Pola, ritrovamento storico. Spunta una figura togata di oltre duemila anni fa

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Pola, ritrovamento storico. Spunta una figura togata di oltre duemila anni fa

Pola respira di origini e di storia romana a ogni poro. È sempre stato così e continua ad esserlo. Qualsivoglia scavo archeologico lo conferma e stavolta persino la necessità di praticare interventi infrastrutturali per la semplice operazione di posa di un palo dell’illuminazione pubblica, commissionata dall’amministrazione municipale, ha prodotto la sorpresa: un frammento di figura togata. Il bel pezzo di torso maschile è stato scoperto davanti a Porta Gemina dai ricercatori del Museo archeologico istriano di Pola, coinvolti ieri mattina nella delicata manovra d’estrazione del reperto che è stato subito traslato al laboratorio museale per il dovuto trattamento di pulitura e recupero. Apparteneva a una statua togata risalente al I secolo dopo Cristo, epoca di maggior fulgore ed espansione dell’Impero romano. A rivelare i particolari del ritrovamento è l’archeologa Silvana Petešić, coordinatrice delle ricerche che si stanno compiendo davanti e tutt’attorno all’area dell’edificio del Museo archeologico istriano in fase di ristrutturazione.

Il frammento di statua togata

Una costruzione da supporto

“Analizzando il sottosuolo davanti al monumento ci siamo imbattuti in una struttura architettonica che segue in parallelo la configurazione dell’antica cinta muraria. Possiamo solo supporre che si tratti di una costruzione che avrà fatto da supporto a Porta Gemina. Dentro questa struttura, verso la strada, abbiamo individuato uno spazio quadrangolare dalle mura tutte intonacate nella loro parte interna. Quindi, penetrando nello strato di terreno sottostante l’odierna superficie pedonale, specificatamente a 80 centimetri sotto il marciapiede, dunque fuori dalle antiche mura della Città romana, si è provveduto a rovistare entro il materiale da risulta che era servito da riempitura, e, tra terra, cocci e pietre è sbucato fuori il frammento di scultura in pietra calcarea, priva di testa e del braccio sinistro, ma con elegante raffigurazione dei drappeggi della toga e visibile la mano destra appoggiata al petto”.

Ecco come si estrae un bel pezzo da museo

L’indagine archeologica che ha potuto estendersi e sbizzarrirsi meglio in occasione della collocazione dell’illuminazione pubblica, continua e prevede ancora parecchie operazioni di scavo in profondità, finché il terreno lo concederà. Man mano che si scenderà, si avrà modo di ottenere ulteriori informazioni dal passato oltre a quelle già reperite scavando fino in fondo ai piedi del torrione quadrangolare adiacente a Porta Gemina. Connesso alla struttura quadrangolare vi è il secondo torrione semicircolare d’epoca romana tardo-repubblicana, per il quale è stato possibile risalire alla base della costruzione e individuare sotto alla medesima delle strutture murarie di una stanza finora ignota: altra struttura di supporto, punto di vedetta? Alla scienza il compito di appurare la sua funzione. Per il momento ci si accontenta del pezzo di statua.

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