Rinforzi in arrivo per i pompieri

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Rinforzi in arrivo per i pompieri

Migliorare la capacità di intervenire in maniera adeguata in aree in cui si registrano situazioni d’emergenza è un imperativo. È per questo che cresce in qualità il servizio istriano di salvaguardia dagli incendi e dalle altre calamità naturali. Al corpo regionale dei Vigili del fuoco verranno consegnati ben 37 nuovi automezzi specializzati, che sono in piano d’acquisto per un valore di 70 milioni di kune, da parte dell’Unità regionale dei Vigili del fuoco assieme a quelle di Pola, Rovigno, Parenzo, Pinguente, Pisino e Albona. La sottoscrizione solenne dell’Accordo preliminare per procedere al concorso di fornitura pubblica e al successivo cofinanziamento è stata salutata ieri dal presidente della Regione Valter Flego e dal comandante dell’Unità regionale, Dino Kozlevac. Hanno apposto le loro firme sul documento il presidente dell’unità istriana, Valter Drandić e i rispettivi comandanti di quelle locali Klaudio Karlović (Pola), Dragan Poropat (Rovigno), Mario Laković (Parenzo), Mauro Grbac (Pinguente), Neven Rimanić (Pisino), Mirko Radović (Albona), compiendo ancora un passo indispensabile verso il perfezionamento delle prestazioni di salvataggio di persone, animali e beni in Regione.

Ora la parola ai Consigli

Finora, come spiegato da Valter Drandić, è stato portato a compimento il procedimento relativo all’accensione del mutuo mediante la Banca di credito di Umago (IKB) e la Banca nazionale per lo sviluppo (HBOR), con impegno di restituzione dei 70 milioni indispensabili entro un periodo di 10 anni, più versamento degli interessi fissi al tasso del 2,15 per cento. Prima di passare al concorso di fornitura e all’ordinazione degli automezzi, che verranno costruiti su commissione, l’anzidetto Accordo dovrà passare al vaglio dei rispettivi Consigli delle Città e dei Comuni. Stando alle prime valutazioni, la scelta del fornitore dovrebbe venire effettuata entro la fine dell’anno, mentre si calcola che per la produzione degli automezzi ci vorrà un anno e mezzo di tempo, con ciò che la consegna avverrà in maniera graduale, a mano a mano che verranno smaltite le ordinazioni entro la fine del 2019. L’appalto che prevede la fornitura ai Vigili del fuoco mette in lista di fabbricazione autopompe, autocarri di diverso tipo quali veicoli polivalenti, polisoccorso, con
modulo antincendio boschivo, veicoli celeri per interventi rapidi in centri urbani a ridotto spazio di manovra e altri mezzi adatti al potenziamento della colonna mobile antincendio e di protezione civile.
Tecnologie al servizio dell’ambiente
Una spesa piuttosto importante questa, che – stando a quanto rilevato da Flego – permetterà l’acquisto di tecnologie all’avanguardia al servizio dell’ambiente, in grado di sostituire e completare il grande, ultimo ciclo di ordinazioni di automezzi consegnati ai pompieri istriani ancora nel 2005. La decentralizzazione di questi servizi di pronto intervento, la sinergica azione collettiva e il senso di responsabilità, secondo Flego, fanno dell’Istria una Regione leader in fatto di sicurezza degli abitanti e dei beni materiali.

Un vero e proprio rinascimento

“Il passaggio dei servizi di prevenzione e spegnimento incendi sotto le ingerenze delle comunità locali ci ha fatto progredire”: parole del comandante Dino Kozlevac, che è uscito con i dati statistici comprovanti una casistica che necessita di azioni preventive. Nel corso del 2017, l’Istria ha visto 3.520 interventi da parte dei 1.300 pompieri operanti in seno alle 7 unità antincendio professionali e alle 35 unità volontarie. Si considera che dall’ultimo investimento in automezzi di 13 anni or sono, sono stati compiuti notevoli passi avanti in fatto di risorse umane specializzate, tanto più che in questo momento una quarantina di Vigili del fuoco stanno frequentando il corso superiore per conseguire ulteriori abilitazioni e arrivare a un perfezionamento aggiuntivo. In base alle previsioni di Drandić, agli investimenti nel personale e ora negli automezzi si unirà la creazione del Centro regionale dei Vigili del fuoco a Pola, cosicché nel giro di 4-5 anni si conta di poter disporre di squadre e di servizi di massimo livello, comparabili ai migliori servizi del genere di rango europeo.

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