
Con le consuete “do ciacole” di benvenuto, venerdì sera si è aperto il 68º Incontro culturale degli esuli da Pola, promosso dall’Associazione Italiani di Pola e dell’Istria – Libero Comune di Pola in Esilio. L’appuntamento annuale, ospitato all’hotel Park Plaza Belvedere di Medolino, è stato dichiarato ufficialmente aperto dalla presidente, Graziella Cazzaniga Palermo, che qualche ora più tardi ha presieduto la tradizionale riunione dei consiglieri. Il giorno successivo è iniziato con una visita a Pola e al suo itinerario sotterraneo del Colle Castello (Zerostrasse), mentre nel pomeriggio è andati in scena l’immancabile incontro di calcio a 5 tra la compagne del LCPE e il “Resto del mondo”.
«Istria Terra Amata»
In serata, dopo la cena di gruppo, i soci si sono trasferiti nella conference room del Park Plaza Belvedere per la cerimonia di consegna della Benemerenza “Istria Terra Amata” a Enrico Miletto, autore di “Novecento di confine. L’Istria, le foibe, l’esodo” (Franco Angeli editore), un libro che consegna al lettore gli elementi necessari a comprendere la storia del lungo Novecento istriano. Una storia nella quale le foibe e l’esodo della popolazione italiana rappresentano soltanto un aspetto. Certamente drammatico, doloroso e tragico. Ma non l’unico, in quella che appare come una tormentata pagina del Novecento italiano.
Poiché Miletto non ha potuto essere presente a Pola e Medolino, la benemerenza gli è stata consegnata giorni fa. Sabato è stato, dunque, proiettato il video della consegna, nel quale viene spiegato il perché della decisione di conferire il riconoscimento proprio allo storico e ricercatore dell’Università di Torino, specialista di storia del confine italiano orientale. Si apprende così che il premio gli è stato assegnato per avere trattato con “serietà ed equilibrio” la materia che spesso è oggetto di strumentalizzazioni, pregiudizi e ossessioni ideologiche che destano confusione su una pagina di storia nazionale, della quale la popolazione istriana, nelle sue diverse componenti etniche, è stata sempre vittima. Il video continua con i ringraziamenti e le parole del premiato.
I «pompieri» di Trieste
Chiusa questa parentesi, Graziella Cazzaniga Palermo ha ceduto la parole a Viviana Facchinetti, giornalista, autrice e conduttrice di programmi radiotelevisivi per la Rai e Tele4, curatrice di special televisivi per Rai International, autrice di libri e curatrice del foglio informativo dell’AIPI-LCPE “L’Arena di Pola”, che sabato sera ha presentato il suo nuovo libro, un volume di 200 pagine dedicato interamente ai Vigili del fuoco di Trieste. Intitolata “… perché i VIGILI del FUOCO ci sono sempre”, la pubblicazione è stata presentata sotto forma di intervista. E a porre le domande è stata un’altra giornalista, Lucia Bellaspiga, inviata speciale de “L’Avvenire”, quotidiano italiano a diffusione nazionale, che ha chiesto all’autrice perché avesse scelto di dedicare un intero libro proprio ai pompieri triestini. “Semplicemente perché si tratta di una categoria benemerita di cui si parla troppo poco”, spiega l’autrice, aggiungendo che il mestiere del pompiere non è un lavoro, ma una missione. Tra le note dell’autrice, riportate nelle prime pagine del libro, si legge inoltre che “esiste una complessa e articolata realtà storica di Trieste, che s’interseca con quella dei suoi Vigili del fuoco, con amichevole affetto rimasti i ‘pompieri’ per la maggioranza della popolazione. Ecco allora la finalità di queste pagine dedicata ai Vigili del fuoco di tutti i tempi e ai cultori di Trieste, del suo cammino nella storia e delle sue metamorfosi. Una storia in questo caso un po’ diversa, in cui vescovi, re ed imperatori, o l’avvicendamento al potere in città di più forme governative, italiane e straniere, sono la caleidoscopica cornice di vicende ed eventi, in vario modo collegati al percorso umano e professionale dei pompieri triestini, da interventi e normative sviluppatesi nel tempo”.
Passato in rassegna ogni singolo documento custodito nell’archivio del Comando di Trieste, l’autrice racconta gli eventi con rigoroso rispetto della documentazione esaminata e selezionata. Eventi che spaziano dal Medioevo ai giorni nostri, passando per l’Austria e la proclamazione del Porto Franco di Trieste, il Congresso di Vienna all’’800 e la nascita del Corpo dei pompieri di Trieste; dalla Belle Époque agli anni della Prima guerra mondiale; dal periodo fra le due guerra e la nascita del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco; dagli anni della Seconda guerra mondiale al dopoguerra… Alcune pagine del libro sono poi dedicate ad Arnaldo Harzarich, cui venne affidato il compito di recuperare i corpi (tra cui quello di Norma Cossetto) dalle foibe. Terminata la presentazione, diverse copie del libro sono state autografate dall’autrice e distribuite tra i presenti, tra cui anche la vicesindaca in quota CNI di Dignano, Manuela Geissa e l’ex vicesindaco italiano di Pola, Bruno Cergnul.
L’incontro degli esuli da Pola è proseguito ieri con una gita in barca a Lussinpiccolo, dove la comitiva ha incontrato i vertici della locale Comunità degli Italiani. Oggi è invece in programma il concerto del Duo Saboriso, Francesca Saporito e Andrea Guariso, che chiuderanno il Raduno in musica.

Foto: MARKO MRĐENOVIĆ
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