Risplende la Madonna con Bambino in trono

Sanvincenti. L’intervento alla scultura della parrocchia è costato 35mila kune

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Risplende la Madonna con Bambino in trono

È tornata agli antichi splendori la scultura della Madonna con Bambino in trono custodita nella parrocchiale di Sanvincenti, intitolata all’Annunciazione della BV Maria. Con 35.240 kune messe a disposizione dal Ministero della Cultura, è stato possibile intervenire con un attento restauro sull’opera considerata importante testimone del barocco.

 

Nel mese di agosto del 2020 la scultura era stata trasportata a Murter e presa in cura dalla restauratrice Jelena Ćurić, che ha guidato gli interventi di restauro. Si è lavorato in continuità per evitare l’ulteriore degrado del legno e della vernice. nel corso dell’opera si era andati incontro a lavori imprevisti, che hanno dilatato i tempi dell’intervento: era stato necessario rimuovere vari strati di vernice e rafforzare segmenti ormai degradati della struttura.

Quella della Madonna col Bambino in trono è una scultura da processione, a grandezza pressoché naturale, rappresentata seduta, leggermente rivolta di profilo. Tiene in grembo il Bambino, in posizione benedicente. Entrambe le sculture hanno sul capo corone votive in metallo. Il trono è riccamente intarsiato (foglie, cherubini). Ormai la funzione primaria della scultura è venuta meno, tanto che oggi è arredo d’altare, il che consente una migliore conservazione e salvaguardia. La veste originaria, ma la testimonianza frutto di cultura orale, era in broccato. Oggi è vestita di “colore”, lasciando leggere la mano sia dello scultore che del pittore. Un domani, riuscendo a ricostruire l’abito stilisticamente consono all’epoca, si potrà eventualmente provvedere a vestirla di broccato.

Prima del restauro, la scultura era come si suol dire malmessa, con discutibili interventi di recupero che hanno deturpato lo stile, l’incarnato… insomma, era di difficile lettura e collocazione. Ci avevano messo di suo anche il tempo e l’umidità, che avevano intaccato il materiale.

Il recupero della scultura ha richiesto la stabilizzazione degli strati, sondaggi, puliture meccanico-chimiche, la rimozione dello strato di lacca, la rimozione degli strati di pittura, il consolidamento della struttura, il sanamento del legno e altro, per giungere alla primaria bellezza di un’opera che è patrimonio non solo storico-culturale, ma anche tradizionale.

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