Natale con i tuoi, va da sé, ma intanto la Vigilia è diventata la festa più pubblica in circolazione. Tra le due giornate, il 24 e il 25 dicembre, la prima è l’antitesi della seconda. La Vigilia è “profana” per definizione, almeno nella mattinata, e infatti si scende tutti in piazza in cerca di compagnia, di buon umore, di allegria. Le due piazze del centro storico si popolano spontaneamente con una netta distinzione tra le fasce d’età che si… fuggono a vicenda, come d’istinto: la terza età in piazza Primo Maggio con la padella gigante al centro dell’attenzione, i giovani con un piede nella mezza età ai Giardini col calice elegante in mano. Le scelta si compie anche in funzione della musica e dell’offerta gastronomica. Ai Mercati Vesna Nežić Ružić e la mitica band delle feste istriane, gli Anelidi, intrattengono un pubblico amante della musica popolare, dei valzer, del liscio. Ai Giardini in ambito musicale sono ammessi solo gli ultimi decenni del pop, del rock e dell’elettronica. Nel primo caso sono serviti risotto e vino, nel secondo stuzzichini e gin.
Risotto di mare ai mercati…
Nella padella gigante delle feste sono finiti 25 chilogrammi di riso, 20 chili di seppie e altri 20 di mitili, senza contare le verdure e le spezie, l’aglio, il prezzemolo, il vino, per ricavarci qualcosa come 450 porzioni di risotto dai chicchi al dente perfettamente cremoso, da gustare in compagnia. Il risotto fatto in casa e questo della padella in piazza differiscono non solo nelle proporzioni, ma anche nel gusto e nella preparazione, che cambia perché il tutto non è mai la semplice somma delle parti. Anzi, “col volume che cresce cambiano anche le modalità di cottura e l’esito finale della prova”, assicura lo chef.
… e gin brulé ai Giardini
Ai Giardini la tarda mattinata della Vigilia profuma di gin brulé, il gin caldo da gustare in inverno che esalta le sue note aromatiche e “combatte il raffreddore”, o perlomeno così dicono gli amanti del genere. Martedì mattina tra le casette del mercatino di Natale e i bar, la piazza alberata più amata dai polesi si è popolata di giovani coppie, famiglie, amici, conoscenti, colleghi d’ufficio, parenti venuti da lontano e ospiti vari. Per non perdere calore ed entusiasmo, si contrastano la bora e le temperature ormai chiaramente invernali, gustando le “fritole”, le crêpes e stuzzichini vari, accompagnati da vin e gin brulé, i due must della stagione, in vendita a 4 euro il bicchiere. In circolazione anche un Babbo Natale col sacco pieno di caramelle e naturalmente il trenino di Natale per i più piccoli, quello che la Città si fa prestare dal Parco nazionale delle Brioni per le feste di fine anno.
Il raccoglimento della sera
Col calar della sera un altro genere di pubblico esce di casa in cerca di comunione nella fede. Numerosi i riti liturgici nelle chiese parrocchiali e rionali di Pola e dell’anello, le messe della mezzanotte o anticipate di un paio di ore, le processioni, i presepi viventi, i canti dei cori parrocchiali e dei cori di voci bianche, insomma, la Vigilia della tradizione, la Vigilia spirituale di chi anela alla purezza e alla salvezza dell’anima, alla vita eterna. Dai pulpiti delle chiese le prediche dei prelati che insegnano la via della salvezza, che inizia con la fede in Cristo, la sua venuta al mondo in condizioni di umiltà e precarietà estreme, e termina con la fede nella Resurrezione e nel giudizio finale delle anime. Le orazioni di sempre, quelle che invitano alla solidarietà nei confronti dei sofferenti di ogni genere e grado: malati, infermi, indigenti, senza casa… Che poi la solidarietà professata sia destinata a restare lettera morta su scala globale è quasi scontato. Tuttavia, enti e associazioni umanitarie fanno il possibile, ognuno nel proprio ambito: il sindaco e i suoi collaboratori hanno visitato la mensa popolare, i dipendenti del rifugio per i senza tetto hanno avuto cura di quanti tra noi non possiedono alcunché, né casa né famiglia.
Da quest’oggi a Capodanno
Passato Natale, continua la sfilata di eventi e spettacoli che porteranno il 2024 alla sua conclusione, fino allo scoccare della mezzanotte e l’inizio del Nuovo anno. Nonna Inverno continuerà a leggere le fiabe ai piccoli nel Villaggio delle feste, il trenino continuerà a collegare l’Arena e i Giardini passando per piazza Dante Alighieri, la Riva e via dell’Istria negli orari stabiliti, nell’anfiteatro romano si continuerà a pattinare sul ghiaccio anche nella prima settimana del 2025, mentre in piazza Port’Aurea e al Foro continueranno ad alternarsi sul palcoscenico le band e i solisti rock e pop preferiti: Kawasaki 3P (questa sera), Urban & 4 (domani sera) e Klapa Cambi (29 dicembre). Il concerto di Konstrakta & Zemlja gruva è stato disdetto per malattia, ma è stato trovato immediatamente un degno sostituto: il 30 dicembre si esibiranno in piazza Port’Aurea i fiumani Let 3. Per il veglione di Capodanno al Foro, tutto come promesso: Petar Grašo dalle 23 all’una e prima e dopo alla consolle il DJ Sword dalle 21 e il DJ Nice dall’una alle quattro della notte per i festaioli più ostinati. Per il veglione alternativo in piazza Port’Aurea sono attese l’hip hop band Elemental (dalle 23 all’una) e i DJ Kool S e Kedžo.
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