Pola. Piazza Foro, ciak si gira (foto)

Bar e ristoranti chiusi per tre giorni. Lo spiazzo davanti a Palazzo municipale ha cambiato completamente volto. Il motivo? Oggi iniziano le riprese di uno spot pubblicitario della Coca Cola che sarà trasmesso durante i prossimi Europei di calcio

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Pola. Piazza Foro, ciak si gira (foto)

Gioca sui sentimenti umani più profondi come l’amicizia, l’amore, la paura e la nostalgia del passato (che si traduce nel ricordo di una sicurezza e di una tranquillità effimere), lo spot pubblicitario che la Coca Cola Company sta girando questa settimana nel centro storico di Pola. Lo spot andrà in onda su tutte le reti che trasmetteranno gli Europei di calcio, virus permettendo, quindi in tutte le nazioni del Vecchio continente ma anche in buona parte di quelle mondiali il cui cuore batte per il pallone. No, non è la prima volta che il centro storico e i monumenti di Pola fanno da scenografia a video pubblicitari a diffusione mondiale. Sei anni fa, in vista dei mondiali di calcio in Brasile, il colosso tecnologico giapponese Sony aveva piantato similmente in piazza Foro un set cinematografico che ha immediatamente suscitato la curiosità dei polesi. Ora la situazione si ripete. I vantaggi di Pola sono ben noti: la fisionomia urbana è parte di un retaggio urbanistico europeo comune, il patrimonio storico decisamente mondiale, il clima serenamente mediterraneo, i lineamenti dei volti condivisi con buona parte della popolazione europea, come del resto la fissazione per il pallone. Inoltre – ed è quello che conta di più – i costi della produzione sono ben al di sotto di quelli che s’incontrerebbero nella maggior parte dei paesi membri dell’UE. Insomma, Pola sembra nata per fare da scenografia a spot pubblicitari che s’ispirano alla storia per raccontare il presente e promettere (vendere) sogni di un futuro migliore.
Un mercatino delle pulci
Di questi giorni piazza Foro sembra un mercatino delle pulci. Le bancarelle sono piuttosto antiche che recenti e così pure tutto il contenuto che vi compare sopra e tutto intorno. Gli oggetti assortiti per le scenografie sembrano pescati a caso, ma non lo sono. Nessuno degli oggetti che vi troviamo ha meno di cinquant’anni, e molti hanno anche qualche decennio in più. C’è la bilancia antica con i piatti in rame e i pesi in ferro arrugginito, c’è una macchina da scrivere di quelle che s’usavano nel primo Novecento, c’è il triciclo vintage del gelataio, c’è persino una cabina telefonica di quelle estinte da almeno mezzo secolo, le cartelle in cuoio con l’Ape Maia, alcuni servizi di finissima porcellana decorata a mano, bottiglie e fiaschi di olio d’oliva e di vino rosso, tessuti in fibre di lana, lino e cotone grezzi, e poi naturalmente libri d’epoca con la carta ingiallita, probabilmente infestata dai parassiti della cellulosa.
Le comparse locali
Tutto sommato una bella scenografia. Da oggi a giovedì vi sfileranno davanti personaggi di ogni genere e specie, una nonnina, dei giovani, un signore calvo con i baffi, tutti scelti rigorosamente tra la popolazione locale con la sola caratteristica di “possedere del carattere”, e sia quel che sia il carattere (lo sanno quelli della produzione pubblicitaria, non noi). I compensi che verranno assegnati agli “attori” scritturati tra i polesi vanno dalle 250 kune al giorno per le comparse senza ruolo alle 750 kune per le comparse con ruolo, vale a dire i protagonisti del video. La sceneggiatura dello spot ci è sconosciuta ma dalle voci che corrono in centro città si può indovinare che entrerà in gioco un “cattivo” di quelli che fanno paura solo a vederli, e forse una donnina indifesa. Il resto verrà da sé, perché il bene deve trionfare. Le riprese verranno girate per la maggior parte proprio in piazza Foro, ma non solo. In parte il set toccherà anche la via Kandler e il clivo Stjepan Konzul Istranin. Per le necessità e della produzione sono state fatte sloggiare dai parcheggi del circondario (via Flacio e piazza del Mercato antico) le automobili dei residenti dei quartieri urbani che gravitano intorno a piazza Foro, e per le stesse ragioni resteranno chiusi i bar e i ristoranti della zona da oggi al 12 marzo. La Città di Pola, che accoglie molto volentieri i set dei film e della pubblicità, invita i cittadini a portare pazienza. Ma tanto il disagio – se ce ne sarà – non durerà che pochi giorni. Quello dell’emergenza coronavirus sembra invece destinato a tormentarci più a lungo di quanto si ipotizzasse inizialmente.

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