Pola. Spese d’affitto: il governo dà una mano agli studenti

Visita a Pola di Željka Josić, segretario di Stato presso l’Ufficio centrale per i giovani e la demografia

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Pola. Spese d’affitto: il governo dà una mano agli studenti
Il Campus universitario rinnovato un anno fa. Foto: Srecko Niketic/PIXSELL

Lungi dal trasformarsi in veri enti per il diritto allo studio al pari di altri Paesi europei, lo Stato croato assieme alla Regione istriana tentano di venire incontro alle necessità delle giovani generazioni di studenti e di alleviare loro l’onere dei costi esosi della formazione professionale. Željka Josić, segretario di Stato presso l’Ufficio centrale per i giovani e la demografia, ha ieri raggiunto il Campus universitario di Pola per una visita avente l’obiettivo di ufficializzare l’erogazione di simbolici contributi alla carriera studentesca a quei giovani dell’Ateneo Juraj Dobrila che provengono da cittù al di fuori della Regione, ma che non sono riusciti a ottenere il beneficio di una sistemazione economica nell’ambito delle strutture della Casa dello studente, pur avendone avuto il diritto.

Il Campus di Pola, si sa, ha conosciuto una crescita miracolosa con tre padiglioni aventi in tutto 385 posti di sistemazione; tuttavia il lievitato interesse nei confronti dei corsi universitari sempre più numerosi dell’Alma Mater istriana, ha fatto sì che la richiesta abbia superato la disponibilità. Tanti sono gli studenti a risultare inseriti in graduatoria secondo il punteggio (in base al profitto, criteri legati allo status materiale della famiglia e altro) e come tali aventi diritto a una camera nel Campus, che però hanno dovuto ricorrere alla sistemazione in alloggio privato.

Una tantum per 59 studenti
Partecipando al concorso d’assegnazione di contributi statali, la Regione ha già provveduto alla stipulazione di un contratto con l’Ufficio centrale e con il Centro studenti di Pola grazie al quale 59 iscritti alla Juraj Dobrila hanno avuto modo di ottenere un contributo alloggio, attinto dalla cassa statale, per un importo di 248,85 euro sotto forma di una tantum. Un grazie per aver colto l’occasione di concorrere per l’attribuzione di questo piccolo apporto a studenti regolari ritenuti idonei al bando d’assegnazione riservato al Centri degli studenti di Croazia, è stato espresso ieri dalla rappresentante statale, Željka Josić in occasione di un incontro presso il Padiglione 1, a cui hanno partecipato Boris Miletić, presidente della Regione istriana, Sanda Rojnić Sinković, direttrice del Centro studenti di Pola e diversi rappresentanti degli studenti beneficiati dall’attribuzione delle sovvenzioni.

Željka Josić, Boris Miletić e Sanda Rojnić Sinković.
Foto: Arletta Fonio Grubiša

Una media di 450 richieste all’anno
L’elevato interesse per la frequenntazione dell’Ateneo di Pola è stato sottolineato dalla stessa direttrice del Centro specificando che ogni anno ci si ritrova con una media di 450 richieste di sistemazione presso i padiglioni studenteschi. Notevole è considerato il progresso compiuto nell’ambito dello standard di studio offerto, al punto che dai primi 136 posti disponibili con l’apertura del primo Padiglione, otto anni or sono (2015), i posti sono finiti per triplicarsi. Tuttavia, qualsiasi contributo all’ulteriore crescita dello standard universitario si ritiene oltremodo importante. Studiare in una Regione turistica, secondo il parere di Boris Miletić, è da considerarsi un’impresa difficoltosa, dettata dai contratti di locazione a termine e dallo spauracchio degli sfratti, che pendono su ogni studente a ogni arrivo dei vacanzieri.

Gli investimenti della Regione
D’altra parte, il presidente della Regione istriana ha esibito alla rappresentante statale l’elenco degli investimenti territoriali nel settore della formazione: l’avvenuta costruzione della Scuola di medicina a Pola, la ricostruzione e l’ampliamento del Centro per le competenze nel settore dell’attività alberghiera e nel turismo Pola KLIK PULA; la conclusione dei lavori d’ampliamento della Scuola media superiore italiana “Leonardo Da Vinci” di Buie, progetto realizzato grazie alle coperture finanziarie assicurate dal governo croato (45 p.c.), dall’UI con i mezzi destinati dal governo italiano alla CNI (37 p.c.) e dalla Regione istriana (18 p.c.), come la prevista costruzione dell’edificio scolastico per l’elementare italiana di Cittanova assieme all’Unione Italiana (a valere sui fondi destinati alla CNI) e alla Città di Cittanova; le tranche di borse di studio regionali; i supporti all’implementazione dell’insegnamento della storia e cultura del territorio; le dotazioni agli insegnanti di sostegno; i contributi alle istituzioni universitarie istriane ecc. Prima di fare un giro di ricognizione attraverso gli ambienti del moderno Campus polese, Željka Josić si è complimentata con la comunità locale per i risultati raggiunti, accompagnando la crescita di un’Università decisamente interessante come corsi e avvantaggiata dal fatto di non essere sovraffollata come nel caso degli Atenei di città più grandi. Da parte dello Stato si è detto di fare il possibile per alleggerire almeno un po’ gli effetti negativi che la crisi economico-energetica, l’inflazione e la crescita dei costi d’alloggio hanno avuto sulla vita studentesca e sulle loro famiglie.

Antonio Batelić: «Ben venga quest’aiuto. È tutto più caro»
Che cosa può significare un’attribuzione di un beneficio statale pari a 248,85 euro, a titolo di copertura delle spese d’alloggio in privato a Pola per un intero anno accademico, nel caso di uno studente della Juraj Dobrila, che proviene da altre città di Croazia? “Sempre meglio che niente”, è il timido commento silenziosamente espresso ieri da più voci presenti all’incontro della Casa dello studente, luogo ideale dove non tutti hanno avuto l’opportunità di trovare sistemazione. È anche il caso di Antonio Batelić, che da Salona, sua città di residenza, ha raggiunto Pola per iscrivere degli studi oggi ricercatissimi: informatica. “Sì, devo usufruire di un alloggio a titolo oneroso a fronte di un contratto di locazione, che s’interrompe a giugno con il subentrare della stagione turistica. Ben venga, intanto, quest’aiuto, anche perché oggi sta diventando tutto decisamente più caro, sia in quanto ad affitto, sia come vitto. La mia retta mensile, come quelle di altri due studenti coinquilini, corrisponde a 101 euro, escluse le spese d’utenza. Dunque, sì, quest’assegnazione riuscirà a coprire due mensilità e mezzo. In genere, la mia formula d’uscita dall’impasse del caro-studi è quella di ricorrere alle dotazioni della mia famiglia e di ripiegare sulle possibilità d’impiego stagionale offerte dal Servizio studenti. Come vedo la vita qui a Pola? Rilassata e più piacevole che altrove. Tant’è vero che mi sono adattato molto bene e trovato amici che vivono sulla mia stessa lunghezza d’onda. Sì, forse, una volta finiti gli studi cercherò di trovare un impiego proprio qui”.

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