
Dopo il riposo forzato causa il maltempo, ieri mattina sono riprese le operazioni di bonifica della costa di Lisignano, l’area maggiormente interessata dalla contaminazione da idrocarburi riscontrata una decine di giorni fa. Il netto miglioramento delle condizioni meteorologiche ha inoltre consentito l’impiego di molti più uomini nelle operazioni di pulizia. E in effetti, ieri, accanto ai professionisti della “Dezinsekcija”, azienda fiumana specializzata in bonifiche ambientali, a Lisignano erano presenti anche i dipendenti di alcune municipalizzate del sud dell’Istria e una nutrita schiera di Vigili del fuoco. Maggiori informazioni sono state rilasciate dal comandante della Protezione civile regionale, Dino Kozlevac, il quale ha precisato che a Lisignano, o meglio nell’insenatura di Cuie, sono al momento impegnati circa 40 Vigili del fuoco dei Comandi cittadini di Pola, Rovigno, Parenzo, Umago, Pinguente, Pisino e Albona, ma anche diversi Vigili del fuoco volontari di Lisignano. Il responsabile della Protezione civile ha quindi annunciato che le operazioni di bonifica e pulizia della costa lisignanese e delle spiagge interessate dalla contaminazione proseguiranno anche nei prossimi giorni. Kozlevac ha quindi rilevato che sabato dovrebbero essere presenti sul posto anche i Vigili del fuoco volontari di altre aree della penisola. Stando alle previsioni, sabato mattina a Lisignano potrebbero e dovrebbero essere presenti circa 150 persone. Tornando a ieri, il comandante della Pc ha dichiarato che, nonostante il bel tempo, le operazioni sono state rese difficoltose dal vento di scirocco e dall’alta marea. La situazione dovrebbe comunque migliorare nei prossimi giorni. “Credo che sabato riusciremo a ripulire un lungo tratto di costa”, ha concluso Kozlevac.
Ricordiamo che l’avaria si è verificata il 13 novembre e le azioni di sanamento sono scattate il giorno successivo. Per venerdì è atteso il risultato dell’analisi del materiale prelevato, il che consentirà di definire con precisione la sostanza inquinante e di risalire al colpevole dell’inquinamento; così almeno stando a quanto ha avuto modo di dichiarare inquesti giorni la responsabile della Capitaneria di porto polese, Dolores Brenko Škerjanc.
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