Rincari. «Diventa sempre più dura»

Raffica di rincari: nei prossimi due mesi lieviteranno sia i costi del servizio di raccolta dei rifiuti sia la bolleta dell’acqua. Il prezzo del carburante aumenta ormai ogni settimana. La situazione si fa sempre più preoccupante, in primo luogo per i pensionati

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Rincari. «Diventa sempre più dura»
Foto: SRECKO NIKETIC/PIXSELL

La bolletta dell’acqua aumenterà del 20 per cento, quella dei rifiuti idem, il costo del carburante lievita un martedì sì e un altro anche, la Radio televisione croata prepara l’aumento del canone. Ormai è un caro prezzi continuo e per molti diventa sempre più difficile arrivare a fine mese con le spese. Abbiamo interpellato alcuni concittadini, nella maggiore parte pensionati, la categoria più colpita, per vedere come fanno fronte a questa serie di rincari.

Vladimir Bajić, pensionato: “Fino al 1991 avevamo il nostro strandard era tra i migliori in Europa. Ora invece siamo finiti alle spalle anche dell’Ungheria. A mio avviso tutto ciò è dovuto alla malagestione del governo. Inoltre, al giorno d’oggi tutto dipende dal costo del barile di petrolio, mentre le produzione del carburante è un’altra storia. Si può dire certamente che la guerra in Ucraina abbia influito sull’aumento dei prezzi. Per quanto mi riguarda, sono in pensione e cerco di vivacchiare vendendo qualcosa al mercato delle pulci. Sono comunque ottimista, penso che con l’introduzione dell’euro, nei prossimi 2-3 anni la situazione dovrebbe migliorare. Siamo semplicemente chiamati ad adeguarci”.
Murat Devedžić, pensionato: “Per la nostra categoria la situazione è catastrofica. La mia pensione è minima, tanto che dopo avere pagato tutte le bollette, mi rimangono sì e no 700 kune. I prossimi aumenti influiranno su tutto, a partire dai generi alimentari. Dunque, non mi aspetto un futuro roseo, non ho alcuna possibilità di fare dei risparmi, per cui vado avanti… guardando alla cieca.”
Mario Kancijanić, pensionato: “Per noi pensionati è già tutto caro, troppo, per non parlare dei prossimi aumenti. La gente da tempo rovista nei cassonetti per trovare qualcosa da mangiare. Ormai le nostre pensioni servono soltanto per pagare le bollette. Un pacchetto di sigarette oppure un bicchiere di vino sono diventati un lusso. Vivo con la moglie disabile, ma in qualche modo ce la facciamo ad arrivare alla fine del mese. Lo Stato? Ha distrutto tutto, in primo luogo l’artigianato senza il quale non si può vivere. Purtroppo, i politici non sono interessati a rivitalizzarlo. E non mi sorprende in quanto a loro non manca nulla”.
Doriano Sain, pensionato: “Che cosa può pensare un pensionato quando si parla di aumenti dei prezzi? Se si tratta di un fenomeno globale allora è… da accettarlo. Ma se si presenta a livello locale, allora va condannato. Alcune persone possono uscire da questa situazione, altre no. Vivo con la moglie e cerchiamo di arrangiarci, anche se non sappiamo che cosa ci porterà il domani. Gli aumenti, ovviamente, influiranno molto sul nostro bilancio familiare, però come si fa a vivere senza guidare l’automobile oppure guardare la televisione. Evidentemente dovremo stringere la cinghia in altro modo. Il mondo oramai è diventato troppo ingordo: i ricchi approfittano sempre di più rispetto alle categorie più deboli. Quindi, ci vuole un accordo per ripristinare una parità tra le persone”.
Željko Čalić, imprenditore: “A mio avviso noi non possiamo influire sui prezzi. Il nostro compito alla fine è quello di saldare le bollette. Credo che tutto sia dovuto alla guerra in Ucraina. A livello locale, e qui mi riferisco all’aumento della bolletta dei rifiuti, è necessario finalmente trovare una soluzione per il Centro di raccolta e smistamento dei rifiuti di Castion. Fermo restando che anche i cittadini devono essere maggiormente istruiti sulla selezione dei rifiuti. In quanto all’aumento del costo dell’acqua e della rimozione dei rifiuti questi sono putroppo diventati un’abitudine, come pure quello del carburante. Quest’ultimo è un fenomeno a livello globale. Di certo la mia famiglia risentirà di questi aumenti e dovremo fare a meno di qualcosa. Sinceramente, nel prossimo futuro non vedo un miglioramento della situazione, che dipenderà dall’evolversi di quella a livello mondiale”.

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