Pola, quadri importanti impreziosiscono la CI

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Pola, quadri importanti impreziosiscono la CI

POLA | Ksenija Ašanin Tomičić, Marina Banić, Quintino Bassani, Martin Bizjak, Egidio Budicin, Đanino Božić, Petar Brajnović, Josip Crnobori, Eros Čakić, Bojan Šumonja, Josip Diminić, Goran Grofelnik, Solidea Guerra, Heda Gärtner, Fulvio Juričić, Milan Legović, Karlo Paliska, Eugen Kokot, Gualtiero Mocenni, Umberto Matteoni, Ivan Obrovac, Marina Orlić, Robert Pauletta, Jadranka Ostić, Alfredo Peruško, Denis Sardoz, Mirta Savani Profeta, Mauro Stipanov, Dušan Šmitran, Erna Toncinich, Eugen Vodopivec Borkovsky, i fratelli Romano, Claudio e Vinicio Ugussi, Breza Žižović e Branka Legović, sono soltanto alcuni dei numerosissimi artisti i cui quadri adornano l’ingresso, le sale e gli uffici della Comunità degli Italiani di Pola. I quadri vennero donati all’associazione nel 2000, in occasione del restauro e dell’ampliamento della sede di via Cararra con i fondi del Governo italiano e se ora vengono riesumati e assurgono agli onori della cronaca a distanza di anni, non è perché prima il dono non fosse stato apprezzato, ma semplicemente perché si è voluto ribadire il sentimento di profonda gratitudine e rendere ancora una volta omaggio a quella generazione di artisti che tanto generosamente aveva rinunciato a una parte dei propri averi e guadagni in favore del gruppo nazionale.

Catalogo delle opere

Ecco dunque spiegate le ragioni della piccola e modesta, ma importante cerimonia di consegna delle targhe di ringraziamento agli autori (donatori), che quasi vent’anni fa erano stati di manica larga col “circolo” e i suoi soci: ieri a mezzogiorno in punto, il presidente della Comunità degli Italiani, Fabrizio Radin, ha chiamato a raccolta gli artisti, i familiari, gli amici o chi per essi, per conferire appunto le targhe ricordo a titolo di riconoscimento agli autori. Molte arrivano postume, e questo è chiaro. Diversi degli autori che all’epoca furono non soltanto affermati, ma anche piuttosto in là con gli anni, sono nel frattempo deceduti. In loro vece si sono unite alla cerimonia le mogli, i figli e gli altri discendenti. Alcuni non sono di Pola e non hanno avuto modo di prendere parte ai festeggiamenti. Assente, purtroppo, anche la storica e critica d’arte, Gorka Ostojić Cvajner, che all’epoca aveva organizzato la raccolta dei quadri e la donazione stessa, coronata da un catalogo delle opere (che sono 110) e degli artisti (che sono sempre 110, uno per opera): il volumetto era stato scritto in collaborazione con Sergio Molesi e pubblicato grazie al patrocinio dell’Unione Italiana e dell’Università Popolare di Trieste. Allora le opere vennero semplicemente appese alle pareti della rinnovata sede, ma senza indicazioni particolari relative al titolo, la tecnica, l’anno di produzione e l’autore. Ora si è ovviato anche a quest’omissione grazie all’iniziativa di Klara Udovičić e di alcuni attivisti della Comunità degli Italiani che nelle scorse settimane hanno dotato i quadri della collezione di cartellini contenenti appunto tutte le informazioni essenziali sull’opera in mostra. 

Esposizione permanente

Il presidente Radin ha ribadito il senso della più profonda gratitudine del sodalizio nei confronti dei pittori per le rispettive donazioni. Ha dichiarato anche che, con gli anni, la collezione si fa sempre più bella e acquista sempre maggior valore, per cui non c’è visitatore che non si fermi a osservare e non esprima il proprio apprezzamento per quest’esposizione permanente, che dà lustro al sodalizio e a tutta quanta la città.

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