Pola. Vietato chiudere per più di un mese

Comunicazione ufficiale del Municipio ai gestori di negozi e locali nelle vie del centro: coloro che hanno un vano d’esercizio in affitto dalla Città di Pola, devono tenere aperto il negozio durante tutto l’anno. In pratica si tratta di rispettare le norme contrattuali in vigore

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Pola. Vietato chiudere per più di un mese

Vietato chiudere. Cioè, è possibile chiudere per un mese – un mese soltanto – ma poi bisogna tornare a servire i clienti a ogni costo. Ci fossero o meno. Questo, in estrema sintesi, il messaggio di una comunicazione comunale diffusa ieri mattina ai locali del centro città: via Sergia, via Kandler, piazza Foro e via San Teodoro in primis. Il sindaco Filip Zoričić le ha proprio studiate tutte. Per salvare il centro storico dallo spopolamento, ha messo in moto la somma delle forze creative locali riunite in una rassegna di vasto respiro chiamata semplicemente “Vieni in città”. Come si è visto, non basta. Passata la rassegna, il problema potrebbe ripresentarsi in seguito e anzi conviene supporre che si ripresenterà senz’altro.

La comunicazione che invita al rispetto dei contratti di locazione

Centro svuotato

La fatica di riportare i polesi nel cuore urbano (cioè strapparli all’abbraccio accattivante dei centri commerciali) è fatica sprecata se poi non c’è ristorante che li serva o negozio che li accolga. In realtà, la cronaca dello svuotamento della città nei mesi invernali ricorda il paradosso dell’uovo e della gallina: in città manca la gente perché non ci sono i negozi oppure non ci sono i negozi perché manca la gente? Certo le ragioni dello squilibrio sono plurime e generalmente si usa ricordare l’apertura di nuovi centri commerciali, la chiusura delle industrie nel porto e chiaramente la pandemia. Soprattutto la pandemia. Nel giro di un anno e mezzo, tra un lockdown e l’altro, Pola ha perso decine di attività e altrettanti vani d’esercizio che non sono stati rilevati da nuovi gestori. L’anima commerciale di Pola è migrata verso le periferie strategiche che coprono grossomodo tre dei quattro quadranti del perimetro urbano: Stoia, Siana e la nuova zona affari Est che corre lungo la tangenziale tra i rioni di Castagner e Valmade. Di conseguenza il centro si è svuotato fino a perdere l’anima e di fatto oggi si presenta irriconoscibile.

Locali in affitto: d’obbligo l’apertura per almeno 11 mesi

Onorare i patti

Intanto a piazza Foro si stanno spremendo le meningi intorno al fenomeno della “stagionalizzazione” dei servizi: sempre più locali hanno preso l’abitudine di aprire a Pasqua e chiudere a novembre, rinunciando a ogni fonte di guadagno che non sia sufficientemente attraente. Un gelataio di via Sergia ci spiega i suoi motivi: “Quest’anno la bassa stagione va a gonfie vele: faccio duemila kune al giorno e non ricordo di aver mai lavorato a fine ottobre negli ultimi 17 anni. Ma non appena i ricavi scenderanno sotto le 500 kune al giorno vi saluto: c’è un limite al di sotto del quale non conviene più esserci. Non solo non conviene, ci si rimette”. Il sindaco tuttavia, è di un’altra idea: i locatari che hanno avuto un vano d’esercizio in affitto dalla Città di Pola, hanno l’obbligo di tenere aperto il negozio durante l’anno. Lo dicono i regolamenti e gli stessi contratti d’affitto, che per inerzia sono rimasti lettera morta. Ebbene da quest’anno si cambia musica. L’assessorato all’Amministrazione dei beni vigilerà sul rispetto delle norme e richiederà ai gestori di onorare i patti. Sarà ammesso un solo mese di chiusura in inverno, previa anticipazione all’assessorato di competenza, e poi tutti indietro a lavorare. Se mancheranno i clienti, nessuna compassione: bisognerà esserci e aspettare che arrivino.

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