
Si chiama Progetto Socrat, ma nulla ha da condividere con il grande pensatore greco quanto con il proposito di creare un’interazione tra arte e impresa da estendere oltre a delle forme tradizionali, fino a esplorare con la cultura e gli interventi artistici dentro alla sfera di un turismo sostenibile. Il tempo tornerà utile a fornire i dettagli per capire meglio una pianificazione ancora in embrione, mentre ieri la presentazione del progetto al Centro Coworking è servita a rivelare che l’intenzione è quella di fare rete tra imprenditoria-artigianato o meglio l’industria creativa e l’arte contemporanea in funzione della promozione turistica. Catalizzatore dell’incontro è dunque lo scambio tra il dominio dell’arte e quello dell’impresa, introducendo e sperimentando un nuovo proficuo spazio relazionale. Presenti di proposito artisti, artigiani e tanti rappresentanti del settore culturale-creativo del territorio, accolti dai saluti del vicepresidente della Regione istriana Tulio Demetlika, che tanto per incoraggiare l’iniziativa in campo ha sottolineato che gli ultimi anni sono stati forieri di numerosi progetti generati grazie ai contributi dei fondi europei, producendo un valore per il territorio e per tanti segmenti di attività. Qui inclusa la costruzione del Centro Klik, citato quale esempio di successo e utile permanente per il settore dell’ospitalità istriana. Heart of Istria, Revitas, Revitas II, Adria Muse, EX. PO. AUS, HERA i Take it Slow: sono, invece, le denominazioni ufficiali nell’elenco dei traguardi raggiunti così come specificato dall’assessore regionale alla Cultura e alla Territorialità, Vladimir Torbica che ha menzionato le 15 preziose pubblicazioni plurilingui uscite dalle stampe nel corso degli ultimi 20 anni tutte improntate sul patrimonio materiale e immateriale della Regione. Si tratta di veri e propri beni culturali resi accessibili e disponibili al largo pubblico pure online, nella nuova pagina web dell’assessorato alla Cultura e alla Territorialità. “Anche nel periodo a venire – ha annunciato Torbica – si farà in modo di programmare e stimolare il rafforzamento degli artisti e dell’industria creativa al fine di un loro inserimento in progetti che siano in grado di affermare il turismo sostenibile e lo sviluppo delle area transfrontaliere”.
Come spiegato dalla coordinatrice Sandra Ilić, il progetto Socrat rappresenta in sostanza la metodologia con cui dare sembianze concrete agli anzidetti propositi secondo il principio del cosiddetto nuovo Bauhaus europeo teso allo sviluppo di eventi e prodotti sostenibili. Proponendo l’esempio concreto del prodotto tessile e del patrimonio istriano immateriale, Lidia Nikočević, curatrice museale ha illustrato quanto il medesimo possa diventare un mezzo molto espressivo di comunicazione mediatica, istriano doc altrettanto quanto la ceramica, l’arte del pennello e della scultura che come tali si prestano a delle vere e proprie reinterpretazioni nell’industria creativa in funzione turistica.

Foto: Sasa Miljevic/PIXSELL
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