Pulapromet, l’anno del rinnovo

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Pulapromet, l’anno del rinnovo

La società per i trasporti urbani Pulapromet è entrata nel 2019 con una miriade di progetti di rinnovamento, ma soprattutto è entrata nel 2019 con le idee chiare. La sua direzione ha reso recentemente noto il suo piano di lavoro per l’anno in corso, che corrisponde grosso modo al Piano trasporti pubblici della Città di Pola e della cintura periferica. I servizi sono infatti integrati a livello intercomunale, per il semplice fatto che la frammentarietà del territorio amministrato è elevata e il servizio costoso. Pertanto si lavora di concerto e i comuni del territorio investono nella società la parte di capitale e la parte delle dotazioni corrispondenti alle rispettive quote di proprietà.

Miglioramento dei servizi

Il modello di gestione attualmente in vigore è frutto di lenta, decennale, maturazione. Si è formato a suon di trattative (quando non di malcelati ricatti), di linee sospese e corse diradate per i comuni più distanti, quelli con il minor numero di abitanti e il maggior numero di chilometri, che non sono stati in grado di coprire la propria partecipazione alle spese dell’azienda. Risolti anche gli ultimi dubbi in merito, ora la società investe nel miglioramento dei servizi, sostituisce regolarmente gli autobus (che hanno una durata media di 10 anni con buone prestazioni, 15 con occasionali problemi di manutenzione, mentre a vent’anni sono considerati materia da rottamazione), non ha problemi di liquidità né pendenze con i fornitori. Se mai di pendenze occasionali nei confronti della loro stessa partecipata, ne hanno alcuni Comuni meno danarosi che ancora versano il dovuto degli anni passati a rate, ma, insomma, la gestione non ne risente.
Questi gli importi che verseranno alla Pulapromet i cinque enti locali che ne finanziano l’attività in rapporto alle rispettive quote di proprietà e al numero di linee e corse giornaliere, mensili e annuali erogate. Pola versa 609.618,89 kune mensili, ovvero 7,3 milioni di kune l’anno, Dignano 45.282,00 mensili o 543.384,01 l’anno, Medolino 93.510,65 mensili o 1,12 milioni l’anno, Lisignano 60.553,20 mensili o 726.638,36 l’anno e Fasana 15.035,25 kune al mese ovvero 180.423,10 l’anno. I Comuni di Barbana, Marzana e Sanvincenti sono usciti dalla società, hanno perso le corse, non hanno nuovi impegni nei suoi confronti e si arrangiano coi servizi di trasporto offerti dalle società di trasporti pubblici interurbani. Il Comune di Barbana tuttavia provvede ancora a versare importi dell’ordine di 25.000 kune l’anno a titolo di debiti maturati prima del 2012, l’anno dell’ultima definizione del capitale sociale dell’azienda.

Quasi 4 milioni di viaggiatori

Per il 2019, dunque, la società partecipata dai cinque enti locali dell’anello polese introiterà 9,9 milioni di kune dai propri enti fondatori e guadagnerà altri 16,2 milioni di kune vendendo biglietti, abbonamenti e pubblicità… ambulante sui mezzi pubblici in circolazione. Questo a significare che il 38 per cento del bilancio aziendale (che ammonta a 26,6 milioni di kune) è spesato direttamente dai contribuenti fiscali e non dagli utenti. Nel 2019 la società avrà in circolazione 34 autobus, guidati da 129 conducenti. Insieme percorreranno 1,95 milioni di chilometri con a bordo 3,85 milioni di passeggeri. Per fare questo spenderanno 26,56 milioni di kune, ma avranno a disposizione 26,63 milioni di kune che guadagneranno strada facendo, attingendo anche ai bilanci degli enti locali, come abbiamo visto poco fa.
La buona nuova è che nel corso del 2019 saranno sostituti 12 autobus vecchi con altrettanti veicoli di nuova produzione, che saranno in larga parte spesati dall’Unione europea nel quadro del suo Programma operativo Concorrenza e coesione 2004-2020. La manovra vale 16,8 milioni di kune e non costerà un centesimo ai contribuenti fiscali di Pola e della sua cintura perché il finanziamento è assicurato interamente dalla Commissione europea e dal Ministero della Marineria, del Traffico e delle Infrastrutture. Inutile dire che il servizio subirà un potenziamento sia qualitativo che quantitativo oltre a costituire una fonte di risparmio alla voce manutenzione e riparazioni.

Si punta sulla popolazione attiva

In quanto ai guadagni della società, è atteso un ulteriore aumento delle vendite delle schede prepagate (in questo caso la corsa nella prima tratta urbana costa 7 kune) e dei biglietti staccati dal conducente in autobus (11 kune), ma anche un aumento degli abbonamenti per gli studenti. Le vendite degli abbonamenti ai pendolari continuano invece a vacillare. Da anni la società e la Città di Pola insistono a popolarizzare il servizio nella fascia della popolazione attiva, anche per alleviare la pressione delle automobili in centrocittà, in orari d’ufficio e di fabbrica. Ma da anni i provvedimenti presi non hanno sortito effetti tangibili. In particolare la massa degli operai del cantiere navale ha preferito comunque usare lo scooter, la bicicletta e l’automobile, senza dire che sono in tanti a contare ancora sulle proprie gambe. Ma questo perché di fatto gli autobus della tratta urbana non hanno mai incluso nel proprio percorso la Riva e via Flaccio e perché comunque la frequenza dei passaggi degli autobus non scende al di sotto dei 20 minuti, e in 20 minuti da Scoglio Olivi si fa un bel po’ di strada andando a piedi sia in direzione di Siana che in direzione di Veruda (o Stoia che dir si voglia).

Quattro binari paralleli

Detto questo, ricordiamo che nel 2019 la direzione intende completare la manovra di modernizzazione del sistema dei pagamenti, anche perché il vecchio sistema Buscard, che ormai ha vent’anni suonati, comincia ad accusare gravi carenze di funzionamento con conseguenti danni al sistema e spese in continue ed estenuanti riparazioni. In conclusione, nel 2019 la società lavorerà su quattro binari paralleli. Primo, la modernizzazione dei sistemi e degli strumenti di vendita. Secondo, il potenziamento del parco autobus con mezzi a basso livello di emissione di CO2, la costruzione di un distributore di gas naturale compresso (GNC) in quel di Siana (Meccanismo ITU) e la popolarizzazione dei trasporti pubblici nel bacino d’utenza di Pola, Dignano, Medolino, Lignano e Fasana in collaborazione con le rispettive amministrazioni comunali. Terzo, il potenziamento del parco autobus dal Programma “No Regret” in collaborazione col Ministero delle Infrastrutture e, quarto, l’equipaggiamento dell’officina meccanica con macchinari idonei alla manutenzione degli autobus a basso impatto ecologico, alimentati a GNC.

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