grado di rispondere alle esigenze dei vari segmenti della domanda turistica. La sua programmazione in settembre è ovviamente finalizzata alla destagionalizzazione della tradizionale offerta turistica che gravita intorno alla stagione di punta e quindi coincide con i mesi di luglio e agosto. Un ulteriore elemento del “prodotto” è la sua componente pedagogica, che mira a diffondere conoscenze concrete sulla storia, gli usi, le abitudini, l’estetica e la cultura del territorio attraverso i secoli. “Trasmettere, insomma, lo spirito del tempo anche se con una vena di sana leggerezza e comprensibilità affinché l’apprendimento risulti maggiormente gradevole”, come dice il promotore del concerto della Strauss Capelle Vienna, Sascha Petrović. L’orchestra Strauss Capelle Vienna venne fondata da Johann Strauss nel 1827, si esibisce senza interruzioni da duecento anni a questa parte ed è presente nei teatri di tre continenti. Non a caso è considerato l’interprete più attendibile della dinastia di compositori che hanno reso intramontabile la fama della musica da ballo e dell’operetta austriaca.

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