Tutti, ma proprio tutti concordano che fare il genitore sia un “mestieraccio” e si è pronti a scommettere che i piccoli frequentatori della sezione Delfini, della Scuola d’infanzia Rin Tin Tin stiano dando ulteriore filo da torcere alle proprie mamme e papà. La “colpa” è tutta del progetto mestieri, un programmino formativo trasversale che mette in primo piano le professioni: farmacisti, istruttori di surfing, maestre, insegnanti, commessi, parrucchieri, estetisti e persino piloti. Il trucco sta nell’aver scelto proprio queste mansioni di cui si stanno occupando i genitori dei pargoli di cui sopra e di far loro visita nei rispettivi posti di lavoro. Ma non è questo che dà filo da torcere quanto, si è convinti, la voglia di fare altrettanto, entusiasmati, di arrivare a casa con foga, magari per allestire botteghe, officine e quant’altro vestendo i panni di piccoli apprendisti. Sarebbe davvero bello vedere l’effetto elettrizzante che avrà prodotto la mattinata di ieri, quante forcine e bigodini saranno stati disseminati per il soggiorno casalingo nel pomeriggio e forse anche i nonni trasformati in modelli con delle appariscenti e altrettanto improbabili coiffure.
Simpatici, educati e… artefici
Sta di fatto che, ieri, la giornata dei Delfini è felicemente trascorsa al Salone di bellezza del papà di Max, per la gioia degli acconciatori e della clientela che si sono visti circondare da gruppetti curiosi, che nonostante l’atmosfera oltremodo “galvanizzante” hanno saputo dimostrarsi eccome simpatici, educati e anche artefici. Disponibili nell’accoglierli gli addetti del salone non hanno mancato di svelare i tanti segreti della propria arte, di mostrare attrezzature professionali e accessori, fornito indicazioni e spunti interessanti da concretizzare all’asilo in attività manipolative e creative. Era bello vedere aprire la cassettiera delle meraviglie: phon, piastre per capelli, ferri arriccianti, spazzole piatte, sottili, concave, rettangolari, pettini a denti fitti e larghi di ogni forma e colore, e, poi anche forbici, rasoi, mollette, forcine. Vedi poi lo scatolone con le mantelle da tintura, le mantelle da taglio, o camici “paramacchie”. Meraviglia delle meraviglie, quindi, il contenitore dei bigodini adesivi di ogni colore e dimensione, per boccoli e riccioli più o meno voluminosi e pendenti e l’accattivante tavolozza con infinite sfumature di colori da scegliere per tingere i capelli. “Serve per vedere come pitturarli!” ha sbottato una ragazzina, usando quel verbo dialettale, per la gioia di coloro che ancora amano l’idioma istroveneto e si ritrovano a scoprire che a casa lo si parla ancora. Assolto il reparto dei parrucchieri, spiando i lavori in corso (lavaggi, messe in piega, tagli ecc.ecc.), si sale al primo piano al salone di cosmesi e di manicure e qua l’atmosfera si infervora, portando la gioia alle stelle. “Io, io. Anch’io, anch’io!” era la reazione delle bimbe, per vedersi laccare le unghie, con smalto semplice, che si toglie facile ovviamente perché il trattamento professionale è ammesso solo per… le maestre e gli altri adulti. Ma sono gli aggeggi che eccitano: spazzoline, stiletti, forbicine, formine, prese, accessori in acciaio e rame, frese, lampade, lime, penneli, liner, spugnette e che ne ha e più ne metta. A parte il trattamento nails ecco l’angolo dei cosmetici e dell’estetica facciale e dei massaggi con gli oli eterici. Impossibile non volerci giocare.
Una strategia riuscita
Le occasioni di simulazione dei mestieri, però, possono venire create a casa e con particolare creatività delle educatrici Xenia Dajčić e Sandra Brakus Brženda, le principali “colpevoli” di avere architettato tutta questa potente strategia didattico-educativa. Basta visitare la sede e scoprire il mini supermercato: bellissimo con cassiere, commesso, clienti muniti di ceste che fanno la spesa rovistando tra gli scaffali, in cerca di saldi. Qua non si scherza. Si paga con carta di credito e in dollari, formato cartamoneta. E, prima ancora di visitare il vero salone di bellezza eccone già allestito uno in miniatura entro un ulteriore angolino ludico. Non manca proprio nulla: tutti gli arnesi del mestiere in formato bambino. Semplicemente carino e adatto ad arricchire l’immensa creatività già insita in ogni piccolo essere umano.
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