La scuola elementare Tone Peruško di Pola, ubicata nello storico rione di Campo San Martin, si attrezza contro i vandalismi. Non si sta erigendo una muraglia cinese, ma un bel recinto metallico in color verde, un “ostacolo” che dovrebbe bastare per trasmettere un messaggio “pedagogico” intrinseco: da qui non si passerà più, il circondario scolastico va lasciato in pace. Un tanto dopo che la scuola ha già da sola realizzato la videosorveglianza. È guerra ai vandali o forse meglio agli autori di danneggiamenti non generati da complesso di inferiorità o rabbia giovanile, quanto dalla mancanza di considerazione per gli spazi scolastici pubblici e di educazione civica. I guai a cui la “Tone Peruško” sta tentando di porre rimedio, sono quelli, più o meno, condivisi da tutti gli altri edifici scolastici e prescolari di Pola e ognuno corre ai ripari come meglio conviene. In detto caso, delle incursioni non autorizzate, ci si è davvero stufati. Testimonia il direttore dell’istituzione, Kristijan Cinkopan, che non se ne poteva più dell’uso scriteriato che si faceva del circondario da parte della “clientela” che fino a non molto tempo fa si radunava attorno al dirimpettaio negozio di vini sfusi (tutt’altro che un’enoteca di lusso) e che poi si piantava, abbandonando bottiglie e tappi, nel giardino della scuola. D’altra parte, a mortificare il desiderio di coltivare piantine attorno all’edificio c’erano i tanti proprietari di cani che abitano qui vicino, da tempo liberi e comodi di lasciare le escrementi delle loro bestiole in eredità alla scolaresca.
“A fare una brutta fine – si lamenta il direttore – sono state le nostre coltivazioni mediterranee, che abbiamo messo a dimora nell’ambito del progetto regionale di implementazione degli usi e del patrimonio tradizionale del territorio nelle scuole. Rosmarini, lavande, mente, salvie sono finite spesso calpestate o interamente estirpate da terra. Mai ci ha arrecato disturbo se qualche cittadino ha talvolta colto qualche rametto e foglia aromatica da aggiungere al ragù, ma quando qualcosa non viene assolutamente inteso come bene comune e trascurato da un’indole noncurante, allora bisogna reagire”.
Contribuiranno a tenere lontani o a smascherare i “soliti ignoti” le recinzioni in fase di collocazione in questi giorni e anche il sistema di video sorveglianza installato all’ingresso principale della scuola e ai lati dell’edificio. A rendere più decente in circondario scolastico ci sarà anche la digitalizzazione del grande portone d’ingresso nel cortile – finora invaso da parcheggiatori non autorizzati, e soggetto a visite non gradite – il che aumenterà ulteriormente il grado di sicurezza degli ambienti scolastici esterni. A proposito di elementare “Tone Peruško”, la scuola non è mai stata dotata di una palestra. Per assurdo, il progetto di costruzione con licenza edile allegata, pronto 12 anni or sono, è stato superato dal tempo e dai mutati standard pedagogici. Come tale é tutto da rifare con spesa relativa. E se anni fa il costo preventivo per i lavori edili non era stato computato oltre agli 8 milioni di kune, oggi si sarà costretti a parlare in termini di milioni di euro. Nel frattempo, giacché le speranze sono state finora disattese, alla scuola hanno provveduto se non altro a rinnovare la pavimentazione dello spazio per l’attività ginnica ricavato dall’utilizzo in comune di due aule, sostituendo il parquet ed il linoleum con il pavimento sportivo “taraflex”. Tutti gli interventi di cui sopra sono stati spesati dalla Città di Pola per un investimento totale nell’ordine di 35mila euro.
Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.
L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.