
Accanto alle altre Capitanerie di porto in Croazia, ieri anche quella di Pola ha aderito all’azione preventivo repressiva promossa dal Ministero del Mare, traffico e infrastruttura denominata “Sigurna plovidba 2024 (Navigazione sicura 2024)”.
“Questa è la prima iniziativa annuale di tale tipo a livello nazionale – ha precisato Davor Rumić, capitano della motovedetta della Capitaneria di porto, staccatasi ieri alle 9 dalla Riva polese per far ritorno alle 18 -. seguiranno, durante la stagione altre azioni del genere, dipende dalla decisione del Ministero quando ciò avverrà. Mi preme però specificare che noi facciamo il nostro giro di perlustrazione quotidianamente e agiamo di conseguenza ai fatti riscontrati. La nostra zona di pattugliamento comprende lo specchio di mare da Medolino a Rovigno. Poi ci sono altre due navette della Capitaneria di porto, una con sede a Parenzo e l’altra a Umago, che controllano le rispettive aree marine. Le nostre ispezioni principali rimangono sempre le stesse e sono relative alla navigazione a velocità eccessiva sotto costa, ossia sino ai 300 metri dalla terraferma. Nel caso le multe sono severe e vanno da un minimo di 405 euro. Naturalmente si occupiamo del controllo della documentazione di bordo, del numero di passeggeri a bordo dei natanti, monitoriamo l’ancoraggio abusivo, controlliamo il tasso alcolemico dei conducenti delle imbarcazioni e così via”, ci ha detto Rumić prima di intraprendere il pattugliamento. Stando al capitano, le infrazioni commesse in mare sono abbastanza frequenti e purtroppo si ripetono. Significa che la cultura della conoscenza delle normative del Codice della navigazione, in particolar modo da parte dei turisti stranieri, è relativamente bassa. Fatto che non perdona, ma che purtroppo è alla base di incidenti in mare. Accanto a Davor Rumić l’equipaggio della motovedetta è composto ancora da Ivan Stanišić e Lara Černja.
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