
In occasione della celebrazione del Mese di sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce del tumore al colon-retto, sabato mattina al Centro commerciale Max City (l’appuntamento era fissato ai mercati centrali cittadini, però è stato “traslocato” a causa del maltempo) si è svolta l’iniziativa intitolata “Marzo Blu – Fatti visitare per la vita!”, promossa dalla Società croata di gastroenterologia (HGD) con il patrocinio del Ministero della Salute.
Questo Programma nazionale, finalizzato alla diagnosi precoce del carcinoma al colon-retto e dei polipi dai quali questo si può generare, è iniziato nel 2007 e in Istria è stato promosso l’anno successivo, da parte dell’Istituto per la salute pubblica della Regione istriana. All’appuntamento, durante il quale i cittadini hanno avuto modo di ricevere informazioni in merito alla salute intestinale, effettuare il controllo della pressione arteriosa e i valori di glicemia, nonché prendere e compilare un questionario per valutare i fattori di rischio (e poi da presentare al proprio medico o inviare all’Istituto regionale per la salute pubblica), hanno preso parte i rappresentanti dello stesso, del Reparto di Gastroenterologia dell’Ospedale cittadino di Pola, della Lega contro il cancro di Pola e del Club Stoma, gli studenti del Dipartimento di Infermieria dell’Accademia di Medicina di Pola nonché la Scuola elementare di Castagner, partner del progetto negli ultimi quattro anni.
Come rilevato da Keti Glavaš, capoinfermiera dell’Ospedale cittadino polese e del Club Stoma, annualmente in Croazia vengono evidenziati 3.600 nuovi malati di tumore al colon-retto, che è il secondo tipo di tumore, dopo quello dei polmoni, in quanto alla mortalità dei pazienti. Nella maggior parte dei casi si genera dai polipi negli intestini, che se rimossi in tempo nemmeno causano la malattia. È importante quindi, come puntualizzato dalla dott. Jadranka Cetina Žgrablić, del Reparto di Gastroenterologia dell’Ospedale polese, attenersi ai consigli in merito alla prevenzione, ovvero di evitare il consumo di alcolici e/o tabacco; mantenere un peso corporeo adeguato e seguire un’alimentazione sana (frutta, verdura, cereali, evitando carne rossa e insaccati), e allo stesso tempo svolgere continuamente delle attività fisiche e effettuare dei controlli preventivi. Tra i sintomi della malattia figurano la diminuzione del peso, dolori all’addome, disturbi intestinali ed emorragie, diarrea, e il tumore può essere collegato pure all’alta pressione arteriosa, al diabete, all’anemia, all’obesità e via dicendo.

Foto: FREDY POROPAT
In Istria 174 casi all’anno
“Il tumore al colon-retto – ha sottolineato la dott. Olga Dabović-Rac, coordinatrice regionale del Programma nazionale per la diagnosi precoce del colon-retto –, in Istria annualmente colpisce in media 174 persone (104 uomini e 70 donne), e causa il decesso di 109 persone all’anno. Il tasso di incidenza di questo tumore in Croazia è in aumento di circa l’1,1 p.c. all’anno, mentre la mortalità è in leggero calo, ossia circa l’0,8 p.c. all’anno. La causa principale dell’elevata mortalità è dovuta al rilevamento tardivo della malattia, che viene diagnosticata precocemente appena nel 10-14 p.c. dei casi. Tutti possono ammalarsi di questo tipo di tumore e solamente il 20-25 p.c. dei pazienti hanno dei parenti che hanno sofferto del carcinoma, per cui i rischi vengono collegati all’avanzamento dell’età. Il 90 p.c. dei tumori al colon-retto vengono diagnosticati a persone di età superiore ai 50 anni. Allo stesso tempo, oltre il 90 p.c. degli ammalati possono guarire se la malattia viene scoperta in tempo e viene curata. In pratica, non esiste un fattore unico che possiamo definire come la causa principale che porta a questo carcinoma”, ha concluso Dabović-Rac.
Il Programma nazionale per la prevenzione e diagnosi precoce del tumore al colon-retto, attraverso l’Istituto regionale per la salute pubblica, comprende l’invio all’indirizzo di casa, ogni due anni, per le persone di entrambi i sessi dai 50 ai 74 anni d’età, di un invito per includersi nello stesso e svolgere i necessari controlli specialistici (tra cui la colonscopia), al passo con i nuovi metodi e tecnologie.

Foto: FREDY POROPAT
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