Pola. Sventrata la torre, arriva la toilette

Il costo dell’intervento in corso ai Giardini ammonta a 250mila euro

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Pola. Sventrata la torre, arriva la toilette
Una struttura quadrangolare sventrata. Foto: ARLETTA FONIO GRUBIŠA

Occorre spendere parole? Le immagini parlano da sole. Addio vecchia torre quadrangolare. Tanto non aveva alcun valore. Dicono taluni esperti. È “soltanto” roba italica (ri)costruita ai tempi della gestione di Mario Mirabella Roberti, sopra le pietre romano-medievali, che costituivano la cinta muraria per la difesa di Pola. Nell’Anno Domini 2025 è stato compiuto in maniera “programmata” e dispendiosa, quello che manco agli Unni era riuscito di fare, gratis a suon di lancio dei macigni. Fino a prova contraria, Attila a Pola non ci è mai arrivato. Ora, cocciutaggine ha voluto di voler ripristinare – già che c’era questo sbaglio commesso dai predecessori – la toilette pubblica. Latrina sarà per 250mila euro sonanti assicurati dalla Città in collaborazione con il Museo archeologico istriano. De iure, lo chiamano “recupero della torre”, ma de facto è la (ri)costruzione del gabinetto (per tutte le categorie: maschi, femmine, disabili o altri), entro una struttura di storica memoria da sfasciare e ricostruire, al fine di facilitare ai passanti il bisogno impellente di… evacuare, nel lusso, dentro a dei bastioni. Altro che Parigi. Invece della Torre Eiffel, sta utilizzando le sue 435 “sanisette” (toilette pubbliche), soluzione esemplare, facile ed economica, offerta gratuitamente in tutti i quartieri di questa capitale della cultura europea. Ma a Pola, fare pipì, è meglio. Da noi è “bisognino” fisiologico-culturale.

Le ruspe che scavano dentro e sopra alla storia.
Foto: ARLETTA FONIO GRUBIŠA
Addio anche alle vecchie scalette.
Foto: ARLETTA FONIO GRUBIŠA

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