Pula parking. I dipendenti con Bojanić

Minacce di sciopero alla municipalizzata dopo l’annuncio di estinzione della controllata e il defenestramento del direttore

0
Pula parking. I dipendenti con Bojanić
Sciopero dei parcheggi? Poco male, il posteggio sarà gratuito. Foto: Daria Deghenghi

Maretta nell’azienda per la gestione dei parcheggi Pula Parking dopo la decisione del sindaco di estinguerla con fusione per incorporazione, manovra che si realizza col trasferimento della società incorporata nella società incorporante, che ne acquisisce il patrimonio e le subentra in tutti i rapporti giuridici. L’azienda è destinata dunque a essere fagocitata dalla sorella maggiore, Pula usluge i upravljanja (Pola servizi e amministrazione), nata a sua volta dalla fusione di altre quattro aziende controllate dalla città di Pola (Castrum, Tržnica, Fratarski e Pula Sport). Con la manovra viene dunque a estinguersi anche il ruolo e la carica del direttore Branislav Bojanić, il più discusso dei dirigenti aziendali municipali, duramente contestato per l’atteggiamento di disprezzo nei confronti di alcuni consiglieri in aula, pubblicamente richiamato dal garante per l’informazione e ultimamente chiamato in causa per la costruzione del parcheggio verticale in via Campo Marzio.

Branislav Bojanić.
Foto: Daria Deghenghi

Tuttavia, i 51 dipendenti dell’azienda difendono a spada tratta il loro direttore e in segno di fedeltà minacciano di entrare in sciopero nel caso in cui il sindaco dovesse insistere sul licenziamento di Bojanić. Per farsi ascoltare gli hanno inoltrato una nota con la lista delle rivendicazioni e le dovute argomentazioni. In estrema sintesi sostengono che “l’unico motivo della destituzione è la politichetta spicciola, perché di ragioni riconducibili al merito e alla professionalità del direttore non ve ne sono”. I dipendenti inoltre assicurano che non sono stati manipolati o costretti da chicchessia a schierarsi col direttore, ma di averlo fatto di propria spontanea volontà dopo aver letto le dichiarazioni alla stampa degli esponenti del partito politico “Možemo!” (secondo le quali, il personale dell’azienda sarebbe stato indotto a credere che stava firmano una lettera di protesta contro la fusione aziendale, e non contro la destituzione di Bojanić).

Che cosa sostengono ancora gli addetti al pagamento dei parcheggi? Intanto che “il direttore ha sempre eseguito gli ordini altrui, e non la propria volontà arbitraria”, che si tratta di “una persona onorevole, morale e fiera, che mai avrebbe scaricato la propria responsabilità sulle spalle degli altri”, che ha sempre “incassato e taciuto” e che “l’immagine che se ne poteva ricavare dai quei pochi interventi nell’aula consiliare era un’immagine parziale”, anche perché “Bojanić ha difeso le decisioni dei vertici fino all’ultimo”. Nella comunicazione ai media i dipendenti ribadiscono anche che la società Pula Parking è controllata dalla Città di Pola e in quanto tale esegue le decisioni prese in seno al Consiglio municipale di Pola. “Non è giusto – ritengono – svalutare il lavoro e l’immagine di una persona sul finire della carriera, all’età di 66 anni, tanto più che a ogni esame contabile o amministrativa, a tutte le operazioni di controlling, la società è uscita con una pagella impeccabile”.

Per l’accaduto i dipendenti incolpano alcuni consiglieri municipali ma anche la stampa che ha fatto da cassa di risonanza. Per tutti questi motivi, gli addetti ai parcheggi sono disposti a scioperare e lo faranno sicuramente se il sindaco insisterà sulla destituzione del dirigente platealmente stimato. Da notare tuttavia l’età pensionale da almeno un anno a questa parte del funzionario contestato e difeso: una richiesta di pensionamento contemporanea alla decisione di estinguere l’azienda per incorporazione avrebbe risolto decorosamente ogni attrito. Intanto sui social s’incendia l’entusiasmo dei polesi, che dicono: “Avremo uno sciopero degli addetti ai parcheggi? Poco male, posteggeremo gratis”.

Due file di macchine parcheggiate in via Carrara.
Foto: Daria Deghenghi

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display