
Lo stato di sicurezza in città, a tutto settembre, è soddisfacente. I reati (il confronto è tendenziale) sono aumentati del 27 p.c., gli incidenti stradali del 28 p.c., i casi di disturbo della quiete pubblica del 26 p.c., le trasgressioni del 2 p.c. e gli incendi del 39 p.c.. Però… va bene. Lo valuta la Questura e lo avvalla il sindaco. A noi la conclusione sembra non propriamente in linea con la statistica.
Vediamo com’è andata per vari settori più o meno malandrini e comunque tutti previsti da vari Codici che accanto ai fatti prevedono anche sanzioni.
Nel periodo contemplato dal resoconto, i reati evidenziati sono stati 1.130, contro gli 892 dell’anno scorso (sempre nei nove mesi), il che dà l’aumento del 27 p.c. La statistica fornisce i dati degli ultimi cinque anni e a leggerli si evince che si stava meglio nel 2020, quando i reati evidenziati erano stati 580. Da allora a oggi, abbiamo raddoppiato. Dei reati evidenziati, ne sono stati risolti 616, ovvero il 55 p.c. L’anno scorso ne sono stati risolti 571, ovvero il 64 p.c. Cerca cerca, indaga indaga, quest’anno sono stati risolti anche sette casi degli anni precedenti e quindi la casistica di quest’anno va leggermente ritoccata.
Traffico, siamo indisciplinati
Traffico. Siamo proprio indisciplinati. Già lo si vede nei resoconti del fine settimana e nella cronaca nera quotidiana. Adesso i numeri sono un po’ più esplicativi. A tutto settembre sono stati evidenziati 351 incidenti stradali; 77 in più dell’anno scorso. Nel 2020, che ad ora sembra essere l’anno in cui siamo stati più buoni, ne sono stati registrati 257. Una parentesi, doverosa: se il 2020, ad ora (vedremo poi com’è andata negli altri settori del vivere non a norma di legge) è il più retto, lo si deve probabilmente al fatto che si era in pieno lockdown e quindi, non uscendo di casa, poco si poteva fare. Né in bene né in male. Ritorniamo agli incidenti stradali. In 115 casi si sono avute vittime. In tutto ce ne sono state 134, tra feriti in modo leggero (105) e grave (28) e purtroppo c’è stato un morto. Nel 2020 le vittime nel traffico erano state 95.
Un dato che stupisce per la sua entità, è quello relativo alle trasgressioni commesse nel traffico: 9.948. Una media di 1.105 al mese, insomma. Dove si sbaglia maggiormente? Le cause in ordine decrescente sono la velocità eccessiva (2.290), il mancato uso della cintura di sicurezza (1.362), l’uso del cellulare mentre si è alla guida (1.093), divieto di parcheggio (905) e guida in stato di ebbrezza (433).
Abbiamo anche… disturbato parecchio. Nel resoconto della Questura si legge di 111 casi di disturbo della quiete pubblica, per la qual cosa sono state denunciate 149 persone. L’anno scorso siamo stati più buoni e calmi: a tutto settembre i casi di disturbo della quiete pubblica sono stati 88. Ricordiamo ancora una volta che facciamo riferimento ai primi nove mesi dell’anno. Il 2023 risulta essere stato l’anno più tranquillo dei cinque analizzati. Nel 2020, che ci ha fatto sconto alle altre voci, i casi di disturbo della quiete pubblica sono stati 152. Il bello è che con il lockdown di pubblico c’era ben poco. Quant’è strana l’indole umana! C’è chi riesce a uscire bagnato anche dal deserto senza che si sia verificata l’unica pioggia della stagione.
Disturbo della quiete pubblica
L’analisi rileva che nell’ampia voce “disturbo della quiete pubblica” hanno trovato posto liti e schiamazzi (28), comportamenti violenti (23), pestaggi (26), tenuta di animali senza controllo (9) e offesa a pubblico ufficiale (7). Ancora, in 76 casi del totale il fatto è avvenuto all’aperto (strada, piazza, parco), 13 al chiuso (nello specifico al bar o comunque locali di ristoro), durante un avvenimento pubblico (un caso) e in altri posti (21). Il resoconto rileva che a monte di 24 comportamenti non propriamente civili c’è stata una buona dose d’alcol.
Alla voce “trasgressioni varie” ne figurano 615, per la qual cosa sono state denunciate 605 persone.
Chiudiamo con i reati definiti da altri Codici (quindi non quello penale o della strada, come nei casi analizzati). L’evidenza parla di 123 trasgressioni/reati contemplati dalla Legge contro l’abuso di sostanze stupefacenti (123 casi), di quella sulle armi (24), di tutela dalla violenza domestica (40), sugli stranieri (169) e tutela antincendio (9). A proposito di incendi: chiudiamo in effetti con quanto riguarda gli incendi registrati nel comprensorio. A tutto settembre ne sono scoppiati 71, per un aumento tendenziale del 39 p.c. La maggior parte si è verificata all’aperto (31), poi sono stati registrati 26 incendi al chiuso e 14 su macchine.
Alla luce di tutte queste lievitazioni, ritorniamo alla constatazione di apertura. La situazione è soddisfacente. Perché, nonostante tutto, questa chiave di lettura improntata all’ottimismo? Presto detto. I dati saranno anche in aumento, ma va sottolineato che non ci sono stati reati di ordine più grave che possano mettere a repentaglio la vita e i beni o che possano mettere in agitazione l’opinione pubblica. Parola di questore.

Foto: Sasa Miljevic/PIXSELL
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