Regione istriana. Un anno all’insegna di grandi investimenti

Il presidente della Regione istriana Boris Miletić ha incontrato la stampa per tirare le somme del 2023. Ingenti mezzi finanziari sono stati stanziati nel campo socio-sanitario

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Regione istriana. Un anno all’insegna di grandi investimenti
La Casa per anziani Alfredo Štiglić verrà ampliata anche grazie alla Regione istriana. Foto: Srecko Niketic/PIXSELL

Brindisi di Capodanno per il presidente della Regione istriana Boris Miletić e la stampa, appuntamento di cui s’approfitta per tirare le somme sull’anno passato e per formulare i migliori auspici per quello venturo, questa volta doppiamente festivo per la ricorrenza del 30.esimo anniversario della fondazione dell’ente regionale (istituito appunto nel 1993 in attuazione della nuova legge nazionale sulle autonomie locali promulgata nel 1992). Quest’anno dunque, a detta del suo presidente, l’amministrazione regionale ha avuto diverse soddisfazioni e non pochi successi sul piano delle opere pubbliche nel campo socio-sanitario e formativo. “La Regione ha coperto la metà di tutti gli investimenti nelle case di riposo per anziani e infermi (Pisino, Albona e Pinguente) ed ora sta facendo altrettanto per l’opera di ampliamento e restauro della Casa di riposo polese “Alfredo Štiglić”, che vale 15 milioni di euro, e se li merita. Anzi, a questo titolo ci tengo a ringraziare il sindaco di Pola per aver accettato di proseguire il progetto che io stesso avevo lanciato in quella veste qualche anni addietro”.

Nel campo dell’istruzione, la Regione ha stanziato 415.000 euro per ristrutturare la scuola periferica di San Martino nell’Albonese, ha lanciato l’europrogetto Argos del Centro di sviluppo della pesca e dell’acquacoltura, che vale 394.000 euro (coperti dell’EU nella misura dell’85 per cento), quindi aperto il Centro di coworking, gestito dall’Agenzia di sviluppo istriana. Un europrogetto non meno importante è stato quello del Centro di formazione permanente per l’alberghiera, il turismo e la ristorazione (KLIK) che ha non solo ha sortito il nuovo edificio scolastico nel rione di Stoia, quantunque importante, ma ha fatto in realtà molto di più poiché fornisce protocolli di studio per studenti regolari e programmi di aggiornamento e formazione permanente per adulti fuori corso e per gli stessi docenti. E si tratta di programmi adatti a rispondere immediatamente alle esigenze di un mercato in continua evoluzione. “Dacché il 40 per cento di tutti gli utili in Istria derivano in un modo o nell’altro dal turismo, è chiaro perché gli investimenti nella formazione del personale sono una priorità assoluta tra le politiche regionali di sviluppo”, ha chiarito Miletić.
Ma gli investimenti maggiori sono stati quelli a favore della sanità. L’Istria, la Croazia e l’Europa invecchiano e le esigenze della popolazione per i servizi sanitari non fanno che ingigantirsi di anno in anno. Mezzo milione di euro è costata l’unità mobile per le mammografie, istituita per che ridurre ulteriormente l’incidenza e la mortalità della malattia tra la popolazione femminile. “La statistica dice che per l’Istria basterebbero 1,6 mammografi, ma noi oggi ne abbiamo tre, di cui uno mobile e quindi accessibile in ogni località della penisola, fosse pure la più remota e la meno abitata tra le realtà istriane. Il programma di screening nazionale comincia dai 50 anni di età della donna, ma la Regione ha fatto di più e include tutte le donne a partire dai 45 anni”, così il presidente. Per insistere sull’importanza degli investimenti nel campo della sanità, Miletić sostiene che le risorse del Piano annuale della salute sono state aumentate del 422 per cento in più dell’anno precedente, mentre la sola voce delle risorse umane del medesimo Piano, ha avuto un incremento pari al 1.127 per cento in più rispetto l’anno precedente! I soldi sono stati investiti nel reparto pediatrico dell’Ospedale ortopedico di Rovigno, nelle quattro Case di riposo (330.000), nell’Istituto di medicina d’urgenza (150.000) e nei programmi di prevenzione della salute mentale dell’Istituto regionale di salute pubblica (70.000), ma anche in cinquantuno associazioni civiche operanti nel campo socio-sanitario. Sono aumentati del 23 per cento gli stanziamenti per le infrastrutture portuali, del 19 per cento quelli per la cultura e di un altro 19 per cento quelli per le zone rurali. Negli anni a venire l’Istria punterà maggiori risorse nella transizione verde, nell’energetica e nelle aziende ICT.

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