Pola. Presentato il Catasto verde

Il progetto è parte integrante del più ampio Sistema informativo territoriale (GIS) della Città di Pola, strumento avanzato di gestione e analisi dei dati geospaziali, progettato per fornire una visione completa e dettagliata del territorio cittadino. Pronte anche due mappe interattive, una per le aree verdi, l’altra per i cestini dei rifiuti

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Pola. Presentato il Catasto verde
Filip Zoričić e Robi Fuart. Foto: MARKO MRĐENOVIĆ

“La tutela e la valorizzazione del verde sono sempre più al centro delle azioni dell’Amministrazione cittadina”. Lo sottolinea il sindaco, Filip Zoričić, nel dare notizia del lancio del primo Catasto digitale del verde della Città di Pola: un progetto di rilievo, classificazione e mappatura del patrimonio verde urbano. Il primo cittadino ha inoltre approfittato del lancio del nuovo strumento di mappatura per rispondere a quanti accusano l’attuale amministrazione di insensibilità nei confronti del verde.

“Fin dal giorno del mio insediamento avevo sempre affermato che avremmo sostituito con due nuovi alberi ogni pianta abbattuta. Siamo riusciti a fare ancora meglio, poiché per ogni albero abbattuto ne abbiamo piantati una decina”, ha commentato il sindaco, aggiungendo che entro breve dovrebbe partire il progetto che dovrebbe trasformare un paio di aree pubbliche tra Castagner e Monvidal in un vero e proprio bosco urbano.
Zoričić ha inoltre svelato di non avere rinunciato nemmeno al progetto di riqualificazione green delle fermate del trasporto pubblico, che prevede di trasformare i “tetti” delle pensiline in minuscoli giardini. Chiusa questa breve parentesi, il sindaco ha lasciato al direttore dell’azienda municipalizzata “Herculanea”, Robert Fuart, il compito di svelare maggiori dettagli sul nuovo Catasto digitale del verde urbano, definito dallo stesso Fuart come un progetto innovativo basato sul concetto di open-data.
Il direttore ha proseguito dicendo che il Catasto digitale del verde riporta le aree verdi e gli alberi presenti sul territorio. Il responsabile della municipalizzata ha poi spiegato che il Catasto del verde è parte integrante del più ampio Sistema informativo territoriale (GIS) della Città di Pola, uno strumento avanzato di gestione e analisi dei dati geospaziali, progettato per fornire una visione completa e dettagliata del territorio cittadino. “Il Sistema informativo territoriale rappresenta un connubio tra le informazioni geografiche e quelle informative, offrendo una vasta gamma di funzionalità mirate a migliorare la pianificazione urbana, la gestione del territorio e la fruizione dei servizi pubblici”. Così Fuart, che tornato a parlare del Catasto digitale del verde urbano ha svelato essere già disponibile online sul sito istituzionale dell’“Herculanea”.
Al momento, il Catasto dispone di due mappe interattive: una, riservata alle aree verdi in generale e agli alberi in particolare, un’altra riservata ai cestini per i rifiuti. Mentre la seconda è completa e indica l’esatta posizione di ognuno degli oltre 500 cestini presenti in città, la seconda è ancora in fase di aggiornamento. Fino a ora, gli addetti ai lavori hanno rilevato, mappato, catalogato e inserito nella mappa 2.880 alberi. Soltanto per 1.400 piante circa sono stati, però, inseriti tutti i dati come ad esempio la specie, il diametro, l’altezza, lo stato di salute e l’anno di piantumazione. Come prevedibile, i dati più completi riguardano gli alberi e le piante messe a dimora negli ultimi anni, come ad esempio quelli dell’Idroscalo o della circonvallazione. Sulla mappa sono poi riportate 34 aree verdi e parchi. “All’appello – ha evidenziato Fuart – mancano ancora 300 aree verdi minori”. Nel prosieguo, il direttore ha tenuto a precisare che il Catasto digitale del verde urbano, così come il più ampio Sistema informativo territoriale, è un “organismo vivente”, che di volta in volta sarà aggiornato con nuovi dati. E a proposito di nuovi dati, il sindaco Zoričić ha rilevato che entro breve la piattaforma di cui il Catasto è parte integrante sarà presto aggiornata con una nuova mappa delle fontanelle pubbliche e delle isole ecologiche.

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