Questione Valcane: se ne parli in Consiglio

La sezione polese di Možemo! invoca una seduta tematica per discutere della proprietà dei Campi sportivi in zona. Nell’area in futuro dovrebbe sorgere un albergo

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Questione Valcane: se ne parli in Consiglio
L’area dove dovrebbe sorgere l’Hotel Valkane. Foto: Sasa Miljevic/PIXSELL

Il gruppo dei consiglieri Možemo invita la presidente del Consiglio municipale Marija Marković Nikolovski a convocare una seduta tematica del Consiglio col solo argomento l’intavolazione del Centro sportivo di Valcane affinché la Città di Pola torni in suo possesso “essendo che la questione è di fondamentale importanza e del massimo interesse dei cittadini” per cui è “necessario che i consiglieri di Pola siano al corrente di tutti i dettagli pertinenti al caso e che le le loro decisioni siano prese con cognizione di causa”. Questo è quanto il gruppo chiede dalla presidente in forma di mozione diffusa ieri alla stampa: “Ancora nel giugno del 2022 abbiamo chiesto al sindaco di avviare un iter di verifica del procedimento di privatizzazione dei campi sportivi di Valcane, motivando la nostra richiesta con tutta una serie di carenze procedurali e incoerenze logiche nel procedimento di privatizzazione dell’Istra Cement International che hanno alimentato dubbi sull’acquisizione dei beni. Il sindaco non ha mosso dito”. Sono passati due anni e oggi si ricrede e dice che porterà in aula l’iniziativa di restituzione del centro sportivo ma solo dopo che al Consiglio municipale la Facoltà di Giurisprudenza di Zagabria e la Procura di Stato avranno espresso il loro parere in merito perché in caso di un errore di valutazione, “la Città potrebbe rimetterci in spese legali e risarcimento danni”.
Il gruppo d’opposizione in Consiglio torna a ribadire che in seno al Consiglio municipale nessuno dei consiglieri conosce a sufficienza le motivazione che stanno alla base del contenzioso. Per legge, ogni acquisizione o cessioni di beni immobili del valore superiore ai 133.000 euro rientra nelle competenze del Consiglio municipale e non del sindaco per cui è assolutamente necessario che tutti siano informati nei dettagli sulla controversia legale che potrebbe privare la società Hotel Valkane della proprietà sui campi sportivi e del diritto di costruirci l’albergo. Inoltre nella richiesta di convocazione si chiede di fare quanto prima anche per evitare ulteriori danni alla controparte. “Se il procedimento fosse stato avviato nel 2022 come abbiamo consigliato di fare all’epoca, la società investitrice non avrebbe avuto spese per la progettazione e i permessi di costruzione. Inoltre sarebbe opportuno informare la controparte delle intenzioni dell’amministrazione municipale e dei rischi che corre se insiste sul proseguimento dell’opera”.
La faccenda della proprietà sul centro sportivo incide inoltre sulla correttezza dei piani urbanistici che lo riguardano. Nel maggio del 2024, l’Iniziativa civica per il Lungomare ha presentato al Tribunale amministrativo una mozione di verifica della legalità delle varianti 1 e 2 del Piano urbanistico Lungomare e della variante 4 del Piano urbanistico generale, sempre in riferimento a Valcane. La corte ha dichiarato la mozione giustificata e immediatamente avviato l’iter del controllo. Alla luce di tutti questi fatti, il gruppo Možemo sostiene che per decidere con cognizione, i consiglieri devono essere informati su tutte queste vicende, compresi i problemi riguardanti i piani urbanistici, per evitare che in futuro si commettano gli stessi errori che sono stati commessi nel caso del Lungomare. È possibile, infatti, che i piani oggetto di verifica vengano a decadere. Alla presidente Marija Marković Nikolovski si chiede pertanto di convocare immediatamente una sessione tematica del Consiglio municipale con i soli due argomenti che si influenzano e si condizionano a vicenda: l’iscrizione della proprietà nei documenti tavolari da parte della Città di Pola e il controllo della legalità delle varianti 1 e 2 al Piano urbanistico Lungomare e della variante 4 al Piano urbanistico generale di Pola. La parola spetta alla presidente.

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