Pola. Zona Delfin: cambia tutto

A una trentina di metri dalla costa sta per nascere un nuovo rione residenziale. Le perplessità dei vicini

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Pola. Zona Delfin: cambia tutto

A Pola sta per nascere un nuovo rione residenziale. Piaccia o meno a soli 30 metri dalla costa. Zona più che attraente. Si parla del terreno con vista immediata sul mare sovrastante il porticciolo Delfin. Le ruspe, in questi giorni, hanno liberato da macchia e sterpaglie ben 18mila metri quadrati di appezzamento lasciando sopravvivere l’unica struttura architettonica esistente in zona: una casetta in pietra quasi diroccata costruita all’inizio del secolo, ma pure il suo destino è segnato. L’inaugurata metamorfosi non rappresenta una sorpresa, ma un progetto prevedibile da tempo, cui avevano aperto le porte le modifiche al Piano urbanistico-ambientale della Città. La Stanoinvest, quella che è sicuramente una delle più grosse imprese edili di Pola, è pronta a procacciare tutta la documentazione necessaria per procedere con quest’enorme investimento, previa una dettagliata analisi geomeccanica del sottosuolo, cosicché la costruzione vera e propria dovrebbe partire all’inizio del prossimo anno. E poi, si sa, con capitale privato, e salvo imprevisti, tutto procede sempre con celerità. L’aspetto futuro della area è ancora un mistero, ma stando a quanto ventilato dagli investitori ancora l’anno scorso si parla di edifici abitativi, di negozi, asilo e, secondo promesse, la creazione della più bella passeggiata di Pola…
Ora, il totale raschiamento delle parcelle ha già provocato malcontentro tra i cittadini e i pescatori che ormeggiano le barche ai piedi della zona destinata alla trasformazione. Si è ancora memori dei litigi sorti tra il Comitato di quartiere di Nova Veruda e l’Associazione dei Verdi con le autorità cittadine. Una decina di anni fa si era fatta avanti la compagnia israeliana SBE tuttora proprietaria di questi terreni, ma che da tempo avrebbe rinunciato ad ogni proposito d’investimento. Il progetto viene ora rilevato dalla Stanoinvest mediante contratto concedente il diritto a costruire.

Parte dell’area che diventerà zona residenziale

Il volto dell’area sta per cambiare definitivamente e come per ogni mega progetto ambientale che cambia l’immagine paesaggistica, si potrebbe andare incontro a nuovi rumori e polemiche. I residenti vicini alla zona, soprattutto nel rioni di Nuova Veruda si sono fatti già sentire ancora dal 2010, quando la Città aveva accettato la richiesta dell’impresa SBE, di cambiare il Piano urbanistico della zona Delfin. A risultare inaccettabile era stata la concessione di un alto indice di edificabilità massima: stabili fino a quattro piani che se disposti in maniera allineata si sarebbero estesi fino a raso costa, chiudendo del tutto la visuale verso il Canale di Veruda. Il malcontento era stato evidente, fino a considerare fasullo il piano del progetto propinato in versione fotoshop e imputare alle autorità cittadine di avere favorito esclusivamente gli interessi privati degli investitori. Erano susseguiti un bel po’ dibattiti pubblici e all’indirizzo del Municipio era stata consegnata pure la petizione, sottoscritta da un migliaio di cittadini allo scopo di impedire la costruzione. Ma il nuovo Piano regolatore (GUP), aveva avuto l’ultima parola e proclamato questa zona (prima verde e ricreativa) quale residenziale.

La reazione dei vicini
Giunti fino a questo punto, tanto varrebbe riporre le armi. Le proteste non potrebbero più sortire alcun effetto. Tuttavia, a uscire con pubbliche considerazioni è ora il consigliere del Comitato di quartiere Nova Veruda, Vlado Šegon. Rivela che la gente continua a porre domande su quello che sarà il venturo aspetto di quest’enorme appezzamento. “Abbiamo avuto sentore che la costruzione sarà ancora più fitta di quanto annunciato anni or sono. Se così sarà, reagiremo sicuramente. Temiamo ulteriori improvvise modifiche al Piano regolatore, che ci metteranno di fronte al fatto compiuto. A Pola è già successo. Intendiamo pertanto richiedere alla Città l’accesso a tutta la documentazione disponibile per poter ottenere una chiara visione di quanto si sta proponendo“.

Il porticciolo non si tocca
Nel frattempo, la Stanoinvest sembra non incontrare ostacoli per i propri piani, tanto più quando sembra sia riuscita a impadronirsi della casetta centenaria, ultimo ostacolo presente nel bel mezzo del corridoio verde, che nei registri tavolari è intestata a tre proprietari. Dieci anni or sono nessuno voleva mollare la presa e vendere. Ora però è diventata oggetto di compravendita ed è destinata alla totale demolizione.
A vivere sul chi va là e a nutrire timori sono nuovamente i pescatori e proprietari di molte imbarcazioni ormeggiate nel porticciolo Delfin già da mezzo secolo. Risalgono a un passato non molto lontano dei tentativi di far sloggiare questa tranquilla, ma scomoda presenza. E mentre da questo fronte, nessuno è disposto a spostare barca, dalla Stanoinvest arrivano garanzie e assicurazioni che non vi saranno imposizioni di trasloco e che si procederà fedeli ai dettami dei piani ambientali cittadini. Per la realizzazione del progetto verranno ingaggiati esclusivamente architetti, ingegneri ed imprese edili di Pola.

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